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Con un manto bianco si presentava il campo “De Danieli” nella mattinata di domenica, rinviate le partite delle giovanili, l’incertezza sul da farsi per i senior…nessuna comunicazione da parte della Federazione.
“Si giocherà?” la domanda di molti, il pullman del Villadose fa capolino a Cà Baroncello, le dirigenze si consultano , ma solo l’arrivo del signor Muscio, l’arbitro designato, scioglie le riserve: il match si disputa.
Un minuto di silenzio in ricordo del lutto che ha colpito un giocatore del Villadose, puntuale poi il fischio d’inizio alle 14.30, una cornice decisamente suggestiva per i temerari che dalle tribune hanno affrontato l’aria gelida. Le formazioni in campo sembrano essere pronte per una battaglia di palle di neve piuttosto che per una partita di rugby, fin dai primi istanti è palese che giocare in un terreno così non sarebbe stato facile. L’ovale sembra essere un’anguilla,complice il freddo a gelare le mani e poca aderenza, il Bassano commette fallo e il Villadose al 1’ con l’apertura Perazzo centra i pali conquistando tre punti. L’occasione di pareggiare i conti viene fallita da Andrews al 7’. L’allungo degli ospiti arriva al 14’, palla esce dalla mischia, giocata ad incrocio e Pavanello beffa la difesa giallorossa e va in meta, Perazzo trasforma aiutato dalla dea bendata. Sul 10 a 0 il Bassano si trova ancora a dover difendere l’avanzata dei rodigini che appaiono decisamente più determinati dei padroni di casa, spreconi nelle poche occasioni create. Al 23’ Bizzotto raccoglie l’ovale e calcia lungo, Andrews in volata, ma in un testa a testa con l’avversario non ha la meglio. Lo stesso inglese al 38’ sbaglia i pali. Alla ripresa i giallorossi sono in superiorità numerica dopo l’ammonizione sullo scadere della prima frazione di Visentin,. Un’occasione ghiotta che i padroni di casa cercano subito di sfruttare: Dal Santo prende al volo l’ovale, contrattacca, passa a Bizzotto che vede all’ala libero Serraiotto, ma l’arbitro fischia passaggio in avanti, peccato, nulla di fatto. Il BBM sembra, però, aver trovato il ritmo, mette pressione all’avversario che diventa falloso. Andrews si fa trovare pronto questa volta e al 6’ centra l’acca, ancora il Bassano a farsi sotto, conquista una touche sui cinque metri, ma la mischia non riesce a spingere gli avversari oltre la linea “bianca” (per l’occasione tinta di rosso per non confondersi con la neve). In inferiorità numerica, dopo il giallo a capitan Chemello al 13’, Bassano fa comunque il suo, un piazzato al 17’ e si ritorna in partita. Dalla panchina la decisione di aumentare peso nel pacchetto di mischia e con Rigoni e Fraccaro arriva la marcia in più. Cambi anche tra le fila dei verdenero, ma sono ancora i padroni di casa ad avere possesso palla, un intercetto di Serraiotto anima gli spalti, ma l’ovale scivola. Al 34’ un piazzato di Andrews e il punteggio si porta 9 a 10, crederci è fondamentale. Il Villadose, dal canto suo, si trova con il fiato sul collo, la muraglia giallorossa vanifica i tentativi di abbatterla, anzi parte in contrattacco. Dal santo apre il gioco, sulla fascia laterale c’è spazio, ma l’arbitro fischia avanti a Gamberoni e un’altra occasione d’oro è sprecata. Un piazzato di Perazzo per il 9 a 13, l’ apertura argentina decisamente apparsa in gran forma, tanto da meritarsi il premio di man of the match, un vero esempio di intelligenza sportiva abbinata alla tecnica. Il tempo sembra essere ormai agli sgoccioli, ma ecco che arriva il Bassano che sorprende, il Bassano che non molla, il Bassano che vuole crederci…conquistata la touche sui cinque metri, l’incitamento va tutto al pacchetto di mischia che è chiamato a fare appiglio alle energie rimaste per conquistare quei pochi metri che servono per andare in meta. La neve ha ormai lasciato il posto ad una palude di fanghiglia gelida, trovare aderenza per far indietreggiare l’avversario sembra cosa ardua, ma i giallorossi sembrano avere nei piedi dei ramponi, un groviglio di braccia, gambe, teste e l’ovale che si vede e non vede. Far meta vuol dire vittoria. La mischia giallorossa avanza, da più angolazioni viene chiamata la meta, ma da quella dell’arbitro forse la visuale non era la stessa visto che ha si fischiato, ma non la meta. Inutili le proteste, nessuna prova tv può essere interpellata, rimane il rammarico della sconfitta.

In foto Andrea Segafredo in azione. Foto di Roberto Bosca
Le polemiche sull’arbitraggio lasciano il tempo che corrono, non è nello stile dello sport nobile, certo che scelte discutibili ci sono state da ambo le parti, assumono però un certo peso se determinanti per la vittoria…
“Non era facile giocare con il campo in quelle condizioni, ma valeva per entrambi – commenta coach Zuanetto – ci siamo svegliati tardi, forse la possibilità che la partita venisse rinviata per alcuni era una certezza che ha influito sulla concentrazione. Abbiamo sprecato troppe occasioni, errori individuali che pesano. La prova di carattere c’è stata, ma sul finale e non è bastato. L’amarezza per non aver saputo concretizzare e, onore all’avversario, ma un altro mea culpa ce lo dobbiamo fare. Rammarico per aver fallito l’obiettivo dell’imbattibilità casalinga, ma ora bisogna guardare avanti e rialzare la testa com’è nel nostro stile.”
“Abbiamo dimostrato di esserci in difesa- incalza il vice Bizzarri- ma in contrattacco non sappiamo sfruttare le occasioni. Gli avversari ci hanno messo in difficoltà in mischia grazie anche alla loro fisicità che in un terreno così non è da poco”.
Da segnalare il rientro di Segafredo, schierato in prima linea dal primo minuto, ha disputato un ottimo match, un’ altra importante pedina sembra aver ritrovato la giusta forma fisica, perché sul carattere e sulla voglia di giocare nessun dubbio c’era mai stato.
Su tutti da segnalare la performance di Rossi, una vera rivelazione come terza linea, e Campana, un autentico guerriero.
Ora una settimana di pausa per il Sei Nazioni e poi un altro appuntamento casalingo per il recupero della 10° giornata di andata rinviata a Dicembre per neve. A Cà Baroncello arriverà il Casale, una formazione che dopo un inizio altalenante, sembra aver trovato la giusta amalgama.
I lavori in via Gaidon non si fermano,però, ad animare il fine settimana di stop, la club house organizza una festa ambientata negli anni ’70 con il gruppo musicale dei T- Birds che accompagnerà la serata.
RISULTATI 3° Giornata di Ritorno
Roccia Rubano Rugby - ASD Rugby Belluno 38-13 (5-0)
Rugby Valpolicella - CUS Padova Rugby 7-0 (4-1)
ASD Rugby Feltre - Valsugana Rugby 16-18 (1-4)
ASD Rugby Bassano - Rugby Villadose 9-13 (1-4)
Rugby Casale - Rugby Paese 14-7 (4-1)
Ruggers Tarvisium - Montebelluna R.1977 rinviata per neve
Classifica
Rugby Valpolicella 59
CUS Padova Rugby 47
Roccia Rubano Rugby 41
Rugby Casale 37
Rugby Villadose 35
Rugby Paese 33*
ASD Rugby Bassano 26
Valsugana Rugby 21
Ruggers Tarvisium 19*
Montebelluna R.1977 14**
ASD Rugby Belluno 12*
ASD Rugby Feltre 10*
*una partita in meno
**due partite in meno
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