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Rinascimento in bianco e nero

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Lo scultore delle nevi

Intervista a Sandro Scalet, l'artista che scolpisce il ghiaccio e la neve. "Mi dà entusiasmo e piacere utilizzare questo materiale per fare sculture"

Pubblicato il 02-02-2012
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Stiamo aspettando tutti una bella nevicata, che mette gioia a piccoli e grandi, che fa prendere coscienza di essere nel cuore dell’inverno e che magicamente rallenta la nostra frenesia; ci fa sentire il desiderio di tornare a qualche abitudine antica, ...camminare sotto la neve senza l’ombrello, giocare a palle di neve, fare i pupazzi, sentirsi ovattati dai fiocchi bianchi, freddi, leggeri.
La neve: una sostanza speciale: essa copre tutte le cose senza toglierne completamente la forma, si lascia facilmente manipolare e lavorare, ma in breve tempo si scioglie e svanisce.
Nonostante questa sua originale natura, ci sono artisti che hanno scelto di utilizzarla come materiale per realizzare grandi sculture, che diventano opere d’arte all’aperto e rendono magico il luogo in cui sono state create.

Da un grande blocco di neve ghiacciata alla forma di un'automobile. Un esempio dell'arte di Sandro Scalet

Noi abbiamo invitato Sandro Scalet, già nostro ospite, che ha creato in diverse località alpine queste opere d’arte passeggere, per accompagnarci in una galleria d’arte all’aperto e farci conoscere i segreti delle sculture di neve.

Cosa ti ha incuriosito ed entusiasmato delle sculture di neve per convincerti a realizzare opere con questo materiale?
Il sogno di vedere realizzata in dimensioni gigantesche una scultura piccola che io faccio su legno, mi ha aiutato a capire e ad apprezzare questo materiale; la prima volta ero preoccupato davanti al gigantesco blocco di neve, un cubo di 3 metri di lato e pensavo di avere difficoltà per ottenere il risultato voluto.
Ho invece scoperto che la neve si lavora facilmente, permette di recuperare gli errori e soprattutto si può ottenere in pochi giorni una scultura di 2-3 metri di altezza: è stupendo e soddisfacente vedere che il tuo progetto prende forma in modo così veloce.
E poi il colore bianco, meraviglioso di questo materiale, che dà luce all’oggetto e lo rende brillante, intenso anche in un giorno grigio e freddo, mi dà entusiasmo e piacere di utilizzare la neve per fare sculture.

Hai qualche suggerimento da indicare alle persone che amano la neve, per portarle a condividere i tuoi entusiasmi e realizzare oggetti effimeri?
Quando il papà accompagna il bambino a sciare, potrebbe organizzare uno spazio per giocare con il proprio figlio e, per esempio, potrebbe essere piacevole chiudere la giornata proprio con il classico pupazzo di neve. L’occasione per preparare il mucchio di neve, ben compatto e abbastanza grande, potrebbe diventare il momento di divertimento per realizzare le figure che la fantasia di ogni bambino è capace di esprimere e fare insieme esperienza dell’uso di questo meraviglioso materiale, semplice da manipolare, se lo si approccia con attenzione.
Se il lavoro è stato fatto con il giusto impegno, l’esperienza sarà sicuramente soddisfacente, perché, ritornando sulla stessa pista la settimana dopo, si ritrova la scultura ancora lì, in attesa di essere ritoccata per farla durare ancora.

Il ghiaccio può essere un materiale da utilizzare per fare sculture? Hai mai realizzato sculture di ghiaccio? Puoi raccontarci quali sono le difficoltà o i vantaggi di lavorare questo materiale?
Il ghiaccio è un ottimo materiale per realizzare sculture, sicuramente più efficace della neve, ma più difficile da lavorare. La prima difficoltà è avere il blocco di ghiaccio, che viene preparato in modo industriale e poi deve essere trasportato sul luogo di lavorazione.
Questo fa intuire che il blocco di ghiaccio non può avere dimensioni molto grandi, normalmente si trovano cubi da 1 m di lato.
Il ghiaccio non permette errori perchè è particolarmente fragile: occorre prestare molta attenzione quando si imprime lo strumento per lavorare.
Si ottengono, però, sculture che assomigliano a brillanti: sono trasparenti, ma assumono colori fugaci a seconda di come la luce le investe, sembrano bolle evanescenti, ma impongono il loro ingombro con il luccichio del riflesso.
Io ho partecipato ad un concorso internazionale di sculture di ghiaccio in Francia ed è stata un’esperienza molto bella, che ricordo proprio per la particolare atmosfera creata in quel contesto di sculture di ghiaccio; occorre sapere che sono pochi i concorsi internazionali di sculture di ghiaccio e, se vogliamo fare un confronto con i concorsi di sculture di neve, i primi sono circa un quarto.

Quale obiettivo si prefigge un concorso di sculture di neve, considerato che le opere realizzate durano il tempo di una visione?
Normalmente un concorso di sculture di neve viene fatto in località montane, dove la neve è presente per parecchi mesi del periodo invernale e le temperature sono rigide per gran parte del giorno. Queste condizioni, con qualche piccola accortezza, quale la scelta di angoli poco illuminati dal sole, permettono di conservare per 20 – 30 giorni le sculture di neve.
Per questo periodo, le immense forme bianche di neve diventano protagoniste della vita di quel paese, offrono una mostra di arte in un contesto inusuale, creano curiosità e meraviglia negli ospiti che popolano la località e lentamente si sciolgono e svaniscono lasciando la curiosità e la voglia di bellezza.

Se tu potessi decidere di realizzare una scultura, quale luogo del nostro paese sceglieresti per ambientarla e di quale materiale?
Più che un desiderio, il mio è un sogno: ...e vedo luccicare una grande forma di ghiaccio nella Piazza di San Marco a Venezia, che riflette la sua luce nell’acqua che la circonda e invia la sua ombra sulla facciata della basilica... La forza della natura nel fluido del mare e la forza dell’arte nella trasparenza del ghiaccio.

Hai in programma di partecipare a concorsi internazionali di sculture di neve e/o di ghiaccio?
Si, ho già inviato diverse domande per partecipare a concorsi in Francia, in Russia, in Svezia e anche in Giappone: questo per aver modo di scegliere il concorso che di anno in anno ritengo essere importante per la mia esperienza di scultore.
L’anno scorso ho scelto di partecipare al concorso di Grinderwald in Svizzera, che si è svolto in gennaio 2011.

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