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Iva sui rifiuti. Unione Nazionale Consumatori: “Esterrefatti dalle dichiarazioni di Etra”
Pubblicato il 04-01-2017
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Sulla questione dell'Iva applicata alla tariffa rifiuti e della posizione espressa al riguardo da Etra Spa, di cui si occupa la notizia precedente, interviene oggi l'Unione Nazionale Consumatori Veneto con un comunicato stampa, a firma del presidente Antonio Tognoni, che pubblichiamo di seguito:
COMUNICATO
In relazione a quanto comunicato da Etra sulla questione rifiuti, questa associazione rimane esterrefatta dalle dichiarazioni rese.
Preliminarmente Etra, come altri gestori del servizio rifiuti in ambito regionale, in base alla sentenza 3756/2012 della Cassazione, ha l’obbligo di non applicare l’Iva sui rifiuti, non facoltà, e deve anche restituirla in forma retroattiva agli utenti che l’hanno pagata e la stanno tutt’ora pagando .
Appare alquanto pretestuosa la giustificazione che il fisco chiederebbe il versamento dall’Etra di un'Iva riconosciuta illegittima in quanto trattasi di un tributo e come tale non soggetto ad imposta e il fisco è ben a conoscenza che non può essere richiesto in ragione della decisione della pronuncia.
A parere dei nostri esperti tributari deve invece essere Etra che, in applicazione della sentenza, a salvaguardia dei consumatori, deve immediatamente operare la restituzione di una tassa indebitamente percepita e avvalersi del credito di imposta nei confronti dell’erario. Come e dove possa esercitare questa prerogativa il gestore, questo non riguarda certo il consumatore.
La condotta sin qui tenuta da Etra, che la vede peraltro non propriamente disponibile alle conciliazioni con le Associazioni dei consumatori, almeno quelle più rappresentative territorialmente, appare non dettata dalla trasparenza.
Crediamo che nell’insieme della questione l’onerosità e sconvenienza da parte del consumatore di poter ricorrere ad una commissione tributaria per recuperare il maltolto sia l’elemento che scoraggia ogni azione del singolo consumatore.
Questa situazione sarà a breve valutata per un eventuale ricorso collettivo di questa UNC al Tribunale ordinario e all’Antitrust per costringere Etra ad applicare la sentenza ritenendo che non è possibile scaricare sugli utenti, già gravati di tasse e imposte insostenibili, controversie burocratiche fiscali tra il gestore e l’Erario che dovessero insorgere qualunque esse siano.
Tutti i cittadini che intendono richiedere l’Iva indietro potranno rivolgersi ai nostri sportelli gratuitamente per l’azione giudiziale da avviare nei confronti di Etra Spa. (le spese legali saranno richieste alla Regione Veneto dal fondo regionale specifico delle Associazioni).
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