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Stoccolma, passeggiata in centro fatale per un giovane alce
Immaginatevi due ristoranti. In entrambi i locali si mangia bene e si pagano gli stessi prezzi.
Ma il primo ristorante si presenta accogliente, è dotato di un comodo parcheggio e dispone anche di un ampio giardino.
Il secondo invece ha un aspetto anonimo, è scarso di parcheggio e non ha nessun albero. In quale dei due scegliereste di andare?

Il titolare della RAASM Giovanni Menon, in piedi, presenta le caratteristiche dell’Oasi-Parco
È l’esempio scelto da Giovanni Menon, titolare della RAASM di San Zeno di Cassola, per spiegare il valore aggiunto della grande Oasi-Parco che circonda l’azienda.
Non è la prima volta che l’imprenditore presenta l’oasi naturalistica che è il frutto di 34 anni di interventi e di investimenti mirati e che costituisce un esempio unico nel suo genere di regno della biodiversità in contesto urbano e produttivo.
Ma questa volta lo fa davanti a un pubblico speciale: i propri dipendenti. Assieme a un uditorio di ospiti del territorio, invitati in azienda per scoprire i segreti di questa speciale combinazione tra ecologia e tecnologia.
“Bisogna capire la reale importanza di questo parco, a cui va data la giusta lettura - afferma Menon -. Il parco è nato e si è sviluppato per una mia precisa visione industriale cioè un mio modo di fare azienda.”
Il titolare della RAASM, oggi marchio leader a livello internazionale nella produzione di attrezzature per il trasferimento di fluidi nei più svariati settori, ricorda le origini della sua impresa, fondata nel 1975 e collocata ai suoi inizi all’interno di una stalla di 90 mq.
Già allora all’esterno del locale aveva messo a dimora i primi pioppi cipressini, per un contatto con la natura che avrebbe caratterizzato l’intera storia dello sviluppo aziendale. Nel 1985 veniva costruito il primo capannone di 850 mq, più 280 mq di soppalco, seguito nel 1987/88 dall’acquisto di un terreno verde di 23mila mq.
Era il primo passo della realizzazione di quella che oggi è un’oasi ambientale di 125mila mq.
“Ritengo che anche la cultura del verde debba cominciare a far parte della cultura industriale - rimarca il titolare -. L’Oasi-Parco ha un valore sociale ed ecologico indefinito, ma grandissimo. Il verde paga, si capitalizza, è vita, è futuro.”
“Questo parco non è solo un ornamentale polmone verde e non è solo un fine e qualitatissimo strumento aziendale e promozionale - è uno dei passaggi chiave dell’intervento -. È sorgente di vita e di cultura per tutti e in particolare per i nostri figli.”
Non è un modo di dire ma un obiettivo concreto. È infatti intenzione del fondatore della RAASM organizzare nel prossimo futuro una festa coi dipendenti allargata alle loro famiglie e in particolare ai loro figli. Il nome di ciascun bambino e bambina sarà abbinato a un nuovo giovane albero che verrà piantato nel parco aziendale.
“Potranno tornarci a vedere come il loro albero sta crescendo e quando saranno adulti potranno portare i loro figli a vedere come il loro albero è diventato grande.”
Anche in questa occasione Giovanni Menon illustra le caratteristiche che fanno dell’Oasi-Parco RAASM un ecosistema unico in ambito produttivo: dalla rete dell’acqua che lo rende un bacino idrografico a sé stante al “pianeta microfauna” e dalle nicchie ecologiche che favoriscono l’insediamento di migliaia di esemplari dell’avifauna al patrimonio arboreo rappresentativo di tutte le famiglie botaniche del mondo che possono vivere alle nostre latitudini, fino all’annuncio del nuovo geoparco in via di formazione.
Sottolinea il titolare, rivolgendosi ai dipendenti: “Dobbiamo guardare alla natura come fonte di ispirazione. Le piante collaborano fra di loro, in quanto si connettono con le radici, che sono anche il loro cervello collettivo, intercambiandosi così più informazioni ed esperienze, come un grande team.”
L’incontro alla RAASM si conclude all’esterno, quando sull’Oasi-Parco sta calando la sera, con una piacevole e informale castagnata. Un omaggio alla stagione autunnale regalata da Madre Natura, socia onoraria dell’azienda.
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