Ultimora
8 Nov 2024 18:42
Venezia: Di Francesco avverte, il Parma è temibile fuori casa
8 Nov 2024 17:19
Università: Mur, al veneto 35 milioni in borse studio
8 Nov 2024 15:46
Caso di malaria in Veneto, è importato e non autoctono
8 Nov 2024 15:47
Associazione Merletto Burano punta a riconoscimento marchio Igp
8 Nov 2024 13:48
Erano estinti, ora sono 1.300 i cavalli selvatici nel mondo
8 Nov 2024 12:57
Grandi stelle per il Festival 2025 dell'Arena di Verona
8 Nov 2024 23:47
Serie A: in campo Lecce-Empoli 1-1
8 Nov 2024 21:09
Musk alla telefonata Trump-Zelensky: 'Ora basta guerre'
8 Nov 2024 21:09
l 187° Reggimento ricorda l’incidente aereo della Meloria
8 Nov 2024 20:34
Otto migranti in Albania, ma uno già diretto in Italia
8 Nov 2024 20:25
Serie A: alle 20.45 in campo Lecce-Empoli DIRETTA
8 Nov 2024 19:51
Sinner a Candiolo, "Un ace per la ricerca"
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Modalità lettura 4 - n.2
Per la nostra rubrica, la recensione di Pierre Turcotte di un romanzo emozionante di Michael Cunningham
Pubblicato il 13-10-2024
Visto 3.776 volte
Il numero odierno della nostra rubrica dedicata alla lettura ha come protagonista un romanzo di Michael Cunningham, autore Premio Pulitzer per la narrativa con Le ore — un tributo a Virginia Woolf diventato anche un film con una Nicole Kidman da Oscar —, libro che porta il titolo: Carne e sangue (La Nave di Teseo, 2022, 576 pagine, 20 euro).
Cunningham, scrittore e sceneggiatore, occupa uno spazio importante nella narrativa di matrice realistico-modernista americana, accanto ad altri autori come Philip Roth, Don DeLillo e Jonathan Franzen.
Flesh and Blood è uscito nel 1995 negli Stati Uniti; è stato tradotto e pubblicato in Italia nel 2000. Da qualche mese, edito da La Nave di Teseo, si trova nelle librerie italiane il nuovo romanzo dello scrittore ora newyorkese, Day, attraversato dal tema della pandemia.
il romanzo di Michael Cunningham
A recensire Carne e sangue, e lo ringraziamo sentitamente, è un utente di Bassanonet ormai “amico” di Modalità lettura, Pierre Turcotte, prolifico autore che vive in città — tra le altre cose è un amante della buona musica — del quale abbiamo pubblicato nella scorsa edizione la recensione di un altro bel romanzo scritto da Louise Erdrich (l’elenco-archivio è consultabile con la funzione “cerca” del portale, indicando la parola-chiave “lettura”).
Capita talvolta, a teatro, che al termine di certi “adagio” molto intensi, l’applauso del pubblico venga trattenuto, quasi timoroso di spezzare la magia del primo silenzio, quello che ancora mantiene in sospensione l’ultima emozione, non ancora pronta a dissolversi in ricordo.
Il romanzo in questione di Michael Cunningham è quell’“adagio”: un romanzo intenso e struggente, crudele e vivido, dentro una storia comune. Comune come può esserlo il racconto della vita di una famiglia nel passaggio di tre generazioni vissute da immigrati a “integrati” nell’America dal dopoguerra ai giorni nostri.
L’approdo di Constantine Stassos dalla Grecia al New Jersey stabilisce il punto d’impianto di un nuovo albero genealogico in una nuova terra. E rappresenta la prima delle molteplici fratture che accompagneranno i conflitti con un mondo da scoprire; non soltanto quello di una nuova nazione, ma soprattutto quello della conquista di un posto dove stare, dentro un giardino, dentro un cantiere, dentro una famiglia, dentro un mondo che cambia e che rivela ostilità continue e continue opportunità.
Cunningham disegna iperboli a volte eccessive, e sembra abusare di aggettivazioni che lo proiettano in un universo un po’ retrò, ma che si rendono spesso necessarie per definire gradazioni di sfumature pertinenti e molto spesso sorprendenti.
Magnifico il tratteggio dei personaggi, obliqui, ambigui contraddittori e seducenti (anche i meno amabili del cast).
Il minimalismo apparente di molte scene rappresenta (invece) la grandiosità (o la miseria) delle anime, quando la rappresentazione mette a nudo l’intimità dei soggetti.
Come molto spesso avviene nella letteratura americana contemporanea, anche Cunningham ci ricorda di continuo che non è necessariamente l’epica a fare grande una storia. E Carne e sangue ce lo dimostra in ogni pagina.
Un romanzo che resta nell’aria anche dopo l’ultimo battito di un meritatissimo applauso.
Il 09 novembre
- 09-11-2023Laura e…Hemingway
- 09-11-2022Una Giada in Museo
- 09-11-2021È successo un 47
- 09-11-2021Made in Italia
- 09-11-2019Sgarbi motoristici
- 09-11-2018Possagno, U.S.A.
- 09-11-2018Nine Eleven
- 09-11-2018Mai dire ANAC
- 09-11-2017Fermi tutti
- 09-11-2017Bicicletta Volkspartei
- 09-11-2016Sentiero di guerra
- 09-11-2016Migranti. Finco (Lega Nord): “Bassano, il Comune ha favorito il business dell'accoglienza”
- 09-11-2016Borseggi a Bassano, denunciate tre persone
- 09-11-2016Referendum, tre incontri a Romano d'Ezzelino
- 09-11-2016Referendum, incontro-dibattito del C.I.F. a Bassano
- 09-11-2015“BPVi e Veneto Banca: che fare?” Incontro pubblico al Glamour
- 09-11-2015Silvia in Movimento
- 09-11-2013Il monumento al nulla
- 09-11-2013Luca Mocellin nuovo segretario del PD di Tezze sul Brenta
- 09-11-2012La tempesta perfetta
- 09-11-2012“Il carrello per scaricare le piante? Gli metta il ticket”
- 09-11-2012Influenza, è arrivato il vaccino
- 09-11-2012Raccolta differenziata: in Valbrenta passa dal 40 al 70%
- 09-11-2012Il Premio Cultura Cattolica al fisico Amaldi
- 09-11-2012Sul laser di Bassano
- 09-11-2011Domani il “D-Day” della Pedemontana
- 09-11-2011Lanzarin, the day after
- 09-11-2010"Benvenuti al Capodanno 2050"
- 09-11-2010“Cimatti ha svenduto un patrimonio pubblico”
- 09-11-2010“Se i Fratelli d'Italia guardano altrove,ciò che non sarà dato ce lo prenderemo"
- 09-11-2009Scossa di terremoto nel Bassanese
- 09-11-2009Un calcio alla Leucemia
- 09-11-2008A Palazzo Roberti Di Cioccio e Harari "evaporati in una nuvola rock"
- 09-11-2008Fini e D’Alema ad Asolo
- 09-11-2008Cosa farò da grande?
- 09-11-2008“Bassanorienta”, una settimana di incontri