Connessioni contemporanee
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 29-08-2016
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Questa volta niente sorprese, come è accaduto a San Vito.
La Prefettura di Vicenza ha telefonato per tempo al sindaco Poletto, informandolo preventivamente della cosa. 15 nuovi richiedenti asilo potrebbero essere ospitati nelle prossime settimane a Bassano del Grappa.
Il condizionale al momento è d'obbligo, trattandosi ancora di una probabilità, anche se molto concreta. Il gruppo di aspiranti profughi, qualora approdasse in riva al Brenta, sarà composto esclusivamente da donne e dai loro eventuali figli. Sarà gestito dalla cooperativa Cosep di Padova e alloggiato in un immobile privato al civico 4 di via Ss. Trinità, di fronte all'istituto delle Suore Canossiane e a pochi metri dalla parrocchia.
Fonte immagine: thebottomup.it
Lo stabile è stato messo a disposizione dal proprietario, che ha proposto la disponibilità dell'immobile alla Prefettura e a cui la cooperativa, selezionata dallo stesso proprietario, pagherà il canone di locazione.
“La Prefettura mi ha informato di possibili nuovi inserimenti di richiedenti asilo a Bassano - riferisce Riccardo Poletto -. Noi siamo favorevoli all'accoglienza diffusa e ho sollecitato inserimenti nei Comuni che ancora non accolgono nessuno. Il prefetto mi ha assicurato che questo impegno verrà perseguito.”
Ma l'estate ha portato nuovi consistenti afflussi di migranti e l'emergenza va comunque affrontata. Da qui la prospettiva del nuovo gruppo in arrivo in città.
Saranno donne, con eventuali bambini, a seguito della specifica richiesta dell'Amministrazione di non concentrare esclusivamente l'accoglienza di uomini adulti. Attualmente a Bassano di aspiranti profughi maschi ce se sono già abbastanza: 4 persone seguite dalla Caritas Vicenza e alloggiate in zona Angarano, altre 20 gestite dalla cooperativa Con Te e sistemate nella famosa abitazione di via Monte Sabotino in quartiere San Vito e 45 ulteriori richiedenti asilo presi in carico dall'associazione Casa a Colori e dislocati in varie abitazioni private della città. Età media: dai 18 ai 25 anni.
L'Amministrazione comunale, per voce del sindaco e dell'assessore al Sociale Erica Bertoncello, sottolinea il buon inserimento dei medesimi nel contesto cittadino. “È stato costituito un tavolo di coordinamento - spiega l'assessore - e i richiedenti asilo sono impegnati in varie attività con i quartieri. Ad esempio la pulizia del centro storico e di quartiere Firenze. A Ca' Baroncello un gruppo di migranti ha effettuato la ripittura delle giostrine. Altre iniziative del genere sono previste per l'autunno.” “Un segnale - aggiunge Erica Bertoncello - è costituito dal fatto che questi ragazzi si sono organizzati per giocare a calcio nei campi dei quartieri, San Fortunato in primis, assieme ad altri giovani bassanesi. È una positiva mescolanza e condivisione di spazi e tempo libero.”
Tutto è bene quel che prosegue bene, dunque.
Ma intanto il possibile arrivo di altre 15 persone fuggite dai loro Paesi va comunque messo in preventivo con la dovuta attenzione.
“Ci siamo informati sulla cooperativa Cosep - afferma il sindaco -. Ha la sede legale a Padova, opera nelle province di Padova e Vicenza e a Vicenza, dove gestisce anche l'albergo cittadino, è stata la prima ad occuparsi di accoglienza dei migranti. A Padova collabora con i Padri Paolini, ha più di trent'anni di storia, l'assessore di Vicenza Isabella Sala me ne ha parlato bene e ci ha fatto una buona impressione.”
Non è possibile prevedere i tempi dell'eventuale arrivo del nuovo gruppo a Bassano. L'immobile di via Ss. Trinità, per quanto disponibile, deve ancora sottostare ai sopralluoghi della Prefettura ed essere sottoposto a lavori di adeguamento che potrebbero durare per settimane.
“L'accoglienza - spiega ancora il sindaco - non sarà gestita secondo la formula dell'appartamento autogestito, ma come comunità. I pasti saranno forniti dall'esterno e vi sarà la presenza di un educatore h24. Ho parlato col presidente della Cosep Daniele Sandonà, la cooperativa è pienamente disponibile a collaborare.”
“Da parte dell'Amministrazione - ribadisce il primo cittadino - si cerca sempre di frenare gli arrivi a Bassano perché riteniamo che ci sia ampio spazio anche in altri Comuni che finora non sono stati toccati dalla questione.”
“Con la Prefettura - conclude Poletto - abbiamo tenuto sempre un rapporto chiaro e franco, ma siamo disponibili alla collaborazione. In questo caso consideriamo con favore il modello di inserimento e i suoi criteri: niente numeri grossi, soggetti seri, non solo migranti maschi. Direi che siamo partiti con il piede giusto.”