Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

L'altra faccia dell'Asparago

Il successo-boom della manifestazione “L'Asparago e dintorni”, i rapporti col Gruppo Ristoratori Bassanesi, il Consorzio dell'Asparago Dop. Intervista a Federico Parolin, manager della Cooperativa Agricola San Zeno di San Zeno di Cassola

Pubblicato il 06-05-2017
Visto 5.574 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

L'altra faccia dell'Asparago di Bassano, quella che non compare nelle rassegne gastronomiche dedicate al pregiato prodotto della terra bassanese, è quella di Federico Parolin. Parolin è il manager commerciale della Cooperativa Agricola San Zeno di San Zeno di Cassola, alla quale afferiscono una trentina di produttori che garantiscono oltre un terzo dell'intera produzione annuale dell'Asparago Bianco di Bassano Dop.
In quanto tale gira spesso il mondo per piazzare l'Asparago sui mercati esteri, grazie anche ai due prodotti confezionati della Cooperativa (gli Asparagi Bianchi in sottovuoto e il Vasetto di Asparagi in salamoia) che consentono di consumarlo anche fuori stagione.
Ma un altro fiore all'occhiello della Cooperativa, che ne rifornisce la “materia prima”, è la manifestazione “L'Asparago e dintorni”: la tradizionale festa gastronomica organizzata dal GAM (Gruppo Amici dei Missionari) di San Zeno sotto il tendone allestito nella piazza del paese, di cui Parolin cura il gala inaugurale.

Federico Parolin

Iniziata lo scorso 28 aprile e in programma fino a domani sera, ancora una volta “L'Asparago e dintorni” ha proposto un programma da “tutto esaurito”.
La qual cosa, soprattutto nelle settimane precedenti all'evento, ha rinfocolato le polemiche, da parte di autorevoli rappresentanti del Gruppo Ristoratori Bassanesi - che pure fino a due anni fa hanno collaborato con “L'Asparago e dintorni” -, circa la presunta “concorrenza sleale” della manifestazione sotto il tendone di San Zeno nei confronti dello stesso Gruppo Ristoratori che in contemporanea e per l'intera stagione dell'Asparago, come noto, propone le serate e i menù degustazione della rassegna “Asparagi & Vespaiolo”.
Ce n'è quanto basta per ascoltare anche l'altra faccia dell'Asparago, quella che non compare negli articoli sui giornali, nelle interviste Tv e nei comunicati stampa di Confcommercio Bassano.
Incontro Parolin nelle pertinenze della sua abitazione in via San Zeno a San Zeno di Cassola, nel cuore del paese e a pochi passi dalla stessa Cooperativa, mentre è intento ad eseguire le operazioni di toelettatura e di confezionamento dei bianchi turioni.
Gli asparagi, infatti, oltre a promuoverli anche li coltiva, per passione, sottolineando con orgoglio di essere “l'unico produttore sotto il campanile di San Zeno”.

Federico Parolin, come sta andando questa edizione della manifestazione di San Zeno?
“La prima parte è stata inaugurata la settimana scorsa con la cena a cura del Gruppo Ristoratori De.Co., a numero chiuso, alla quale hanno partecipato 500 persone. Poi è iniziato il vero e proprio programma, da venerdì scorso e fino a domani, dell'edizione 2017, sempre all'insegna del grande interesse, per due motivi. Il primo è che abbiamo un prodotto che risponde alle vere caratteristiche del territorio. Il secondo è che abbiamo un gruppo che sa fare squadra, sa proporsi in maniera diversa in ogni edizione e sa mettere a proprio agio l'ospite con serate spensierate e di buona cucina.”

Cosa proponete nel menù?
“Un po' di tutto, a cominciare dai tipici abbinamenti dell'Asparago: Asparagi e Uova, Pasticcio di Asparago, risotto agli Asparagi. Poi proponiamo le carni, sia bovine che equine, oppure il pesce fritto.”

La cena inaugurale di quest'anno è stata curata dal Gruppo Ristoratori De.Co. Fino a due anni fa, però, la curava il Gruppo Ristoratori Bassanesi. Come sono oggi i rapporti tra voi e il Gruppo Ristoratori Bassanesi?
“Non sono rapporti aspri. Purtroppo però da parte loro c'è una chiusura perché ritengono che portiamo via qualcosa a loro. Io credo che una ristorazione non dovrebbe avere paura di una manifestazione. Anzi: la manifestazione porta tanta gente nel territorio e fa conoscere e apprezzare i suoi prodotti. In questo modo la gente si riversa anche nei ristoranti. Ci sono anche tante persone che non amano mangiare su una tavolata e preferiscono rivolgersi alla ristorazione. Un ristorante non dovrebbe temere quello che facciamo noi.”

Come se ne esce?
“In altri territori la collaborazione è moltissima tra ristorazione e manifestazioni, specialmente di tipo territoriale dove si va a promuovere un prodotto. Possiamo citare, ad esempio, Sandrigo col baccalà, Isola della Scala con il riso, Cimadolmo, Badoere e Tavagnacco, in Friuli, con l'asparago bianco. Quindi ci si auspica che ritorni il sereno tra la manifestazione di San Zeno e il Gruppo Ristoratori Bassanesi.”

Quanto contribuite, come Cooperativa, alla produzione dell'Asparago Bianco di Bassano Dop?
“Riporto i dati conclusivi più recenti e cioè quelli dell'anno scorso. Su una produzione totale di 380 quintali col marchio Dop, noi rappresentiamo circa 120-130 quintali.”

Eppure ancora i vertici dei Ristoratori Bassanesi vi hanno duramente attaccato sui social, con tanto di foto, per il vostro utilizzo del marchio rosso, e non del marchio verde della Dop...
“Qui dobbiamo fare chiarezza. C'è un marchio certificato che è del Consorzio di Tutela Dop e c'è un marchio per i prodotti non certificabili o di produttori non certificati che, nel nostro caso, è di colore rosso con la scritta “Cooperativa Agricola San Zeno”. Ce l'ha anche Rosà, con un'altra colorazione e con la scritta “Cooperativa di Rosà”. Dov'è l'oggetto del contendere? Dov'è la diatriba? Si vuole continuare a fare speculazione perché un colore richiama un marchio che non esiste più, e cioè il marchio rosso del vecchio Consorzio dell'Asparago di Bassano?”

Che cosa si auspica, dunque, per far “ritornare il sereno” tra gli asparagi, i ristoranti e i produttori?
“L'unica cosa che io auspico è che sia all'interno della ristorazione che all'interno del Consorzio di Tutela ci sia un'unione vera e non soltanto di facciata, e mi riferisco in particolare al Consorzio. Per quanto riguarda la ristorazione, credo che ci sia tutta la nostra disponibilità per metterci tutti seduti attorno a un tavolo e trovare delle sinergie comuni.”

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.645 volte

2

Politica

09-09-2025

Gaza-Bastogne-Gaza

Visto 10.274 volte

3

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.638 volte

4

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 9.447 volte

5

Attualità

09-09-2025

Centro e lode

Visto 9.398 volte

6

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 7.332 volte

7

Teatro

09-09-2025

Terre di ceramica, tra storia e teatro

Visto 3.298 volte

8

Interviste

13-09-2025

Adolescenza: un'età fragile, a volte interrotta

Visto 3.154 volte

9

Cronaca

15-09-2025

Avviso sindacale

Visto 3.100 volte

10

Teatro

14-09-2025

In scena Bestiario idrico, di Marco Paolini

Visto 2.205 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.192 volte

2

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.645 volte

3

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.863 volte

4

Attualità

18-08-2025

Si avvicina il bel tempo di Connessioni contemporanee

Visto 11.177 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.079 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.051 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 11.025 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.930 volte

9

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.746 volte

10

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.741 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili