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E’ assodato. Il Bassano in difesa c’è. Un’altra domenica senza subire meta. Eccellente a dirla così, eppure il tabellone a fine match segnava 10 a 15 a favore del Paese. Un punto conquistato con la capolista. Decisamente lodevole, ma la sensazione era quella di aver sciupato l’occasione di fare il colpaccio. Questa la cronaca della domenica a Cà Baroncello. I giallorossi scendono in campo senza timori, con la consapevolezza che a dimostrare qualcosa questa volta spettava all’avversario di turno, in vetta alla classifica, ma il Paese delude. Non serve di certo analizzare le riprese video, né soffermarsi sulle statistiche gara per farsi l’idea di chi ha dominato per possesso palla, di chi ha creato più occasioni o di chi ha espresso il miglior rugby. Molto più semplicemente basta aver assistito agli ottanta minuti disputati per promuovere il Bassano e bocciare i trevisani. I giallorossi sono precisi in touch, presenti sui punti d’incontro, gli avanti non soffrono un avversario decisamente più pesante, che in un terreno imbevuto d’acqua non è un particolare da poco, fanno dei propri ventidue una fortezza. Che cosa è andato storto allora?Presto detto:il Paese si limita ad attendere gli errori dei giallorossi per dare al cecchino Pavin, estremo classe ’73, non certo un cuor di leone, ma uomo di esperienza, la possibilità di centrare i pali praticamente da ogni posizione e il Bassano, dalla sua, concede le opportunità. Quindici punti conquistati seguendo lo stesso copione: giallorossi indisciplinati, direttore di gara che concede punizione e Pavin che piazza, anche da posizioni in cui in molti opterebbero per calciare in touch. E, a dirla tutta, in due occasioni l’ovale non ha centrato l’acca, ma per il resto non si è visto molto di più tra le fila rossoblu. Buon pacchetto di mischia, il primo da inizio stagione ad impensierire Chemello e compagni, ma nulla di sbalorditivo come si vociferava alla vigilia, le occasioni create dai ¾ si contano sulle dita di una mano e forse ne avanzano, ma a festeggiare è stato coach Zaffalon. Il BBM nel primo tempo si trova prima a rincorrere, ma sul finale Serraiotto intercetta l’ovale sui propri ventidue e scatta in solitaria tra i pali avversari per la meta, poi trasformata da Tellatin, del 10 a 6. Il morale è alto e la determinazione non manca, ma forse è anche troppa, quella foga che porta a strafare e, immancabilmente, arrivano i falli, pure ripetuti che portano i giallorossi a trovarsi con un uomo in meno con l’ammonizione di Filippucci al 12’ della ripresa. Pavin non sbaglia un colpo e al 32’ il quinto piazzato sancisce il definitivo 10 a 15. Tempo per ribaltare la situazione non manca e Bassano ci prova, due occasioni create dall’apertura Tellatin che manda l’ovale in touch sui cinque avversari, ma un trattenuto prima e poca astuzia poi vanificano le speranze. Nel mezzo il quindici avversario diventa pericoloso, ma un passaggio in avanti fa tirare un sospiro di sollievo. Un solo punto per un Bassano che meritava decisamente di più, ma la qualità sul gioco al largo deve migliorare se si vogliono vincere le partite. Non basta difendere, non basta creare più gioco ed esprimere un buon rugby, serve concretizzare ed ecco che siamo alle solite. L’avversario di turno rispecchia al meglio la situazione, didatticamente scadente, ma eccelso sulla pratica. Ottimista coach Zuanetto:” Stiamo subendo poche mete e questo premia il lavoro che stiamo facendo, in settimana abbiamo messo a punti una difesa ad hoc per la partita di oggi e i risultati si sono visti, un solo ingresso avversario nei nostri ventidue. Non mi sento di dare meriti agli avversari, nemmeno, però, demeriti a noi per il risultato di questa domenica. La squadra ha orientato la bussola dopo un avvio campionato confusionario, fronteggiamo dei problemi di formazione, ma ne stiamo uscendo bene. Il Paese si è affidato al piede del numero 15 ed è stato più bravo in mischia per astuzia e tecnica. Dovremo imparare da loro, però, a concedere pochi falli e, aggiustando anche questo, ce la giochiamo con tutti”.
Con il punto di oggi il Bassano scavalca il Mirano e non è male, ma a vedere la classifica c’è da mangiarsi le mani per i punti lasciati per strada, non ci sono ancora insuperabili spaccature e per questo bisogna approfittarne. Ora due settimane di stop per i test match della Nazionale, nota dolente per i giallorossi che da sempre sembrano soffrire queste pause, incapaci di ritrovare alla ripresa la continuità necessaria. Ottima occasione, questa, per interrompere una pessima tradizione. A fine novembre si va a Villadose, bestia nera del campionato e in quel di Rovigo c’è poco da scherzare.
Domenica nera in Via Gaidon: sconfitta pure per l’under 14 che ha ospitato sabato il Verona, replica per l’under 20 contro il Mogliano.

Foto di Roberto Bosca
RISULTATI 6° Giornata di Andata
Asd Villorba Rugby – Rugby Mantova asd 10-0 (4-0)
Unione R. Bolognese – Asd Rugby Belluno 26-19 (4-1)
CUS Padova Rugby – Rugby Mirano 1957 25-13 (4-0)
Rugby Casale Asd – Montebelluna R. 1977 20-19 (4-1)
Ruggers Tarvisium – Asd R. Villadose 6-12 (1-4)
Rugby Bassano Asd – Asd Rugby Paese 10-15 (1-4)
Classifica
Asd Rugby Paese 21
Rugby Casale Asd 21
Asd Villorba Rugby 20
CUS Padova Rugby 20
Asd R. Villadose* 19
Unione R. Bolognese 14
Ruggers Tarvisium 13
Rugby Bassano Asd 10
Rugby Mirano 1957 9
Asd Rugby Belluno 9
Rugby Mantova asd 8
Montebelluna R. 1977 5
*Villadose 4 punti di penalizzazione
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