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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Altrimenti ci arrabbiamo

I tre consiglieri comunali di è il Momento: “Propositivi e collaborativi per il bene della città, ma sul merito delle questioni. La coerenza sarà il vero metro su cui misureremo il percorso dell’amministrazione dei prossimi anni”

Pubblicato il 06-11-2024
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Certo che a Bassano del Grappa, dal punto di vista dell’attualità politica, siamo davvero speciali. Quasi unici, vorrei dire.
Abbiamo un consigliere di minoranza che per il solo fatto di avere messo in tasca una tessera di partito nuova di zecca è stato automaticamente promosso in maggioranza, senza colpo ferire e senza Finco toccare.
E abbiamo un gruppo di minoranza che non vuole essere definito “opposizione” ma chiede di essere chiamato solo “minoranza”, talmente lontano dal concetto di “opposizione” che in consiglio comunale ha persino votato a favore del documento delle linee programmatiche 2024-2029 del sindaco Nicola Finco, avendo ritrovato tra le stesse le proposte lanciate dal gruppo stesso in campagna elettorale.

I consiglieri comunali Giulia Moro, Gianni Zen e Manuel Remonato

Mi riferisco alla lista civica è il Momento, quella “dei giovani” e non solo, trionfatrice al primo turno delle elezioni amministrative, poi sballottata sulla barca perdente (per pochi voti) di Roberto Campagnolo nella battaglia navale del ballottaggio.
Eppure i Tre Moschettieri di è il Momento Gianni Zen, Giulia Moro e Manuel Remonato hanno già sperimentato direttamente le meraviglie dell’impari rapporto numerico e politico tra maggioranza e opposizione, pardon minoranza.
Ne fanno fede gli attacchi frontali e sfrontati di alcuni elementi della coalizione di centrodestra nei loro confronti sulla questione della famosa mozione in tema di Polizia Locale approntata per il consiglio dell’Unione Montana del Bassanese e poi ”bloccata”, con conseguente rinvio a nuova data del consiglio stesso, per un vizio di forma rilevato all’ultimo minuto dai burocrati del Palazzo.
E ne fa fede anche la doppia bocciatura, con voto sfavorevole della maggioranza intera, delle due mozioni presentate nell’ultimo consiglio comunale in tema di partecipazione e trasparenza.
Tuttavia, nonostante queste prime avvisaglie di Star Wars della Pedemontana, i consiglieri Momentanei continuano a dichiararsi “propositivi e collaborativi per il bene della città”.
Ma alle loro condizioni.
Altrimenti? Altrimenti ci arrabbiamo, ricordando Bud Spencer e Terence Hill, come va interpretato un comunicato stampa trasmesso in redazione da Gianni Zen, Giulia Moro e Manuel Remonato, che pubblichiamo di seguito.

COMUNICATO

Propositivi e collaborativi per il bene della Città. Ma sul merito delle questioni.

Nonostante ci abbiano assegnato l'etichetta leggera di “ragazzi” che “dovrebbero studiare prima di fare polemicheˮ, screditando così, strumentalmente, il ruolo di
Consiglieri Comunali di minoranza, fondamentale per sollevare questioni importanti per il governo della Città e per avere uno sguardo critico, nel senso costruttivo del termine, verso le azioni intraprese dallʼamministrazione e verso chi non viene preso inconsiderazione e che si aspetta risposte dalla politica locale.
Pensiamo il nostro ruolo come un servizio alle istituzioni che sia stimolo alla stessa maggioranza che dovrebbe evitare di bollare come “strumentalizzazioni politicheˮ le azioni che portiamo avanti, cogliendone invece gli spunti di miglioramento fondamentali per avere una visione più ampia e completa.
Proprio con questa prospettiva, infatti, abbiamo deciso di votare favorevolmente al testo del documento sulle linee programmatiche di mandato 2024/2029 perché, anche se in maniera molto generica e con qualche mancanza, delinea una visione amministrativa che, a parole, si sposa con la proposta che abbiamo deciso di portare con la nostra lista civica: dallo stile di “responsabilitàˮ che “non deve essere terreno di divisioni o conflitti, ma piuttosto unʼopportunità per creare un confronto costruttivo e uno spazio di dialogo aperto, dove le diverse opinioni si incontrano e si trasformano in soluzioni concrete passando per concetti di cura, inclusione, sostenibilità, attenzione alla cultura e allʼinnovazione, priorità alle fasce più deboli e alla crisi abitativa fino a singolari analogie, a volte anche testuali, con il nostro programma elettorale (Ufficio Europa, Comunità Energetiche, censimento over 75, ecc).
Basandosi sul merito di quanto scritto, oggetto della votazione, non potevamo non dichiarare una condivisione di questa prospettiva essendo noi i primi portatori della stessa.
Non possiamo però nemmeno esimerci dallʼessere custodi vigili dellʼeffettiva realizzazione concreta di quanto scritto, sia nel contenuto che nelle modalità, per verificare se effettivamente si saprà passare dalle parole ai fatti, questo già dallʼesposizione del prossimo Bilancio Previsionale 2025/2027 che a breve verrà presentato.
Sottolineiamo ciò perché, fino ad ora, non ne abbiamo avuto dimostrazione: con dispiacere, infatti, un assaggio della differenza tra quello che è scritto e quello che si fa concretamente lo abbiamo già avuto con la votazione contraria ad una proposta delle minoranze che invitava ad un “impegno ad istituire nuovi capitoli specifici in sede di impostazione di Bilancio per dare valore e pari dignità a tutti i quartieriˮ e ad unʼaltra che chiedeva la "predisposizione di documenti illustrativi al Bilancio di Previsioneˮ utili ad avvicinare i cittadini ad una più facile lettura ed interpretazione di questo importante documento.
Le linee programmatiche di mandato affermano testualmente che lʼamministrazione vuole “essere caratterizzata da un'ampia democrazia interna e dalla massima trasparenzaˮ per “creare unʼorganizzazione basata sulla partecipazione, sul lavoro di squadra e sullʼintegrazione tra i vari settori".
Perché non accogliere quindi questo approccio propositivo e lavorare per realizzare questa esigenza che arriva da chi vuole sentirsi compartecipe allʼamministrazione della Città?
La disaffezione dei cittadini alla politica non sta tanto nella mancata condivisione dei principi comuni ma nella difficoltà di vederli applicati: questo sarà quindi il nostro compito principale che si baserà sul monitoraggio delle azioni, delle modalità di applicazione e sulla proposta di nuovi spunti tramite gli strumenti che la democrazia rappresentativa ci permette di utilizzare.
Il nostro voto favorevole ha quindi un messaggio chiaro: la coerenza sarà il vero metro su cui misureremo il percorso dei prossimi anni.

I Consiglieri di “è IL MOMENTOˮ: Gianni Zen, Giulia Moro, Manuel Remonato

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