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Redazione
Bassanonet.it
Banche Rotte
Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: il “dietro le quinte” delle manovre che hanno danneggiato migliaia di piccoli azionisti e risparmiatori. Se ne parla stasera agli Incontri senza censura con il giornalista de Il Gazzettino Maurizio Crema
Pubblicato il 21-04-2016
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A Bassano del Grappa la manifestazione culturale Incontri senza censura 2016 entra nel vivo della stagione. Organizzata dalla libreria La Bassanese e l’omonima associazione culturale, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, giovedì 21 aprile la rassegna affronta il crac azioni della Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con il giornalista de Il Gazzettino Maurizio Crema e il suo libro Banche Rotte edito da Nuova Dimensione. La presentazione di Banche Rotte, nella giornata mondiale del libro, sarà un’anteprima nazionale, infatti il libro uscirà in Italia proprio il 21 aprile e parte da un dato di fatto purtroppo incontrovertibile: a pochi mesi dall’aumento di capitale del 2014, l’azione della Popolare di Vicenza è stata svalutata da 62,5 a 48 euro (-23%). Il prezzo di recesso prima della trasformazione in Spa del mese scorso è stato fissato a 6,3 euro (-90%). Il prezzo (virtuale) delle azioni di Veneto Banca è calato da 30,5 a 7,3 euro (-76%).
Dopo il crollo della Lehman Brother che in qualche modo ha sancito l’inizio della crisi economica-finanziaria del 2008 e il fallimento successivo di banche europee, in alcuni casi salvate dagli Stati, il crac finanziario ha colpito anche il Nordest con il crollo di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
Fonte immagine: liberoquotidiano.it
Le ultime inchieste fanno trapelare che migliaia di risparmiatori che hanno affidato i loro risparmi alle banche del territorio sono stati ingannati e il valore dei propri risparmi investiti in queste due banche sono improvvisamente dimezzati, i risparmi di una vita dissolti, “la tua banca amica ti ha tradito”. I blitz della Finanza hanno scoperto giochi di potere, privilegi ai grandi soci e manovre oscure. Flavio Trinca e Vincenzo Consoli per Veneto Banca e il “padre-padrone” Gianni Zonin assieme ad altri personaggi di spicco del mondo bancario del Nordest, saranno i protagonisti della serata-inchiesta in libreria La Bassanese.
Ma cosa c`è ancora dietro a questa inchiesta? E’ possibile che giochi di potere abbiano messo Vicenza contro Treviso?
Da tempo Banca d’Italia aveva “suggerito” un’eventuale alleanza tra le due banche territoriali, Veneto Banca e Banca Pop. di Vicenza, ma nel gennaio 2014 quando il consiglio di Veneto Banca si riunì, bocciò clamorosamente l’operazione, “ non possiamo sottostare ai diktat di Banca d’Italia”, e parlando di fusione si disse “con tutti meno che con lui” (riferito a Zonin). Veneto Banca bocciò la fusione, Zonin si indispettì – scrive Maurizio Crema – e Bankitalia s’irrigidì. Iniziò un braccio di ferro sotterraneo tra Roma e la periferia dell’impero trevigiana. Nel libro sono riportate anche le dichiarazioni del presidente Zaia, mai fautore della “santa alleanza con Vicenza” – continua Crema nel suo libro.
Infatti Zaia dichiara “Se allora avessimo fatto la fusione tra le due Popolari la Banca d’Italia e la Bce non si sarebbero accanite così”. Durante l’incontro, ci chiederemo anche noi se la possibile fusione tra le due banche avrebbe messo al riparo centinaia di migliaia di risparmiatori o se sarebbe stata solo una questione di tempo, prima che la bomba scoppiasse tra gli azionisti delle due banche.
Ma come spesso succede in Italia, anche in questo caso spuntano i “privilegiati”: chi ha venduto le proprie azioni prima del crac? Chi sono i 1500 e passa fortunati che sono riusciti a piazzare i propri titoli a Jp Morgan? E perché Jp Morgan si è presa in carico le azioni di una banca che allora non aveva l’idea di quotarsi? Dopo la decisione degli azionisti di quotarsi in borsa e sperare, altre questioni rimangono aperte, si chiede il giornalista Maurizio Crema: perché è dovuta arrivare la Bce per verificare che a Vicenza un miliardo di capitale sociale era frutto probabilmente di partite di giro, finanziamenti ad azionisti per comprare azioni? Perché la Consob, organo di controllo bancario italiano, non si è attivata prima lanciando l’allarme sulle emissioni di obbligazioni convertibili dei due istituti? Da quanto tempo queste pratiche “opache” andavano avanti? Chi ha dato l’autorizzazione alle due Popolari venete di comprare banche a destra e a manca (spesso in crisi) negli anni Duemila?
Il sesto incontro della stagione, stimolato dal giornalista Alessandro Tich, direttore di Bassanonet, sarà ancora una volta una serata coraggiosa per la delicata inchiesta ancora in corso ma fondamentale per sapere come difendersi dalle banche e preservare i propri risparmi. Nel suo libro Banche Rotte Maurizio Crema svela ciò che i risparmiatori e cittadini non sapevano, interviste inedite, dettagli mai apparsi nella stampa e mai diffusi dai media e, importantissimo, un vademecum ricco di consigli per i piccoli risparmiatori che hanno subito un “furto legalizzato”.
L’incontro si svolge giovedì 21 aprile alle 20.45 nella consueta galleria incontri della libreria La Bassanese in Largo Corona d’Italia 41 a Bassano del Grappa. Ingresso libero, fino a esaurimento posti, è consigliata la prenotazione gratuita dei posti a sedere allo 0424 521230 o nel sito della libreria www.labassanese.com .
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