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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Un pezzo del Grappa “proprietà di Bassano”
Presentato in città il progetto celebrativo regionale del Centenario della Grande Guerra. Il sindaco lancia un appello per la conclusione del restauro del Tempio Ossario e annuncia che il Comune “acquisirà un pezzo di terra sul Grappa”
Pubblicato il 18-05-2012
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“Vi ringrazio per aver scelto di venire qui a Bassano Veneto”. Il sindaco Stefano Cimatti - nel suo intervento di saluto alla parata di assessori, dirigenti e funzionari regionali convenuti in Sala Da Ponte in città per l'incontro di presentazione del progetto delle celebrazioni venete per il Centenario della Grande Guerra - dice di aver usato non a caso “quello che era il nome di Bassano durante la Grande Guerra, prima di essere doverosamente legato al Grappa”.
Di fronte a una platea piuttosto folta di sindaci, rappresentanti di enti locali e di associazioni varie, che dà il segno dell'interesse e curiosità per l'importante ricorrenza, la Regione Veneto gira così la chiave di accensione della grande kermesse dell'anniversario prolungato che da qui al 2018 dovrebbe generare una quantità di eventi e attività dai contorni molto vasti. Talmente vasti che il Comitato Scientifico delle celebrazioni ha dovuto elaborare un “Documento programmatico e organizzativo”, presentato nell'occasione, allo scopo di incanalare su binari ben definiti la potenziale marea delle future iniziative in giro per il Veneto ispirate alla memoria, allo studio e alla riscoperta in chiave contemporanea degli eventi bellici di un secolo fa.
Delle linee generali del progetto celebrativo, illustrate al pubblico all'incontro bassanese, ci siamo già ampiamente occupati in un precedente articolo di questo canale (notizie.bassanonet.it/attualita/11063.html).

L'intervento del vicepresidente della Regione Veneto Marino Zorzato in Sala Da Ponte (foto Alessandro Tich)
Lo scopo dell'appuntamento odierno è anche quello di presentare le linee guida per l'attivazione del “Comitato dei Soci partecipanti”: l'organismo che avrà il compito di riunire l'“esercito” del Centenario - composto da enti pubblici, associazioni e realtà private di tutto il territorio regionale- che contribuirà alle attività del Comitato del Centenario, tramite adesione volontaria e volontaristica, “con apporti di natura intellettuale o operativa”. Saranno cioè i “Soci Partecipanti” a realizzare, coordinati dal Comitato per le celebrazioni, le tantissime iniziative in cantiere ripartite in tre grandi aree di intervento (L'Ecomuseo della Grande Guerra nel Veneto, il contributo regionale alla ricerca storica e gli eventi del Centenario) a loro volta suddivise in 15 “linee di lavoro portanti” (il recupero di manufatti militari; la tutela urbanistica dei luoghi della Grande Guerra; la riqualificazione e specializzazione dei Musei della Grande Guerra; la rilettura della memoria celebrativa; la difesa delle opere d'arte e la sostituzione di quelle perdute; il club per la visita ai luoghi della Grande Guerra; storia e storiografia; le trasformazioni epocali: diritto, politica, tecnologia, medicina e filosofia; la ricerca archivistica ed epigrafica; la Grande Guerra attraverso l'obiettivo: fotografia e filmati; la guerra rappresentata: giornalismo, letteratura, illustrazioni e arte; la guerra dei Civili; la scuola e la Grande Guerra; le rievocazioni storiche; gli eventi di avvicinamento al Centenario).
Ce n'è quanto basta per definire il progetto celebrativo - promosso da un protocollo d'intesa tra la Regione Veneto, le sette province del Veneto, la Direzione regionale del Ministero dei Beni e Attività Culturali e il Ministero della Difesa, commissariato generale Onorcaduti - quantomai ambizioso.
I tre componenti della giunta regionale sul palco - il vicepresidente e assessore alla Cultura Marino Zorzato, l'assessore al Turismo Marino Finozzi, l'assessore all'Istruzione Elena Donazzan - ne illustrano caratteristiche e potenzialità dal punto di vista dei rispettivi referati. Tocca invece al coordinatore del Comitato Scientifico Marzio Favero e al segretario regionale per la Cultura Angelo Tabaro entrare nello specifico dei dettagli operativi.
Ma la presentazione pubblica a Bassano è anche l'occasione per richiamare l'attenzione su una questione aperta della nostra città.
Il sindaco Cimatti ne approfitta infatti per lanciare un appello alle autorità regionali presenti: “Il Tempio Ossario è da anni inagibile. Sarebbe un delitto se nelle manifestazioni del 2015 questo tempio che conserva le spoglie di oltre 5mila caduti non fosse agibile. Mancano poche centinaia di migliaia di euro per il completamento del suo restauro. E' giusto che il Comune faccia la sua parte, come è giusto che la Regione e il Ministero facciano la loro.”
Ma c'è anche spazio per una notizia fresca. Cimatti ricorda come il territorio del Comune di Bassano, in realtà, non insista sul Grappa: la città e il monte che le dà il nome non si toccano. E quindi annuncia: “Abbiamo raggiunto un accordo con una famiglia di proprietari per acquisire un pezzo di terra sul Grappa. Così anche un pezzo del Grappa sarà proprietà di Bassano.”
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