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Luci ad effetto, scenografia curata nei minimi dettagli, abiti di scena impeccabili e soprattutto una capacità di realizzazione sul palco senza pari. Così si sono presentati ieri sera i Gotan Project al pubblico marosticense, estasiato dalle sonorità calde del Tango 3.0, definizione che il gruppo stesso ha dato alla loro musica e che figura anche come titolo del loro ultimo album in studio.
La scaletta ha visto un mix equilibrato tra successi dei precedenti album, come la stupenda “Diferente” dall’album “Lunatico”, e brani del nuovo album “Tango 3.0”, in primis “La gloria”, nel quale il celebre urlo “Goooal!” del cronista Hugo Morales (per il goal di Maradona nei mondiali del ‘86 contro l’Inghilterra), viene trasformato in “Goootan!”.
La chitarra struggente di Eduardo Makaroff, l’avvolgente sound elettronico di Christophe H. Müller e la poliedricità del tastierista, bassista, chitarrista e dj Philippe Cohen Solal, uniti alla voce e alla sensualità della cantante Cristina Vilallonga, hanno talmente entusiasmato il pubblico presente, da essere “costretti” dallo stesso all’esecuzione di un ulteriore brano oltre a quelli programmati, brano che è cominciato con un tango improvvisato tra la cantante e il “bandoneònista” argentino del gruppo.

I Gotan Project sul palco di Marostica
Di notevole impatto a livello scenografico i cinque tamburi presenti sul palco contenenti le cinque lettere della parola tango, le quali, nella seconda parte del concerto, sono state scambiate nell’ordine, in modo da anagrammare la parola “tango” in “gotan”, parola che nel dialetto lunfardo di Buenos Aires significa appunto tango.
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