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Il senatore Giorgio Santini, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio a Palazzo Madama e la senatrice bassanese Rosanna Filippin hanno incontrato i lavoratori e le rappresentanze sindacali dello stabilimento AkzoNobel di Romano d’Ezzelino.
Si tratta di 112 lavoratori che il 5 dicembre hanno ricevuto dal top management dell’azienda olandese specializzata nella produzione di vernici chimiche in polvere, la notizia della chiusura dello stabilimento. Immediata la reazione dei sindacati e dei lavoratori che hanno proclamato ,non solo stato di agitazione, ma una raffica di scioperi chiedendo anche alla politica di intervenire per scongiurare il licenziamento di 112 dipendenti.
“La situazione economica e sociale del nostro territorio e’ difficilissima - commenta Santini che promette di condividere la battaglia dei lavoratori e di portare la questione nelle aule del parlamento - e l’annuncio della società olandese rischia di creare enormi problemi alle famiglie di Romano d’Ezzelino e del Bassanese. Siamo davvero preoccupati per questo annuncio unilaterale dell’azienda arrivato come un fulmine a ciel sereno, visto che il comunicato della stessa AkzoNobel parla di una situazione economica che si e’ stabilizzata. Non e’ accettabile poi comunicare ai lavoratori la chiusura di uno stabilimento con un annuncio che assomiglia più ad un telegramma che una comunicazione frutto di un reale confronto con le forze sindacali e di rappresentanza dei lavoratori. Dobbiamo ricordare inoltre che l’azienda nel 2011 aveva già effettuato una riduzione del personale pari a 120 unita’ per riorganizzare lo stabilimento. Ed erano stati attuati investimenti per ottimizzare e rendere piu’ efficiente la produzione.”
“Il gruppo olandese opera in tutta Europa - prosegue Santini - e dovrebbe forse prendere in considerazione altre soluzioni, distribuendo ad esempio l’impatto degli esuberi su tutti gli stabilimenti europei, senza concentrare i licenziamenti sullo stabilimento italiano. Efficienza e competitivita’ sono certamente due obiettivi importanti e strategici per ogni azienda, ma questi non possono essere raggiunti solo sulle spalle dei lavoratori e delle loro famiglie. Mi auguro che l’azienda possa ripensare la sua strategia e sulla questione degli esuberi presenterò un’interrogazione urgente ai Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro per chiedere un immediato intervento del Governo.”
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