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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Quadri di danza
Parte da Bassano il progetto internazionale “Dancing Museums”. Che coinvolge cinque centri coreografici europei, tra cui Operaestate/CSC, e otto musei, tra cui il Louvre e la National Gallery assieme al Museo Civico e Palazzo Sturm
Pubblicato il 13-08-2015
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“Voglio ringraziare chi ha voluto credere nella mia creatività. In questo periodo non tutti si affidano ai giovani.”
Parola di Fabio Novembrini. Novembrini, barese, 22 anni, è un giovane “danz'autore” (e cioè danzatore e autore delle sue stesse coreografie) invitato da Operaestate Festival a fare parte della squadra dei protagonisti di “Dancing Museums”. Così si chiama l'ennesimo progetto internazionale, sostenuto dalla Comunità Europea, grazie al quale la città di Bassano del Grappa - tramite Operaestate e la sua gemmazione CSC, Centro per la Scena Contemporanea - entra in rete con le altre città e capitali europee.
Ed è una sinergia non da poco, dal momento che il progetto coinvolge cinque centri europei dedicati alla danza. Ovvero - oltre al CSC - La Briqueterie-Centre de développement chorégraphique du Val de Marne di Vitry-sur-Seine vicino a Parigi, D.ID Dance Identity di Pinkafeld (Austria), Dansateliers di Rotterdam e Siobhan Davies Dance di Londra.

Foto: Alessandro Tich - archivio Bassanonet
Cinque centri artistici che, a loro volta, si relazioneranno con otto musei europei,
inseriti davvero di un elenco di prim'ordine.
Si tratta infatti della National Gallery di Londra, che non ha bisogno di presentazione come pure il Louvre di Parigi, il museo più visitato al mondo.
E ancora la Gemäldegalerie der Akademie der Bildenden Künste di Vienna, il più antico museo pubblico viennese; il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, uno dei più antichi in Olanda; il MAC/VAL di Vitry-sur-Seine, primo museo d'arte contemporanea costruito in una banlieu francese; i due musei di Bassano (Civico e Palazzo Sturm) e il Museo di arte contemporanea open air Arte Sella di Borgo Valsugana.
Il progetto svilupperà una ricerca comune in cui i centri coreografici di ogni città, i dipartimenti educativi dei musei e gli artisti coinvolti (coreografi/danzatori, media/video artisti e “mentori”) saranno impegnati a definire e attuare nuove strategie per lo sviluppo e il coinvolgimento del pubblico tramite l'interazione tra la danza e le arti figurative.
In ciascuna delle città della rete di “Dancing Museums” workshop, residenze, seminari, creazioni e presentazioni coinvolgeranno pertanto gli spettatori in modo creativo negli spazi che ospitano le collezioni d’arte, generando una nuova modalità del fare artistico e nuovi modi di visione.
“E' una riflessione - conferma l'assessore comunale alla Cultura Giovanna Ciccotti - su come cercare delle nuove strategie per lo sviluppo del pubblico e per una nuova fruizione delle opere museali.”
Roberto Casarotto, attivissimo direttore della sezione Danza di Operaestate, spiega in conferenza stampa che l'iniziativa è figlia di un progetto internazionale attivato assieme alla Bosch Foundation in vista del cinquecentenario, nel 2016, della morte del grande artista olandese Hieronymus Bosch. Ricorrenza che ha messo in contatto i cinque centri coreografici poi confluiti nella rete di Dancing Museums.
“Due anni fa - rivela Casarotto - siamo stati i primi a presentare la danza contemporanea alla National Gallery e al Louvre. Lo scopo del progetto è unire la ricerca e sperimentazione nella danza con le arti figurative e abitare gli spazi museali in un modo nuovo che coinvolga il pubblico.”
Ciascuno dei centri coinvolti ha già sperimentato la “coabitazione” tra danza e musei nel proprio territorio. A Bassano è già più volte accaduto in occasione della Giornata Mondiale della Danza, con gli artisti impegnati tra le sale della pinacoteca e negli altri luoghi del Museo Civico in coreografie di “danza di durata”.
Ora si arriva alla sintesi del progetto internazionale vero e proprio, che durerà 24 mesi e che partirà proprio da Bassano, dove a Ferragosto confluiranno i coreografi dei centri europei coinvolti, che qui si incontreranno per la prima volta. Domenica 16 agosto saranno impegnati in una visita guidata al Museo e al resto della città. Quindi, mercoledì 19, effettueranno una sperimentazione congiunta di “danza di durata” in un orario e in un luogo inconsueti: dalle 4 alle 8 del mattino in riva al Brenta, in corrispondenza delle “cascatelle”.
Il 23 e 24 agosto si aggiungeranno al gruppo i direttori dei dipartimenti educativi degli otto musei europei, che pure faranno conoscenza reciproca diretta nella nostra città. Gli ospiti internazionali assisteranno anche al programma di B.Motion Danza, la tentacolare rassegna che in pochi giorni a Bassano accende i riflettori sulle nuove tendenze della scena europea contemporanea.
Quindi, sabato 29 e domenica 30 agosto - dalle 10 alle 18 - prenderà vita il primo evento pubblico di Dancing Museums, con una performance non stop di vari artisti negli spazi del Museo all'aperto Arte Sella, a Malga Costa di Val di Sella in Trentino.
Il programma proseguirà in autunno a Vienna e via via nelle altre città europee. E sarà solo il punto d'inizio di un percorso molto più articolato.
Nel corso del progetto cinque dance artist, uno per ogni organizzazione - Tatiana Julian (Francia), Juan Dante Murillo (Austria), Fabio Novembrini (Italia), Connor Schumacher (Olanda) e Lucy Suggate (UK) - si impegneranno in un biennio di ricerca e partecipazione in residenze artistiche settimanali in ciascuno dei musei.
Durante le residenze saranno anche affiancati da digital artist (per l'Italia il veronese Matteo Maffesanti, regista, videomaker e performer) ed esperti in altri campi come storia dell'arte, formazione, arte visiva, social media e nuove tecnologie per contestualizzare la ricerca e stimolare nuove idee.
Una bella sfida anche per Federica Millozzi, responsabile dei servizi educativi del Museo Civico di Bassano. “I dipartimenti educativi dei musei - afferma - accolgono sempre di più le nuove esigenze dei nuovi pubblici.”
E non è tutto: perché Bassano del Grappa sarò anche la sede, nel 2016, di un convegno internazionale sul tema della “Danza nei Musei”.
“Anche questa progettazione - sottolinea il direttore generale di Operaestate Festival Rosa Scapin - è presente in una progettazione europea che mette in relazione Bassano, Operaestate e CSC con corrispondenti altre città europee, tra cui alcune grandi capitali, dove alcune delle idee che sono nate a Bassano vengono sviluppate alla pari.”
“E' un'apertura straordinaria - conclude Rosa Scapin - che diamo ai giovani artisti, alle nostre strutture culturali e al nostro pubblico.”
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