Pubblicità

UnipolMove

Pubblicità

UnipolMove

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Primo piano

Incontri

Conversazioni sulla letteratura

Dal 13 settembre parte un ciclo di appuntamenti in biblioteca a Marostica dedicati ai libri e alla lettura

Pubblicato il 10-09-2012
Visto 2.884 volte

Messaggi Elettorali

Elena Pavan

Inizia giovedì 13 settembre, in biblioteca a Marostica, un ciclo di incontri intitolato Conversazioni sulla letteratura. La rassegna è stata organizzata dall’associazione culturale La Fucina Letteraria e propone, nel suo proseguo autunnale, tre appuntamenti dedicati a grandi scrittori e ai loro libri: Philip Roth, Lev Nikolàevič Tolstòj e Italo Calvino. Gli incontri saranno tenuti dal professore Gianni Giolo che analizzerà tre testi scelti tra le opere degli autori: Giobbe. Romanzo di un uomo semplice, e Le città invisibili. Gli altri incontri sono in programma il 4 e il 25 ottobre. Gli appuntamenti avranno inizio alle ore 20.30 e sono a ingresso libero.

Professore, con quale criterio sono stati individuati gli autori e i testi da proporre? C’è un filo rosso che guiderà le Conversazioni?


Il filo rosso che connette i tre autori Roth, Tolstoj e Calvino è principalmente l’idea dei classici. Ritengo che per saper scrivere e per imparare a scrivere bisogna studiare innanzittutto i classici. Ma l’idea di fondo che unisce i tre autori è la precarietà del destino umano che s’abbatte con violenza e necessità sugli individui più comuni e più deboli e li devasta fino all’annientamento. Mendel Singer un povero ebreo che prega e ama Dio e viene colpito con tutta una catena di indicibili disgrazie che lo riducono all’annientamento di se stesso e della fede in cui aveva sempre creduto, in Roth; la povera donna vittima innocente massacrata dal marito Pordnysev in preda alla gelosia, in Tolstoj; Kublai Kan è l’immagine dell'uomo apparentemente potente che si accorge che l’impero che possiede e che crede la meraviglia delle meraviglie è in realtà “uno sfacelo senza fine né forma”, in Calvino.

L’accesso alle conversazioni ha come condizione opportuna la lettura dei libri. Lei, nel corso degli incontri, offrirà la sua analisi dei testi e delle tematiche che affrontano. Ci scrive la sua quarta di copertina del libro di cui si parlerà al primo appuntamento?

Il primo libro che presenterò è Giobbe di Joseph Roth, pubblicato nel 1930. È la storia del Giobbe biblico trasportata nel nostro tempo, il tempo dell’olocausto che l’autore aveva intravisto e per questo era fuggito dalla Germania. È la storia di un ebreo semplice che vive in Volinia. È devoto, timoroso di Dio, osservante, fedele alle tradizioni, abituato a una vita tranquilla. Aspetta un figlio, il quarto, che risulta minorato. La nascita di questo figlio è l’inizio di tutta una serie di disgrazie una peggiore dell’altra che lo porta alla disperazione e alla bestemmia e alla volontà di “bruciare Dio”. Sua moglie è andata dal rabbino che gli ha predetto che il bambino guarirà, e lei vive tutta la vita sperando, inutilmente, e morirà nella disperazione, nell’attesa di un miracolo che nel nostro tempo, il tempo del silenzio di Dio, non è dato di conoscere. Il libro della precarietà umana, dell’infelicità, dell’attesa dell’imprevisto che appunto perché imprevisto può anche succedere…

Il libro di Calvino quest’anno è protagonista di un progetto su cui lavoreranno molte scuole e istituzioni del territorio. Qual è il segreto della sua attualità?

Calvino è il classico più moderno della letteratura italiana e le sue opere, anzi, sono al di là del moderno perché ci proiettano e ci portano nel futuro. La sua prosa è piena di cose: di deliziosi dettagli: li ama uno per uno: guizza con ognuno di loro; e insieme è avvolgente, sinuosa, complessa, poliedrica, multiforme. Calvino affaccia un tema e subito lo varia, l’interpreta in dieci modi diversi, dall’alto o dal basso, di diritto o di scrocio, grave, tenero, buffonesco, austero, come se la variazione fosse la vera anima della letteratura. L’architettura della sua prosa è sottilissima, perché combina insieme la gravità e la leggerezza, leggerezza sulla cui orma egli legge e rilegge, nelle Lezioni americane, tutta la letteratura italiana. Tutto in lui è leggero e cangiante, umbratile e lussureggiante, fantastico e razionale. Nella sua arte ragione e fantasia, meditazione e immaginazione si fondono insieme. Pochi scrittori come lui – ha scritto Citati – ci hanno condotto così vicini all’essenza di ogni vero libro: fatto, in parti uguali, di libertà e di necessità, di necessità e libertà, che si scambiano i ruoli e le parti, al punto che non riusciamo più a distinguere il destino dal gioco.

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 17.997 volte

2

Politica

14-10-2025

Legati dal destino

Visto 17.390 volte

3

Politica

16-10-2025

Fratelli d’Antenna

Visto 10.985 volte

4

Politica

14-10-2025

La deturpAzione

Visto 10.060 volte

5

Politica

15-10-2025

Iliad Attacks!

Visto 9.596 volte

6

Attualità

15-10-2025

Mona mour

Visto 9.535 volte

7

Politica

17-10-2025

Maria che polemica

Visto 9.317 volte

8

Attualità

16-10-2025

Violenza degenere

Visto 8.938 volte

9

Attualità

16-10-2025

Missione: Missing

Visto 8.663 volte

10

Imprese

15-10-2025

Intervista su misura

Visto 6.416 volte

1

Elezioni Regionali 2025

21-09-2025

L’evoluzione della specie

Visto 22.672 volte

2

Elezioni Regionali 2025

01-10-2025

Global Chiara Flotilla

Visto 20.251 volte

3

Elezioni Regionali 2025

09-10-2025

Santo Stefani

Visto 19.495 volte

4

Elezioni Regionali 2025

14-10-2025

Numeri civici

Visto 17.997 volte

5

Attualità

28-09-2025

Un sacco bello

Visto 17.969 volte

6

Politica

14-10-2025

Legati dal destino

Visto 17.390 volte

7

Attualità

24-09-2025

La prova del Nove

Visto 11.602 volte

8

Attualità

22-09-2025

A Day in the Life

Visto 11.500 volte

9

Attualità

26-09-2025

Il Grande Assente

Visto 11.379 volte

10

Attualità

23-09-2025

Raasm, 50 anni di orgoglio

Visto 11.231 volte