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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Viaggio all'Emisfero

Un ipermercato alimentare, tre medie superfici di vendita e altri negozi per un totale di 38 attività commerciali: presentato lo Studio di Impatto ambientale del centro commerciale per il quale Unicomm chiede il raddoppio della superficie di vendita

Pubblicato il 07-06-2012
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“Oggi parliamo di centro commerciale”. Siamo in Sala Martinovich al Centro Giovanile e Dino Nani, procuratore di Unicomm Srl per l'“Emisfero” - la Grande Struttura di Vendita in fase di costruzione in viale De Gasperi sud a Bassano del Grappa - mette subito le carte in tavola.
Inizia così l'incontro di presentazione dello Studio di Impatto Ambientale effettuato per conto della proprietà dallo studio dell'ing. Gianni Dal Moro nell'ambito della procedura VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) attivata dalla Provincia dopo la richiesta del gruppo commerciale di Dueville di aumentare la superficie di vendita della struttura dagli attuali 7999 mq a 14.000 mq, di cui 6000 per tipologia di vendita alimentare e 8000 per il non alimentare.
Il SIA (Studio di Impatto Ambientale) è stato depositato in Provincia a Vicenza lo scorso 1 giugno e i suoi elaborati sono consultabili in Provincia, al Comune di Bassano, al Comune di Rosà e all'indirizzo internet www.provincia.vi.it/doc.

Un rendering parziale del progetto architettonico del centro commerciale "Emisfero" in viale De Gasperi sud a Bassano

Ci sono ora 60 giorni di tempo, a decorrere dal 1 giugno, per presentare le osservazioni. Dopodiché la commissione VIA preposta alla valutazione del progetto esprimerà il proprio parere.
In sala, ad ascoltare la relazione tecnica dell'ing. Dal Moro, ci sono gli amministratori locali direttamente interessati alla comparsa del nuovo ipermercato: il sindaco di Bassano Stefano Cimatti, il sindaco di Rosà Paolo Bordignon, l'assessore bassanese all'Urbanistica Rosanna Filippin. Ci sono anche il presidente di Confcommercio Bassano Luca Maria Chenet e, sparsi qua e là, alcuni residenti della zona De Gasperi sud.
L'incontro, che dura poco più di un'ora, snocciola velocemente le principali questioni affrontate dallo Studio di Impatto Ambientale, un “malloppone” zeppo di parole, di numeri e di dati. Mentre l'ing. Dal Moro parla al microfono, cercando di essere il “meno tecnico” possibile, alle sue spalle scorrono una serie di slides con tabelle, matrici, parametri, valori di rilevanza.
Non è certo facile, per un non addetto ai lavori, comprendere tutti gli argomenti di cui si sta parlando. L'impressione generale è che i presenti ascoltino la relazione riservandosi di esaminare con più calma i contenuti dello Studio consultabili nelle sedi istituzionali preposte o scaricabili dal web.
Ma alcuni nodi centrali catalizzano sin da subito, comunque, l'attenzione. A partire dall'impatto del centro commerciale sui flussi di traffico attuali e futuri, in un punto della città dove a pochi metri di distanza, sul sedime dell'attuale Gasparona, passerà la Superstrada Pedemontana Veneta.
Secondo l'analisi dei tecnici sulla circolazione veicolare - riferita al traffico medio giornaliero del venerdì - attualmente in via Colombo passano 22.000 veicoli, in viale De Gasperi sud 14.500 veicoli, in via Baggi Nord 12.100 veicoli.
Con il centro commerciale in esercizio, si stima che il venerdì in via Colombo ci sarà il passaggio di 24.800 veicoli, mentre in viale De Gasperi sud e in via Baggi nord transiteranno rispettivamente 20.100 e 15.000 veicoli.
La collocazione della struttura di vendita viene definita “ottimale sotto il profilo viabilistico oltre che strategica dal punto di vista commerciale” e inoltre, in prospettiva, “la viabilità complementare alla Pedemontana non interferisce con quella del centro commerciale e pertanto il giudizio di compatibilità dell'intervento non muta nel nuovo assetto viabilistico.”
I dati sui flussi della circolazione provocano la contestazione del presidente di Confcommercio Chenet: “Se queste sono le previsioni di traffico - afferma -, il centro commerciale sarà un buco nell'acqua. I volumi di traffico sono sottostimati almeno del 20-30%”.
“La sua è una valutazione personale - replica a Chenet il procuratore Nani - da confrontare coi tecnici.”
Degno di nota, dal punto di vista degli equilibri economici territoriali, anche l'impatto commerciale della struttura: l'“Emisfero” ospiterà un ipermercato alimentare, tre medie superfici di vendita, una zona ristoro e altri negozi minori, per un totale di 38 attività commerciali. Il bacino di utenza previsto, oltre ai territori di Bassano e Rosà, comprende “le percorrenze comprese fra il quarto d'ora e la mezz'ora” per una popolazione di potenziali clienti stimata in 266mila abitanti.
“La presenza di un ipermercato alimentare - afferma il SIA - soddisfa alla mancanza di un simile punto vendita nell'ambito sud-ovest della città di Bassano”.
La proprietà darà inoltre “la possibilità agli esercizi di vicinato di trasferirsi nella propria struttura”: in altre parole, le licenze e gli esercizi già esistenti sul territorio potranno trasferire la propria sede all'Emisfero. Si prevede anche “un impiego massimo di 650 addetti, con interessanti ripercussioni sul panorama occupazionale di Bassano”.
Il resto del SIA è incentrato sui diversi e articolati aspetti dell'impatto ambientale vero e proprio: sostenibilità energetica, ambiente idrico, suolo e sottosuolo, rumori e mitigazioni, smaltimento rifiuti (per il 75% riciclabili) e quant'altro.
Saranno questi i veri elementi su cui il parere della Provincia, e quindi l'autorizzazione all'ampliamento della superficie di vendita, dovrà basarsi.
Perché dal punto di vista normativo - in campo commerciale e a seguito delle recenti disposizioni del governo in materia di liberalizzazioni - non esiste alcun appiglio, formale o sostanziale, che possa evitare l'insediamento del nuovo “gigante”.
“La struttura - rileva il documento dei tecnici - è in coerenza con la pianificazione e programmazione del territorio e l'opera non è vietata da alcun vincolo. L'insediamento dell'iniziativa commerciale è permesso dalle più recenti normative nazionali.”

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