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Attualità

“Da Pasinato insinuazioni provocatorie”

La dura replica del Comitato “No Gassificatore” alle dichiarazioni del sindaco e del capogruppo di maggioranza. A Cassola, per gli strascichi della vicenda gassificatore, è ormai guerra aperta

Pubblicato il 12-04-2013
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Non si è fatta attendere la replica del Comitato “No Gassificatore” di Cassola, Rossano e paesi limitrofi alle dichiarazioni del sindaco di Cassola Silvia Pasinato e del capogruppo di maggioranza di Cassola Antonio Pasinato - diffuse tramite comunicato stampa, e riportate nel nostro articolo di ieri - a seguito del consiglio comunale che ha respinto la proposta, avanzata dalla Lega Nord, di istituire una Commissione d'indagine sulla vicenda del gassificatore. Una replica durissima, come durissimo è stato l'intervento dei due amministratori comunali.
Riportiamo pertanto di seguito - sempre integralmente, e sempre senza censura alcuna - il comunicato trasmesso in redazione dal portavoce del Comitato, Egidio Bizzotto:

Il portavoce del Comitato "No Gassificatore" Egidio Bizzotto (foto: archivio Bassanonet)

COMUNICATO STAMPA

Non possiamo esimerci da un commento su quanto accaduto in Consiglio comunale di Cassola l'altro ieri. Si è capito da subito che non sarebbe stato un Consiglio tranquillo. Il Sindaco invece di presentare l'ordine del giorno ha cominciato a vomitare una indecorosa requisitoria contro il gruppo consiliare della Lega Nord, e il Comitato, rei il primo di aver semplicemente esercitato un diritto sancito dal regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, raccogliendo tra l'altro la proposta fatta pubblicamente da Antonio Pasinato al Vivaldi il 13 aprile dello scorso anno, il secondo per aver appoggiato l'iniziativa ed aver invitato la cittadinanza a partecipare alla seduta di consiglio.
Non ci curiamo di commentare gli attacchi alla Lega Nord, che certamente saprà decidere come atteggiarsi in questa vicenda e neppure di discutere sulla legittimità operativa del Consiglio in merito alla mozione presentata dal Sindaco.
Faremo solo alcuni commenti che riguardano direttamente il comitato e i suoi esponenti, riservandoci ad un momento successivo una più completa disamina delle vicende accadute da un anno a questa parte, che cureremo di far pervenire oltre che alla stampa anche a tutti i cittadini, perché conoscano fatti e vicende finora sottaciuti.
Non è stata nostra prassi insinuare,ingiuriare, diffamare e, meno che mai, istigare a delinquere: abbiamo sempre espresso chiaramente le nostre idee anche se talvolta sono state di critica alle azioni subdole e malevole, cui siamo stati fatti segno.
Non è nostra abitudine disturbare la giustizia per autentiche stupidaggini, come ci è capitato a tanti nei mesi scorsi perché denunciati dai Pasinato (verificheremo ad ogni modo se le querele verranno sostenute a spese loro o della comunità) e non ci sconvolge più di tanto l'epiteto di “persone non solo vili, ma anche moralmente povere nei confronti umani e della comunità” con cui ci ha bollato pubblicamente il Sindaco. Se mai sarà questo suo gesto a indicare quanto sia idonea a ricoprire l'incarico che sta rivestendo.
Ciò che invece ci ha lasciato esterrefatti è il delirio di onnipotenza dimostrato dal capogruppo di maggioranza quando si è permesso di offendere pubblicamente e nominativamente le persone nella totale inerzia del Sindaco e dei consiglieri di maggioranza: tutti allineati e coperti. Conosciamo Antonio Pasinato; quando si trova in difficoltà attacca con ogni mezzo e cerca di distruggere le persone che gli si mettono contro, naturalmente, come in questo caso, ben protetto dalla funzione istituzionale, perché nel suo istinto per gli eccessi e le falsità che spudoratamente snocciola, sa benissimo che verrebbe immediatamente sbugiardato.
E allora “dagli all'untore”. Primo di tutti un vergognoso spudorato attacco alla famiglia Gastaldello (Daniela, marito e nipoti fan tutti parte del comitato) contro la quale ironizza sulla cifra di incasso dalla vendita del terreno a Frattin Auto. Falsa completamente il contenuto dell'atto notarile che prevede chiaramente non solo la cessione del diritto di superficie, ma anche della proprietà. Contare balle colossali finché gli altri non possono difendersi è il suo stile, basta fare sensazione. Come mai però ha evitato con cura di dirci che per costringere i Gastaldello a cedere la loro terra per i suoi disegni, l'ha coperta con piano Pip per avere eventualmente la scusa di minacciare un esproprio? Sbraiterà, come ha già fatto, che è tutto falso. Invece ci sono tutti i documenti. Così i Gastaldello alla fine hanno dovuto cedere la loro terra e a un prezzo del 20% inferiore a quello realizzato dai proprietari vicini. A chi sono andati i benefici di quel risparmio?
E' poi il turno del presidente del comitato: Maurizio Milani ha un ricorso pendente perché s'è rifiutato di accondiscendere ai piani di Pasinato; chi non obbedisce alle sue scelte deve soccombere. Ed ecco l'occasione d'oro per vendicarsi della presenza attiva del Presidente del comitato: insinuare che “magari qualche interesse personale in zona anche il Sig. Milani lo possa avere”. Ma guarda! E non potrebbe invece far pensare (solo da pensare però) che qualche interesse in tutta quella zona lo avesse magari Antonio Pasinato? Chissà perché mai corrono voci strane?
E come lasciare indisturbato il portavoce del Comitato Egidio Bizzotto ? E' lui assieme alla Lega Nord ad essere il portatore di una “forte, decisa e incrollabile volontà” per impedire all'amministrazione di approvare norme “per tutelare il centro di Cassola dai pericoli di inquinamento del sottosuolo e dell'ambiente” della Stanga Srl.
Le insinuazioni provocatorie di Pasinato nel merito, si sono ripetute in ogni consiglio comunale dal 13 giugno 2012 in poi. Oggi la Stanga gli da fastidio perché Tiziano Dissegna è entrato in lista con la Lega Nord che l'ha avversato alle ultime elezioni? Deve sparire perché insalubre. Ma come? Chi ha autorizzato la Stanga dov'è e tutte le altre aziende di ogni tipo in mezzo agli abitati dal 1978 in poi? Pasinato o Bizzotto? E non è che abbia smesso: continua imperterrito a concedere localizzazioni improprie. (vedi da ultimo Torresan con il frantoio di inerti). Non gli è mai importato nulla delle attività produttive a ridosso dei centri abitati, la sua mira era un'altra: evitare di porre vincoli all'area produttiva di Via dell'industria, sollevando il polverone della delocalizzazione. Ci sarà tempo e modo per esporre tutta la vicenda e mostrare i sotterfugi e i tentativi di insabbiare tutto con l'aiuto degli avvocati. Il Comitato, di cui è parte attiva certo anche Egidio Bizzotto, che naturalmente ha portato le sue conoscenze e le sue capacità, è riuscito a informare e rendere partecipe la cittadinanza che con la sua massiccia presenza ha costretto l'amministrazione ad approvare alcuni provvedimenti importanti per la salvaguardia del territorio.
Forse se ci fosse sempre maggiore partecipazione, il potere si farebbe meno arrogante e ci sarebbe maggiore trasparenza e cautela da parte degli amministratori.
Pasinato ha vantato che i meriti del ritiro del progetto del gassificatore sono tutti dell'Amministrazione. Forse sarebbe stato meglio che avesse affermato di essere stato lui direttamente il fautore del ritiro: glielo avevamo già detto lo scorso anno, ben sapendo quale parte poteva aver avuto in tutta la vicenda. Ad ogni modo si consoli: l'arroganza del potere non sempre può prevalere sulla volontà dei cittadini. Forse questo consiglio comunale avrà degli strascichi: lui ripete sempre che non è ancora finita e ne vedremo delle belle. Può essere. Ma la verità, non le sue affermazioni, potrebbe riservargli qualche spiacevole sorpresa.

Per il Comitato. Egidio Bizzotto

(Comunicato trasmesso dal Comitato “No gassificatore per la tutela della salute della gente di Cassola,Rossano e paesi limitrofi”)

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