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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Politica

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Completamento nuova piazza, ampliamento asilo e non solo: focus sui lavori pubblici. Intervista a Marco Zonta, candidato sindaco a Rossano Veneto con la lista Rossano 2023-2028 - Zonta Sindaco per la continuità

Pubblicato il 08-05-2023
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Intervistiamo nuovamente Marco Zonta, tecnico informatico libero professionista, assessore comunale uscente alle Politiche sociali, alle Associazioni di volontariato e alla Cultura, candidato sindaco della lista “Rossano 2023-2028 - Zonta Sindaco per la continuità” alle elezioni amministrative del Comune di Rossano Veneto del 14 e 15 maggio prossimi.
Con lui abbiamo già trattato alcune questioni inerenti allo sviluppo del paese di Rossano Veneto dal punto di vista delle politiche sociali.
Ora affrontiamo le prospettive nel campo dei lavori pubblici, argomento sempre molto sentito.

Marco Zonta, candidato sindaco di Rossano 2023-2028 - Zonta Sindaco per la continuità

Marco Zonta, iniziamo coi lavori della piazza, che vanno a cavallo tra l’amministrazione uscente e la prossima. Dal suo punto di vista come vede quest’opera centrale per Rossano?
Quest’opera appunto è centrale e non dimentichiamoci che è stata richiesta dai nostri concittadini da molto tempo. Io ho 50 anni ed ero bambino quando sentivo della necessità di una nuova piazza. Finalmente ci siamo e per settembre saranno terminati i lavori sulle strutture e dopo un mese, mese e mezzo terminerà anche la lastricatura. Quindi entro ottobre-novembre la piazza sarà conclusa. L’iter è stato abbastanza lungo e complesso perché bisognava mettere d’accordo vari enti e varie situazioni, però ci siamo riusciti. Qualcuno vorrebbe mettere in discussione alcune scelte architettoniche, dimenticando che sono scelte vincolate dalla Sovrintendenza. Per cui rifarle significherebbe comunque rimettere in discussione tutta una serie di cose e ritardare i lavori almeno di un anno e mezzo o due anni. Sento parlare spesso del Carnevale o della sagra e significherebbe per almeno altri due anni non avere né l’uno né l’altra. Mentre già dall’anno prossimo potremo ripartire con quelle attività che poi portano i giovani e i meno giovani in piazza a vivere il nostro paese.

La nuova piazza è un punto d’incontro e un punto d’incrocio. Ma è una piazza “e basta” o c’è uno sviluppo oltre la piazza?
Assolutamente sì. La piazza diventerà, come è giusto che sia, il fulcro del nostro paese però un fulcro non esiste se non c’è qualcosa attorno. E quindi attorno al fulcro della piazza ci sarà da un lato via Roma con il Palazzo Sebellin, quindi con la sede delle associazioni che abbiamo deciso di chiamare Casa Rossano proprio perché noi siamo fortunati ad avere tante associazioni che sono un po’ la casa di tutti noi cittadini, perché tutti noi in un modo o nell’altro abbiamo fatto parte o facciamo parte di associazioni e l’associazionismo è molto sentito a Rossano. Poi naturalmente ci sarà tutta l’area parrocchiale. Dietro l’area parrocchiale c’è il polo scolastico che comprende l’asilo, che abbiamo sottoposto a lavori di ampliamento, e il nostro Istituto Comprensivo. Di fianco all’Istituto Comprensivo, tutta la zona sportiva e quindi gli impianti di cui abbiamo parlato nell’intervista precedente e il PalaBrunello. E tutta quest’area verrà collegata, con spazi ciclabili e pedonabili, con Villa Caffo che è di fatto la casa della cultura di Rossano, perché è sede della biblioteca e di tutte le attività culturali che abbiamo. Là dentro c’è anche la sala conferenze e teniamo i corsi dell’Università della Libera Età, concerti all’aperto e tante altre cose. Villa Caffo è veramente la casa della nostra cultura rossanese. E sarà possibile raggiungerla direttamente dalla piazza in modo sicuro, tramite appunto dei percorsi ciclopedonali. Quindi non ci sarà più la necessità di dover affrontare il primo tratto di via Bassano, che peraltro è stretto e su cui si fatica a intervenire a livello di viabilità e questo risolverebbe una situazione di pericolo che inutile fare finta di non vedere. Finora non è fortunatamente successo nulla, però credo che nel 2023 pensare che un bambino che esce dall’oratorio possa andare in biblioteca piuttosto che a scuola o a fare sport senza dover necessariamente passare per una strada trafficata, credo che sia un obiettivo minimo per un paese come Rossano.

Nella precedente intervista abbiamo parlato del sostegno alle famiglie giovani e alla genitorialità. Lei ha accennato adesso all’ampliamento dell’asilo. Quindi vuol dire che se si amplia l’asilo, si crede in un aumento della natalità in paese…
Dobbiamo crederci. Perché se non crediamo in una società che cresce, sarebbe abbastanza triste. Soprattutto per chi, come nel mio caso, vuole fare l’amministratore per i prossimi anni. Stiamo ampliando l’asilo, che è stato fatto una quarantina di anni fa ed era di proprietà parrocchiale. Già all’epoca era un bellissimo asilo, però è logico che in quarant’anni sono cambiate tante cose, proprio anche a livello di esigenze didattiche. Il nostro asilo ad esempio non aveva laboratori, o li aveva in forma ridotta. In questo ampliamento ci sarà la possibilità di avere tutta una serie di laboratori come prevedono le ultime tendenze dell’educazione per i bambini. Non bisogna poi dimenticare, perché l’aspetto economico ha sempre una sua funzionalità, che l’85-90% della spesa di ampliamento arriva con fondi non comunali e soprattutto a fondo perduto.

Quindi a carico del Comune c’è solo il minimo della spesa, ovvero il 10%?
Sì e facevo al riguardo un esempio nei giorni scorsi. Sarebbe come se uno mi dicesse: ho una Ferrari, te la regalo, però tu devi comprare i cerchioni dell’OZ. E nomino l’OZ perché è un’azienda nata qui a Rossano. E io gli rispondessi: no grazie, non mi va, mi tengo la mia utilitaria. Io credo che sia un’opportunità che ci viene offerta e sarebbe un peccato non sfruttarla. Perché chi ci dice che fra dieci anni, il paese non continui fortunatamente a crescere, come peraltro, come ho già detto precedentemente, sta crescendo già adesso? Siamo comunque sull’ottantina di nascite all’anno. Quando ero più giovane io eravamo sulle 100-110 nascite all’anno e ci sono stati periodi in cui eravamo scesi a 60. Quindi un’evoluzione in più c’è già negli ultimi anni. Sarebbe un peccato arrivare fra cinque anni con l’esigenza di avere un ampliamento dell’asilo e magari in quel caso non avere la possibilità di attingere a dei bandi o a dei fondi come è stato fatto in questo caso ed essere costretti a trovare le risorse dovendole togliere da altri tipi di esigenze del Comune.

Impossibile parlare di tutti i contenuti di un programma elettorale. Se eletto sindaco, quale sarà il suo primo pensiero e cioè il primo obiettivo da raggiungere?
Il primo obiettivo da raggiungere sarà sicuramente quello di terminare la piazza. Perché, come dicevo prima, sul discorso piazza io non vendo esclusivamente l’aspetto delle strutture, ma vedo poi l’utilizzo che potrà esserne fatto e quindi penso e immagino che la sfida che dovrò raccogliere se sarò il sindaco è quella di riportare la gente a vivere la nostra piazza. L’obiettivo principale è terminare i lavori e poi fare in modo che tutte le attività partano. Però, assieme a questo, ho preso un impegno in un incontro con le società sportive. Qui da noi c’è almeno un impianto che deve essere messo a posto ed è la pista di atletica, che è sempre stata un po’ una cenerentola perché è da parecchio tempo che c’è l’esigenza di metterla a posto. Nel frattempo a tante altre società sportive e a tante altre situazioni dall’istituzione è stata data una risposta. Adesso, effettivamente, credo che sia giusto e corretto dare una risposta anche alla società di atletica, l’Atletica Nevi. L’ho detto anche l’altro giorno ai presidenti delle associazioni sportive: una delle mie prime telefonate sarà al presidente dell’Atletica Nevi, per concordare il rifacimento della pista di atletica.

Quindi, possiamo dire, Marco Zonta “scende in pista”…
Sì, non sono stato un grande sportivo, con grande scorno di mio nonno che era stato anche dirigente del Rossano Calcio e ci avrebbe tenuto molto all’epoca. Credo che sia assolutamente necessario perché comunque lo sport è innanzitutto un’attività per i nostri giovani e poi credo che vada riconosciuto quello che è stato fatto dalle nostre società sportive in questi anni e che sia fondamentale dare una mano e lavorare con loro.

Informazione elettorale. Committente: Rossano 2023-2028 - Zonta Sindaco per la continuità

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