Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
2 Sep 2025 19:02
2 Sep 2025 17:35
2 Sep 2025 13:57
2 Sep 2025 13:51
2 Sep 2025 13:51
2 Sep 2025 13:46
2 Sep 2025 21:44
2 Sep 2025 21:32
2 Sep 2025 20:47
2 Sep 2025 20:43
2 Sep 2025 20:04
2 Sep 2025 19:43
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 29-12-2010
Visto 4.259 volte
Un coniuge che riserva “comportamenti volgari ed umilianti” all'altro coniuge è esattamente come se lo picchiasse.
E' la motivazione con la quale la Sesta sezione penale della Corte di Cassazione - sentenza 45547 - ha convalidato una condanna ad otto mesi di reclusione per maltrattamenti inflitta nell'aprile 2007 dal Tribunale di Bassano del Grappa ad un 62enne, poi separatosi dalla moglie.
L'uomo, secondo la sentenza del giudice di Bassano, aveva la brutta abitudine di infliggere alla moglie “un regime di vita avvilente e mortificante”. E le volgarità di un coniuge - ha confermato la Cassazione - “feriscono come le percosse”.
Offese e umiliazioni alla moglie o al marito equivalgono dunque a pugni e calci: è il succo della sentenza della Suprema Corte destinata, come sempre, a fare giurisprudenza.