Alessandro TichAlessandro Tich
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Continental House

Accordo pubblico-privato per la rigenerazione urbana dell’area Continental di viale Venezia. Il progetto prevede appartamenti e uffici nello stabile ristrutturato dell’ex albergo e in due palazzine costruite ex novo

Pubblicato il 16-09-2023
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Anche noi abbiamo la nostra giungla. Altro che Tarzan.
È l’area dell’ex albergo Continental di viale Venezia, al trafficato incrocio con le laterali via Monte Asolone e via Gaidon.
Un catorcio urbanistico in preda al verde infestante che attornia l’architettura in stile Liberty di quello che da lunghi anni è uno squallido edificio fantasma. “Grand Hotel Topaia”, lo definii nel titolo di un articolo dedicato al suo stato di degrado e pubblicato su Bassanonet nell’ormai lontano 2015.

L'ex albergo Continental. Foto Alessandro Tich

Un tempo, ma ormai molto tempo fa, il Continental era una delle più gloriose strutture ricettive di Bassano. Narrano al riguardo le Scritture che in occasione della tappa bassanese del Giro d’Italia del 1946 vi abbia pernottato nientemeno che Gino Bartali.
Ma nello stato in cui versa oggi, per dirla proprio alla Bartali, “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.
Ed ecco che, come per incanto, arriva lo sblocco di una situazione che era rimasta congelata in eterno.
Con delibera dello scorso 7 settembre, la giunta comunale ha infatti approvato la valutazione di “rilevante interesse pubblico” della proposta di accordo pubblico-privato di rigenerazione urbana dell’area “ex albergo Continental”.
Il proponente privato dell’accordo è il proprietario dell’area in questione.
E cioè la Continental Srl, di cui è legale rappresentante Roberto Marcon, domiciliato a Loreggia (Pd): società con l’attività prevalente di “costruzione di edifici residenziali e non residenziali” e con sede a Nove in via Padre Roberto 47.
Con l’approvazione in via preliminare dell’interesse pubblico della proposta, la giunta Pavan ha contestualmente recepito anche i documenti allegati alla stessa.
Tra questi: la relazione tecnica illustrativa, la scheda urbanistica di sintesi e lo schema di atto di accordo pubblico-privato che andrà poi sottoscritto dal notaio.
Parte così ufficialmente l’operazione Continental House.

La vecchia struttura alberghiera, come del resto tutta l’area interessata, è in stato di abbandono totale da diversi anni, andando a costituire una zona fortemente degradata.
Dagli squarci dei teloni sul fronte di viale Venezia che nascondono agli occhi indiscreti le condizioni dell’edificio e del parco di pertinenza, si vede solo una selva di piante incolte che occultano tutto il resto. Per scattare una foto decente dell’ex albergo in fatiscenza, a sua volta invaso dai rampicanti, non si può che farlo dal lato di via Monte Asolone.
Negli anni, diversi tentativi progettuali hanno tentato un recupero del fabbricato alberghiero per ricavarne un nuovo hotel, in funzione di un possibile accordo pubblico-privato col Comune per la riqualificazione del sito.
Ma sono tutti naufragati per le criticità logistiche di questo incrocio cittadino che non consentono un’agevole movimentazione di mezzi come i pullman, necessari per un aumento dei posti ricettivi che la riqualificazione dell’edificio richiede a beneficio della sostenibilità dell’investimento.
La società proponente Continental Srl ha pertanto abbandonato la destinazione alberghiera.
Nella scheda urbanistica di sintesi della proposta di accordo pubblico-privato viene indicata la nuova destinazione d’uso dello stabile da ristrutturare: direzionale per i primi due piani (terra e 1°) e residenziale per gli altri due.
In più, previa demolizione della parte del fabbricato non tutelata, è prevista la costruzione di due palazzine ad uso esclusivamente residenziale, ciascuna di 12 metri e mezzo di altezza massima e di quattro piani fuori terra, sulla parte ovest dell’area.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un nuovo parco con un parcheggio pubblico (per 18 posti auto e con possibilità di chiusura al pubblico negli orari notturni) sulla parte sudest e il recupero del parco esistente.
L’accesso carraio principale per accedere al nuovo piano interrato - dove saranno ubicate le autorimesse private abbinate alle varie unità abitative - è previsto da via Piave, non andando quindi ad interessare la viabilità principale di viale Venezia e di via Monte Asolone.
“È prevista anche - riporta la scheda urbanistica di sintesi - un’ampia aiuola verde fronte viale Venezia, a mitigare ancora di più l’edificazione per la quale è previsto un importante arretramento rispetto al normale edificato esistente lungo il viale.”

Per i proponenti privati la proposta risulta di “rilevante interesse pubblico” in quanto riqualifica un’area in stato di abbandono da decenni e mette in atto l’obiettivo di “ricucitura del fronte urbano” lungo l’asse est di accesso della città.
Ma anche per il recupero e la valorizzazione di un edificio storico classificato urbanisticamente come “Architettura del ‘900”.
L’interesse pubblico è ulteriormente costituito dalla realizzazione di un’area a spazi pubblici di complessivi 1.036 mq, di cui 497 per parcheggio pubblico e 539 destinati a parco.
A seguito dell’accordo, inoltre, all’atto della stipula del medesimo il privato verserà al Comune un contributo perequativo straordinario di 59.892 euro a titolo di “corrispettivo d’interesse pubblico” per l’incremento della capacità edificatoria ed il cambio di destinazione.
Detto, fatto. La delibera di giunta comunale conferma la valutazione di “rilevante interesse pubblico” della proposta di accordo pubblico-privato presentata dalla ditta proponente Continental Srl e protocollata in Comune in data 31 agosto 2023.
Tempi velocissimi, dunque: dal deposito della proposta all’approvazione della giunta in via preliminare è trascorsa una sola settimana. La deliberazione, del resto, è dichiarata immediatamente esecutiva, efficace ed eseguibile “poiché si ha urgenza di definire i rapporti conseguenti al medesimo atto”.
Come dire: l’amministrazione comunale intende arrivare alla sottoscrizione formale dell’accordo pubblico-privato nel minor tempo possibile.
Via libera e in velocità, ma con aderenza al terreno da riqualificare.
Sarebbe la pubblicità ideale per gli pneumatici Continental.

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