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Viaggio al centro della “elle”
Già segnalato il divieto di circolazione, in vigore da lunedì, della nuova ZTL in Piazza Libertà. Le opinioni dei commercianti della zona off-limits. Dolores Contarin (Bottega del Pane): “Molti clienti ci hanno avvisato che non verranno più"

Un segnale di divieto e una piccola fioriera. Da lunedì, sulla "elle" nord-ovest di Piazza LIbertà non si potrà più passare in auto
La novità, come abbiamo già scritto in un altro articolo, scatta ufficialmente da lunedì. Ma già da oggi, all'angolo di Piazza Libertà con via Matteotti, è apparso il cartello che indica il divieto di circolazione sul lato nord e su metà del lato ovest della piazza stessa: la famosa “elle” che rappresenta la Fase 1 dell'ampliamento della ZTL in centro storico a Bassano.
Accanto al cartello, è stata collocata anche l'ormai famosa fioriera che il Comune ha voluto installare con il ruolo di “barriera fisica” per segnalare ulteriormente agli automobilisti che di lì non si passa.
Diciamo la verità: si tratta di una normale fioriera circolare di dimensioni ridotte, e non certo di un Muro di Berlino. L'accesso alla “elle”, del resto, non può essere ostruito perché alcune categorie di veicoli - mezzi di soccorso, mezzi autorizzati, auto disabili, veicoli in uso ambulanti per il mercato e biciclette - hanno comunque il permesso di entrare.
Ma la nuova segnaletica di divieto non passa certamente inosservata. E non manca, fin da subito, l'effetto-sorpresa. Che spinge qualche guidatore, evidentemente ancora poco informato, a improvvisare una manovra azzardata.
E' quanto vediamo con i nostri occhi: mentre stiamo per scattare la foto a corredo per presente articolo un automobilista, in procinto di svoltare a sinistra sul lato nord della piazza, nota il cartello di divieto, si ferma un attimo e quindi - senza pensarci su due volte - fa retromarcia fino al Caffè Centrale per poi tagliare a sinistra, contromano, per via Marinali.
Una soluzione “fai da te” per evitare il giro dell'oca: chi transita in auto sul lato est della piazza (quello dell'edicola e del Leon Bar) non può far altro, infatti, che proseguire diritto per via Matteotti con destinazione via Gamba o Prato Santa Caterina.
Ci si dovrà fare l'abitudine: e nei primi giorni di applicazione del nuovo divieto, da lunedì in poi, ne vedremo delle belle.
Superiamo - rigorosamente a piedi - il nuovo limite virtuale della Zona a Traffico Limitato per un piccolo viaggio al centro della “elle”, per carpire l'opinione e i primi commenti a caldo dei commercianti dei negozi che si affacciano sui due lati della piazza vietati alle auto.
“Sono in posizione “attendista”- ci dice il gioielliere Nino Balestra -. Fa piacere che dopo i primi proclami del tipo, per dirlo con una battuta, “chiudiamo tutto da Trento fino a Padova” ora l'Amministrazione si stia muovendo con cautela. Io ho fatto anche presente al Comune che questo è un momento drammatico, e che incidere anche minimamente sull'equilibrio dell'economia del centro è un percorso altamente a rischio. Chiudere la “elle” forse non è male, ma sul chiudere indiscriminatamente dappertutto io starei molto cauto.”
“Questa mattina - racconta il dr. Mario Scuro della farmacia “Dall'Oglio” - ci siamo accorti che stavano lavorando gli operai del Comune per mettere il cartello di divieto. Sapevamo che questa parte della piazza diventava ZTL, ma non che partiva da oggi.”
“Secondo noi - continua il farmacista - questa cosa non ci agevola e non agevola la gente, soprattutto nei giorni di pioggia. Se una persona ha un'urgenza, deve lasciare la macchina in giro? Se ad esempio un paziente arriva con una frattura dal pronto soccorso per prendere degli antidolorifici, dove lascia la macchina? Il vero problema sarà per i pazienti che hanno bisogno e non possono avvicinarsi. Invece di fare un parcheggio riservato per la farmacia, hanno messo il divieto per tutti.”
“Per quanto ci riguarda - afferma Dolores Contarin, titolare della “Bottega del Pane” - saremo penalizzati tantissimo. Nessuno ha la bacchetta magica per prevedere come andrà, ma moltissimi clienti ci hanno avvisato che non verranno più. Molti di loro sono persone anziane, che hanno difficoltà a camminare o a portarsi in giro un carrello per la spesa.”
“Qui - aggiunge la titolare del panificio - la gente viene per comprare un filone di pane o due panini, questione di un minuto. Scendevano dall'auto e andavano subito via. La mia è un'opinione personale, a lungo termine si vedrà se ci siamo sbagliati. Attualmente, oggi, questa è una novità negativa sotto tutti i profili e sotto tutti i punti di vista.”
“Se vogliono combattere la crisi portando altra crisi, tanto vale - sbotta Matteo Frugoni, direttore del bar “Le Colonne” -. Così non gira l'economia. Un fornitore che questa mattina è venuto a scaricare mi ha detto che siamo tornati all'età della pietra.”
“A cosa serve chiudere la metà?” ci dice una commessa del negozio di calzature Mengotti. “C'è scarsissima informazione - aggiunge una sua collega -. Questa mattina un corriere che doveva farci una consegna non sapeva niente di questa novità.” Mentre il tabaccaio all'angolo con via Portici Lunghi, che proviene da fuori città, si trincera dietro un “no comment”, aggiungendo un laconico: “Sarà quel che sarà”. Prima di andarcene, notiamo una vigilessa intenta ad osservare il nuovo cartello piantato questa mattina. Mandata sul posto, come auspicato dal sindaco, per informare i passanti del divieto in vigore da dopodomani? Non proprio. “Sto guardando le novità”, ci risponde candidamente.
Benvenuti nella “elle”, prima lettera del nuovo alfabeto del centro storico di Bassano.
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