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Il MasterChef e il MasterPlan
“CARE's”: in Alta Badia il “congresso etico” dello chef stellato Norbert Niederkofler. Gastronomia a confronto coi temi della sostenibilità, ambiente e territorio. Tra i relatori Massimo Vallotto, promotore dell'Housing Sociale a Bassano
Pubblicato il 23-01-2017
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Diavolo di un Norbert Niederkofler. Avevamo incontrato lo chef a due Stelle Michelin di San Cassiano in Alta Badia lo scorso 1 dicembre al Ca' 7 a Bassano del Grappa, dove per il secondo anno consecutivo è stata la guest star dell'evento gastronomico “Un Ponte di Stelle”, voluto dallo staff dei “Territori del Brenta” per la promozione del Marchio d'Area.
Ora scriviamo nuovamente di lui, ma non per parlare di ricette altolocate. Perché se è vero che non di solo pane (e piatti stellati) vive l'uomo, è altrettanto vero che da tempi non sospetti il buon MasterChef altoatesino ha fatto del rispetto dell'ambiente e della cura del territorio un'autentica missione.
E il perché è presto detto: sono infatti quegli stessi ambiente e territorio che forniscono i prodotti elaborati nelle sue pietanze. Della serie: come Natura crea, Norbert conserva.

Massimo Vallotto e Norbert Niederkofler alla serata "Un Ponte di Stelle" a Bassano (foto Gianpaolo Giacobbo)
Un concetto di alta cucina eco-sostenibile che da due anni a questa parte ha partorito il progetto “CARE's - The Ethical Chef Days” (www.care-s.it/): un congresso gastronomico diffuso di respiro internazionale, ideato da Niederkofler assieme a Paolo Ferretti, che in vari suggestivi luoghi dell'Alta Badia (a proposito di marketing territoriale...) accende appunto i riflettori sui temi della sostenibilità, della tutela di ambiente e territorio e dell'etica del lavoro.
La seconda edizione di CARE's, partita ieri, è in programma fino a mercoledì 25 gennaio. Un evento che, da una parte, vede confluire nella pittoresca alta valle dell'Alto Adige una trentina di chef da 16 nazioni di 6 continenti e, dall'altra, esperti e testimonial del mondo della scienza, medicina, economia e architettura. Tutti impegnati, per le rispettive competenze, a confrontarsi sul tema “L'attenzione in più: nutrirsi e abitare la Terra di domani”.
Ovvero come promuovere una nuova “etica dell'esistenza” lungo i due binari dell'Alimentazione correlata alla Salute e dell'Architettura e Design mirati ad un “ben-essere” etico e sostenibile.
Ed è proprio nell'ambito di questo secondo filone che il congresso internazionale parlerà anche “bassanese”.
Domani pomeriggio, in località La Villa in Alta Badia, la scaletta degli incontri di CARE's propone infatti un Talk (chiedo scusa per gli inglesismi, ma il programma stesso della manifestazione è scritto in inglese) sul tema “Architettura, Design e Nuove tecnologie per il Buon Vivere”. E, tra i relatori del convegno, ci sarà anche l'architetto Massimo Vallotto: professionista bassanese particolarmente impegnato in progetti di impegno civico orientati alla sostenibilità nonché, tra le altre cose, copromotore del Tavolo per il Marchio d'Area “Territori del Brenta”.
Vallotto, nell'occasione, affronterà il tema dell'incontro presentando l'esperienza del “MasterPlan San Vito Nord Città di Bassano del Grappa”: la proposta progettuale, firmata nel 2013 a titolo gratuito da una trentina di professionisti riuniti nel gruppo di lavoro b_urbanpro, per la riqualificazione socio-urbanistica dell'area dismessa dell'ex caserma Fincato in quartiere San Vito in città.
Un progetto che nel ridisegnare spazi e funzioni dell'area metteva insieme, armonizzandole, le esigenze del vicinato solidale (servizi collettivi, fattoria sociale urbana, parco rurale col “paesaggio commestibile” di orti coltivabili dai residenti, eccetera) e le nuove prospettive dell'edilizia sostenibile concepite secondo i criteri dell'Housing Sociale.
“L'esperienza di progettazione partecipata fatta pochi anni fa dal gruppo di lavoro civico b_urbanpro da me coordinato, sull'area pubblica da tempo dismessa e sottoutilizzata dell'ex Caserma Fincato - afferma al riguardo Massimo Vallotto - ha destato l'interesse degli organizzatori del convegno di CARE's che mi hanno invitato a condividerne gli esiti in un contesto altamente qualificato e stimolante. Convegno che è stato anche riconosciuto dall'Ordine degli Architetti della Provincia di Bolzano valido per l'acquisizione dei crediti formativi obbligatori.”
“Ricordando anche il sondaggio sull'Housing Sociale, che ha coinvolto oltre 19.000 famiglie del nostro Comune e a cui hanno risposto ben 345 nuclei aventi i requisiti, fortemente interessati a quelle modalità abitative - conclude Vallotto -, auspico che il tema venga quanto prima ripreso dall'attuale Pubblica Amministrazione bassanese riavviando il dibattito su quella o altre aree dismesse del nostro territorio.”
Già: perché il MasterPlan San Vito Nord, una volta presentato e consegnato all'Amministrazione di Bassano del Grappa, è rimasto chiuso in qualche cassetto dell'ente pubblico. Col futuro dell'ex caserma Fincato che rappresenta tutt'oggi una delle grandi incognite della cosa pubblica locale. Solo un ennesimo esempio della circolarità delle cose e dei “giri di giostra” nella nostra città di cui ci siamo occupati in un nostro recente e cliccato editoriale.
C'è voluto l'evento organizzato da un MasterChef altoatesino tra i panorami mozzafiato della sua Provincia autonoma per riproporlo di attualità in un contesto internazionale. Mentre Bassano, per restare idealmente in ambito gastronomico, per molte cose è ancora ferma all'antipasto.
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