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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Dell'odio, dell'innocenza, della bellezza
Gran finale questa sera, una festa a porte aperte, per il festival musicale e culturale Le notti de Il Bandito, all'Auditorium Vivaldi di Cassola
Pubblicato il 30-04-2022
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La seconda parte del festival culturale Le notti de Il Bandito, è stata aperta giovedì 28 dal bassanese Raoul Bortolon, musicista e autore di romanzi thriller, che ha preceduto un appuntamento dedicato a celebrare i trent’anni del gruppo trevigiano Radiofiera, con il loro fondatore Ricky Bizzarro; è seguita poi venerdì 29 la serata che ha avuto come protagonista Paolo Benvegnù, fondatore, voce e chitarra degli Scisma, gruppo protagonista della scena indie rock negli anni ’90, ora apprezzato artista solista arrivato a Cassola accompagnato da parte della sua nuova band.
Benvegnù, introdotto in una brillante “In*conversazione” da Gianfranco Gandolfi, creatore e organizzatore del festival, è stato preceduto sul palco dell’Auditorium Vivaldi da Nicola Lotto, talentuoso cantautore padovano che ha proposto al pubblico un assaggio del suo primo cd intitolato Il canto nudo in uscita per Vrec Music Label.
Dai toni scherzosi, il dialogo con Gandolfi che ha preceduto lo spettacolo come i monologhi in scena durante il concerto, a inframezzare la scaletta dei brani, hanno dipinto un ritratto del tutto novecentesco di Benvegnù in versione di cantautore e musicista e poi del cantastorie affabulatore che racconta la genesi dei testi, gli strani incontri con personaggi noti un po’ banditi che abitano il mondo parallelo dello show business, che inanella aneddoti divertenti e battute di spirito a cui si capisce che ha abituato il suo pubblico: canzoni, musica e cantante sono forti, energici, affilati e taglienti, a tratti colpiscono duro versi di pura poesia e una musica che arriva dritta dritta dove deve arrivare; tutto subito dopo è immerso in un contorno di parole più sorridente che ferito o ghignante, e l’impressione è quella di guardare in volto una rabbia abbacinante non raffreddata ma addolcita ad arte dal pensiero, dalla cultura e dalla nevicata tra i capelli: non c’entra niente, ma viene avanti l’immagine di un pugile nella nebbia, di un musicista innamorato del silenzio e delle nuvole.

Paolo Benvegnù, protagonista il 29 aprile de Le notti de Il Bandito
Paolo Benvegnù con due dei musicisti della band ha fatto ascoltare alcuni successi del suo repertorio, tra cui la bellissima Avanzate, ascoltate che è diventata un inno, e brani tratti dal suo ultimo lavoro intitolato Dell’odio dell’innocenza, un disco elegante, ricercato, che parla della finitezza umana non solo in termini temporali, quella che tutti abbiamo sotto gli occhi nitida a dieci decimi in questi giorni e di Pietre immobili e innocenti che quiete aspettano, un album pieno di infinito.
La serata conclusiva del festival, un’iniziativa davvero degna di nota nel panorama musicale e culturale del territorio che ci si augura non rimanga un’avventura isolata ma che attecchisca forte con le sue radici e chiome “di una crudele bellezza”, avrà porte aperte questa sera, sabato 30 aprile, e parlerà ancora con voci al femminile, con Maria Devigili e il suo La rivoluzione indolore e Carlotta Plebs, impegnata nel suo progetto coreografico Tanzerloch.
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