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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Maistrello illude, Sansovini punisce
Finisce in parità un match equilibrato e vissuto sempre in tensione. I giallorossi portano a casa un buon punto da un campo difficile ma i margini di crescita sono ancora molto alti. Gol di Maistrello.
Pubblicato il 03-09-2016
Visto 2.138 volte
TERAMO-BASSANO 1-1
SS Teramo Calcio (4-3-1-2): Rossi 7; Altobelli 5,5, Caidi 7, Speranza 6, D’Orazio 6; Bulevardi 6, Petermann 5,5, Ilari 6,5; Carraro 6 (1’ st Di Paolantonio); Sansovini 7 ( 34’ st’ Petrella), Croce 6 (23’ st Jefferson 7).

Il gol dell'istanteno vantaggio firmato Maistrello. Il n. 9 è poi corso ad abbracciare Minesso, autore dell'assist
A disp. Calore, Capitanio, Scipioni, Manganelli, Mantini, Cesarini, Forte, Fratangelo. All. Zauli.
Bassano Virtus (4-4-2): Bastianoni 6-; Formiconi 6,5, Pasini 6, Bizzotto 6, Crialese 6-; Laurenti 6 (13’ st Falzerano 6,5) , Bianchi 6, Proietti 6,5, Minesso 6,5; Rantier 5,5 (22’ st Fabbro 6), Maistrello 6,5 (42’ st Grandolfo sv).
A disp. Piras, Barison, Tronco, Soprano, Bortot, Cavagna, Lancini. All. D’Angelo
ARBITRO: Pilitteri di Palermo
RETI: 2’ pt Maistrello (BV), 15’ pt Sansovini (T)
NOTE: cinque tifosi ospiti, gran caldo
AMMONITI: Bulevardi, llari, Speranza
ESPULSI:
ANGOLI: 6-6
RECUPERO: pt 1’; st 4’
Teramo. Teniamoci stretto questo punto, consapevoli che potevano essere tre ma che alla fine della fiera stiamo parlando di una partita che si è rischiato seriamente di perdere. È un Bassano dai due volti quello visto in Abruzzo, capace di partire a razzo e sbloccare subito la contesa grazie ad un’azione studiata in allenamento e nello stesso tempo che ha diverse situazioni da registrare in difesa come in attacco. Pregi e difetti di una formazione nuova che ha bisogno di mettere in fila partite ufficiali per completare l’evoluzione che la porterà a diventare squadra con la S maiuscola. Le difficoltà opposte da un ottimo Teramo, in un campo notevolmente ostico, sono manna per progredire in questa crescita. C’è da lavorare, lavorare duro perché – se ne è avuta una nuova riprova – l’attuale campionato non perdona e non aspetta. Un punto contro i biancorossi di Zauli, squadra che ha tutto per essere protagonista fino alla fine soprattutto dopo aver inserito la ciliegina Jefferson, fa rima con continuità e la continuità è la strada maestra da non smarrire. Peccato per il gol del pareggio giunto in un momento in cui i giallorossi possono piazzare il colpo del ko, bravo Sansovini, da rivedere Crialese che con i rimbalzi strani non ha finora dimostrato di avere un gran feeling. In seguito però i biancorossi legittimano il pari cogliendo addirittura tre traverse. Registriamo una battuta di D’Angelo a fine gara: «Pareggio giusto che in un campo così difficile va bene soprattutto perché è arrivato a seguito di una partita che abbiamo provato a vincere».
Le scelte. D’Angelo lo dice apertamente alla vigilia: «Il Teramo è una compagine da temere, senza grinta non andiamo da nessuna parte». E la valutazione degli avversari lo fa optare per un centrocampo più prestante fisicamente, scegliendo il debuttante Bianchi al posto di Janis «gnagna» Cavagna. Laurenti è confermato dal 1’ al posto di Falzerano, reduce peraltro da una forma influenzale.
Illusione&difficoltà. Impatto agonistico rabbioso da parte di giallorossi sulla partita e che porta al vantaggio immediato per la formazione di Bassano del Grappa. I protagonisti sono pressappoco gli stessi che hanno determinato la vittoria sulla Reggiana. Gran lavoro sulla corsia mancina della coppia Crialese-Minesso, secondo i dettami instillati da D’Angelo durante lunghe ore d’allenamento, accelerazione dell’ex Cittadella e cross preciso sul primo palo. In pratica è un invito a nozze per Maistrello, gran testata del centravanti e portiere teramano battuto. Per il numero 9 si tratta del ritorno al gol in campionato dopo aver completamente perso la scorsa annata per infortunio, il terzo stagionale dopo i due in Tim Cup. Siamo al 2’ e la partita si mette nelle migliori condizioni possibili per i giallorossi: l’ambiente biancorosso ha i nervi a fior di pelle dopo la clamorosa sconfitta di Lumezzane, il Bonolis si innervosisce parecchio al gol di Maistrello. C’è la possibilità di dare il colpo di grazia ad un avversario in difficoltà: ci provano Minesso e lo stesso centrattacco di D’Angelo ma la retroguardia di casa si salva, anche grazie alle parate di Rossi (solo omonimo del giallorosso). L’illusione che il match possa rimanere saldamente in mano dei d’angeliani dura una decina di minuti. In effetti capita l’opposto ossia che il Teramo, scampato l’ulteriore pericolo delle ripartenze bassanesi, trova il gol che riaccende le speranze e infiamma il caloroso pubblico di casa. Un lungo lancio non viene a dovere controllato da Crialese spianando la strada allo scaltro Sansovini.
Il pareggio cambia completamente l’andamento della gara: adesso non sono più le maglie giallorosse ad imperversare nella metà campo abruzzese, bensì viceversa. Il Soccer Team rimane quasi shoccato, s’impaurisce, cerca di aggrapparsi con grande affanno alle sue certezze mentre il Teramo avanza ad ondate che sconquassano. Solo sul finire della prima frazione il Bassano rimette fuori il naso e riesce ad affacciarsi in area biancorossa.
Da rivedere. La ripresa si apre con un cambio di Zauli, fuori il trequartista Carraro e dentro l’esterno Di Paolantonio, per schierare i suoi a specchio rispetto ai giallorossi. Il Teramo si ripresenta in campo conquistando subito una leggera predominanza territoriale, il Bassano cerca di resistere nella sua organizzazione e pungere in ripartenza. Al 13’protagonista Formiconi, tra i migliori, zampata di Maistrello, palla ribattuta e altro tentativo di Minesso, murato. L’azione che segna il ritorno dei giallorossi in zona d’attacco dà l’assist a D’Angelo per giocarsi la carta Falzerano – recuperato all’ultimo – al posto di Laurenti. Al 23’ tocca a Fabbro prendere il posto di Rantier, stranamente abbastanza avulso dalla partita, non principalmente per colpa sua e questo è uno dei punti dolenti della gara, nello stesso momento in cui Zauli fa debuttare Jefferson. I ritmi sono fisiologicamente meno alti rispetto alla prima frazione e con l’andare dei minuti le squadre tendono ad allungarsi. Sansovini è una spina nel fianco, Jefferson impatta bene sul match ma lo stesso fanno Falzerano, i suoi strappi contro una squadra più stanca sono potenzialmente letali, e il vivace Fabbro. A rischiare di segnare è il Teramo grazie ad una traversa di Ilari – qui Bastianoni doveva farla sua non aspettare di essere giustiziato – mentre nel ribaltamento di fronte è ancora Falzerano a distribuire paura ai padroni di casa. Negli ultimi minuti i giallorossi sembrano avere più birra nelle gambe ma non riescono a sfruttarla impostando un vero forcing finale. Un po’ per imprecisione, un po’ per paura di scoprirsi. L’ultimo cambio del tecnico giallorosso è ancora una sostituzione offensiva: Grandolfo per Maistrello. Ma è il Teramo a rendersi più pericoloso con Petrella due volte, la seconda colpisce la terza traversa abruzzese nel corso della partita.
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