Ultimora
15 Mar 2025 15:31
Dal World Health Forum Veneto 2025 un decalogo per la sanità
15 Mar 2025 14:52
Sventò femminicidio, Comuni chiedono onorificenza a Mattarella
15 Mar 2025 14:52
Ipovedente da 4 anni, scia e vuole andare alle Paralimpiadi
15 Mar 2025 14:38
Al via il tour dei palasport di Geolier, si parte da Jesolo
15 Mar 2025 14:15
Brugnaro, 'indagini scadute e accuse inattendibili'
15 Mar 2025 13:51
59 sindaci non vogliono ricostituzione del Tribunale a Bassano
14 Mar 2025 19:21
Lizzo parla della sua depressione, 'non volevo più vivere'
15 Mar 2025 15:41
MotoGp: Argentina; Marc Marquez in pole, 4/o tempo Bagnaia
15 Mar 2025 15:17
Media: 'Nove morti in un attacco israeliano nel nord di Gaza'
15 Mar 2025 15:03
A piazza del Popolo la manifestazione per l'Europa
15 Mar 2025 14:24
Serie A: Monza Parma DIRETTA e FOTO
Questione acqua a Rossano Veneto. Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, trasmesso in redazione dal Comitato “No al gassificatore per la salute della gente di Cassola, Rossano e paesi limitrofi”:
RISPOSTA AL SINDACO DI ROSSANO

Foto Alessandro Tich
Il comitato dei cittadini di Cassola e Rossano si è ritrovato mercoledì sera e, oltre a trattare altri argomenti all'o.d.g., non ha potuto evitare di discutere la presa di posizione del Sindaco Trevisan apparsa in questi giorni sulla stampa locale e di sottolineare le osservazioni che qui vengono esposte, sfrondate da una comprensibile acrimonia, di cui si chiede, per par-condicio, la pubblicazione. Cerchiamo di andare con ordine:
1. Anzitutto la vicenda degli striscioni. Al Sindaco Trevisan deve essere chiaro che il Comitato non c'entra nulla con l'esposizione degli striscioni, anche se è possibile e facile che siano stati appesi in giro da qualcuno che il Comitato lo frequenta. Però una osservazione possiamo farla: dei tanti striscioni esposti uno solo poteva offrire il fianco ad interpretazioni dubbie, ma solo se fosse stato l'unico. Poiché però fa parte di tutta una serie di striscioni che sono solo ispirati alla preoccupazione della salvaguardia dell'acqua potabile di Rossano, se l'Amministrazione non avesse di proposito avvelenato direttamente l'ambiente, non ci sarebbe stato motivo di polemica: Uno striscione che scrive: “Attenzione: acqua inquinata...... Chi paga?” letto nella logica di tutta la serie di striscioni pubblicati, significa solamente: “se l'acqua un domani sarà inquinata, chi ci andrà di mezzo?”, perché se veramente avesse voluto denunciare che l'acqua era inquinata avrebbe scritto: “A Rossano acqua inquinata!!!!!! Ora chi paga?”. Poiché però già venerdì mattina la Vicesindaco aveva montato la polemica con un comunicato diramato attraverso le scuole, qualcuno, forse chi aveva appeso lo striscione, si è premurato di togliere i dubbi mettendo dei punti interrogativi al posto dei puntini.
Inoltre non va dimenticato che proprio l'Amministrazione aveva innescato la polemica inviando alcuni giorni prima i vigili a strappare gli striscioni anche dalle proprietà private e, a chi si era lamentato della cosa, la Vicesindaco aveva risposto con arroganza che facesse pure denuncia e che gli avrebbe pagato la stoffa. E quanto a decoro urbano il Sindaco non ha molto da insegnare: da mesi le finestre del municipio hanno come tendine i manifesti che ricordano la sua assoluzione processuale.
2. Il Sindaco Trevisan dice il vero quando afferma che il consiglio comunale di sabato 26 ottobre si è tenuto in un clima arroventato e che ad un certo punto c'è stata la intemperanza del pubblico che si è messo a protestare e a vociare, ma dovrebbe anche dire che la responsabilità è solo sua, perché la gente non va provocata a quel modo per poi far la vittima. I mezzi veramente meschini a nostro avviso sono stati proprio suoi. Ci spieghiamo:
Il Sindaco Trevisan si è presentato in consiglio comunale con la volontà di rifiutare qualsiasi passo avanti verso la popolazione che gli chiedeva un ben preciso tipo di atto amministrativo. Egli sa bene, anche se finge di non capire, che solo il PAT può avere una efficacia tempestiva, perché indurrebbe l'intervento della Regione. Per quasi un mese aveva finto di accondiscendere alle richieste dei cittadini, incaricando della trattativa l'assessore all'ambiente. Forse sperava nel diniego da parte della Regione, ma quando questa l'ha messo spalle al muro, ha dimostrato quale voltagabbana egli sia. Per che? Per chi?
• Ha finto di non aver preso visione delle modifiche del punto 2.5.8.3: Pozzi ad uso idropotabile, idrotermale e idroproduttivo delle norme tecniche del P.A.T. di Rossano Veneto, mentre il testo delle stesse, privo solo dei richiami legislativi di cui era corredata la mozione delle minoranze, gli era stato recapitato a protocollo dal Presidente del Comitato il 10 ottobre perché ne potesse fare oggetto di delibera nel consiglio comunale convocato per l'11 ottobre, e da lui rinviato per prendere informazioni precise dalla Regione. Ha tentato di mettere ancora in dubbio la fattibilità della cosa, fingendo di non sapere che la Regione aveva dichiarato la correttezza formale di una eventuale delibera di modifica al punto del PAT sopramenzionato, mentre dalla segreteria dell'Assessore regionale all'ambiente ci è stato confermato che “i competenti Uffici Regionali hanno sia risposto alla richiesta del tecnico comunale De Boni e pure incontrato il Sindaco.”
Ha finto di accogliere le richieste dei cittadini presentando a delibera una variante al P.R.G. che sapeva del tutto inutile, perché tendente a recepire ciò che è già previsto da una legge nazionale, quindi ineludibile comunque.
Se non sono provocazioni queste!
3. Per quanto riguarda l'inquinamento “da quella che è una politica di chi sente il vento delle prossime Amministrative”, rispondiamo con un sorriso. Ci mancava anche quest'ultimo tassello: a Cassola Pasinato ci accusa di fare da supporto alla Lega, nell'assemblea sulla Pedemontana siamo stati accusati di difendere il PD, ora a Rossano il Sindaco Trevisan ci accusa di connivenza con PDL e Movimento cinque stelle. Il cerchio si chiude, ma noi siamo solo ad ascoltare la voce della gente e a ricordare agli Amministratori che sono rappresentanti dei cittadini e non gestori di potere personale.
4. Quanto alle minacce di denunce in Procura il Sindaco è libero di fare ciò che crede meglio. Tutto sta a vedere poi chi ci rimetterà se verrà scoperto qualche altarino. Signor Sindaco, la democrazia è soprattutto ascolto, non personalismo!
Per il Comitato
Maurizio Milani Egidio Bizzotto
Il 15 marzo
- 15-03-2024Altrimenti ci arrabbiamo
- 15-03-2023Tari, Tasi, Taxi
- 15-03-2022In cinque con Seven
- 15-03-2020Pulizia locale
- 15-03-2020Tre casi “positivi” tra Cassola e Romano
- 15-03-2018La signora dei telai
- 15-03-2018Pizza di razza
- 15-03-2017Stiamo lavorando per noi
- 15-03-2017Ca' Erizzo Social Club
- 15-03-2017La Superstrada della discordia
- 15-03-2017Lavori via Verci, ripristinata la viabilità in via Marinali
- 15-03-201711 giorni all'alba
- 15-03-2015Il Ponte a pezzi
- 15-03-2015Il cervello, la mente e la farfalla
- 15-03-2014A.A.A. centrodestra cercasi
- 15-03-2013Conclave alla bassanese
- 15-03-2012Gassificatore. Il sindaco: “Pronti a formare anche un comitato contro l'impianto”
- 15-03-2012The Pirl of the Day
- 15-03-2012Trovato morto nella sua abitazione
- 15-03-2012Che brutta aria tira
- 15-03-20125 Stelle Rosà: “Preoccupati per le notizie che arrivano da Cassola”
- 15-03-2011“Si deve operare? Fornisca il titolo di studio”
- 15-03-2011I commercianti festeggiano l'Italia
- 15-03-2011Jacopo Bassano, i raggi X e il cervello gonfiabile
- 15-03-2010Rosà, la biblioteca sposa Internet
- 15-03-2010Scontro frontale in Valsugana, tre morti e tre feriti gravi
- 15-03-2009Neve record e rischio valanghe in Cima Grappa
- 15-03-2009Cima Grappa, Protezione Civile in azione al "Rifugio Bassano"
- 15-03-2009Per soli uomini
- 15-03-2009"La buona architettura riqualifica la periferia"