Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Cronaca

Coming Home

In memoriam: Elena Xausa, illustratrice (1984 - 2022)

Pubblicato il 29-11-2022
Visto 10.693 volte

Quando si spegne un talento è sempre una doppia perdita.
Per la persona che se ne va e per l’eccellenza che la persona ha rappresentato.
Elena Xausa, illustratrice e graphic designer di fama internazionale, originaria di Marostica, è morta ieri a soli 38 anni di età a seguito di malattia.

Elena Xausa (foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet)

Lo ha comunicato su Instagram il marito Lorenzo, con cui si era sposata da pochi mesi, videomaker che con lei aveva condiviso gli inizi delle rispettive carriere a New York e che ha postato un bellissimo messaggio in inglese dedicato a lei e carico di teneri appellativi contraddistinti dalla parola “My”, “Mio”. Non un messaggio di sconforto, ma di invincibile amore che vuole illuminare l’oscurità del lutto.
Quella di Elena Xausa è la storia di un talento ricomparso all’improvviso nella sua terra di origine, dopo anni trascorsi all’estero a farsi un nome e a mietere successi nel campo dell’illustrazione. Una matita in fuga, ma senza mai dimenticare il luogo da dove era partita.
L’occasione della sua riapparizione nella terra natia è stata la mostra dal significativo titolo “Coming Home”, “Tornando a Casa”, allestita al Museo Civico di Bassano da luglio a settembre dello scorso anno. A favorire il concretizzarsi dell’esposizione era stato l’assessore comunale alla Cultura Giovannella Cabion, marosticense come lei, che più volte e in tempi non sospetti ha espresso a chi vi scrive i suoi sentiti apprezzamenti nei confronti di questa ragazza che ha continuato a produrre i suoi lavori nonostante i problemi di salute riacutizzatisi nell’ultimo periodo.
Quella mostra del 2021 rendeva omaggio al talento di Elena, con la selezione di oltre una settantina di opere firmate dall’autrice e rappresentative del suo stile fatto di grafica pulita, di forme essenziali, di colori pieni e di un taglio espressivo spiccatamente metropolitano.
E altrimenti non poteva essere, visto il contesto cosmopolita in cui la sua carriera si era sviluppata negli ultimi dieci anni.
Laureatasi nel 2007 in design del prodotto allo IAUV di Venezia, l’intraprendente Xausa si era fatta le ossa al Cibic Workshop, fondato dall’architetto Aldo Cibic, per poi fondare, assieme al collettivo Tankboys, la casa editrice indipendente Automatic Books.
Il 2012 era stato l’anno in cui ha spiccato il volo con il suo trasferimento a Berlino, dove è rimasta per cinque anni portando avanti collaborazioni internazionali con prestigiose aziende, sempre nel settore del design di prodotto e del design di vetrinistica.
Fino a che, nel 2017, ha iniziato a collaborare nientemeno che con Apple, che l’aveva coinvolta nell’apertura di alcuni store in Italia e all’estero.
La vera svolta per la sua carriera porta però il nome del New York Times, che nello stesso anno le aveva affidato una impegnativa campagna di promozione, attraverso le sue illustrazioni, della sezione enigmistica del quotidiano.
Era stata questa la pista di decollo dell’attività di Elena Xausa come illustratrice nell’ambito dell’editoria internazionale, accanto alla quale l’autrice aveva sempre continuato a portare avanti negli anni una propria ricerca artistica personale nel disegno e nelle creazioni “site specific”, dai capi di abbigliamento agli oggetti di design.
Con il suo segno d’autore che sembrava richiamarsi ai linguaggi della street art metropolitana, l’artista di Marostica ha così progressivamente conquistato spazio e notorietà nel mondo della produzione di immagini per la grande editoria, collaborando con testate internazionali di massima rilevanza: The New Yorker, The New York Times, New York Magazine, The Washington Post, Die Zeit, Le Monde, Monocle, Rolling Stone, Vanity Fair e molte altre.
Poi però anche per lei, come per tutti noi, è arrivata un’altra svolta. Che si chiama pandemia e che ha limitato la libertà di movimento anche a chi, per lavoro, deve muoversi in giro per il mondo. Nel 2020 l’illustratrice e graphic designer è ritornata quindi a vivere a Marostica e da lì alla mostra bassanese a lei dedicata il passo è stato breve, celebrandone l’immagine - come ebbi modo di scrivere all’epoca - di profeta finalmente in patria.
Ne ho scritto perché alla vernice per la stampa della mostra di Elena Xausa al Museo Civico, altro fiore all’occhiello della direzione di Barbara Guidi, ho ovviamente partecipato anch’io. Come molti altri suoi “conterranei” non conoscevo ancora l’artista - un’anomalia che accade spesso per i nostri talenti che si affermano all’estero - e mi aveva positivamente colpito la semplicità e l’atteggiamento “easy” di questa giovane creativa dai capelli corti e dal look sbarazzino, intenta a presentare le sue illustrazioni al pubblico intervenuto.
In quella occasione le avevo scattato alcune fotografie - una delle quali la vedete pubblicata sopra - e la cosa che avevo notato era il fatto che ad ogni inquadratura lo sguardo di Elena sfuggiva sempre di lato, senza mai fissare direttamente l’obiettivo.
Era come se volesse comunicare con gli occhi di sentirsi un po’ a disagio nel trovarsi al centro dell’attenzione, forse segno di una riservatezza che poi, davanti a una tavola da illustrare, lasciava spazio al grintoso estro del suo mondo immaginario e all’energia creativa delle sue invenzioni grafiche.
L’ho poi incontrata una seconda volta, nel mese di maggio di quest’anno, alla conferenza stampa di presentazione del Minifest di Operaestate Festival ai Giardini Parolini.
Una presenza non casuale, dal momento che proprio Elena Xausa aveva disegnato il manifesto della 42^ edizione di Operaestate, con un ispirato pot-pourri di elementi grafici - sempre col suo linguaggio espressivo molto “global” e molto “newyorkese” - che richiamavano i quattro punti cardinali della manifestazione: danza, teatro, musica e cinema. Un nuovo incarico dell’amministrazione comunale, dopo che la stessa artista aveva disegnato i piatti per le premiazioni dell’ultima edizione della festa di San Bassiano.
Tuttavia a quell’affollato incontro con la stampa nel giardino cittadino era già un’Elena diversa da quella conosciuta l’anno prima alla vernice della mostra. Diversa nell’aspetto, minato dai segni della lotta contro la malattia, ma non nello spirito, semplice, cordiale e leggero come sempre.
“Coming Home”: un titolo che sembra anche richiamarsi al destino.
Perché Elena Xausa se ne è andata - troppo presto - nella grande casa che attende tutti noi al termine della nostra esistenza terrena. Ma lasciando qui tra noi un ricordo pieno di colori come le sue opere.

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 11.841 volte

2

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.723 volte

3

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 9.533 volte

4

Cronaca

15-09-2025

Avviso sindacale

Visto 7.656 volte

5

Attualità

15-09-2025

Insalata di polpo

Visto 6.814 volte

6

Attualità

16-09-2025

Syncro System: 65 anni di storia e innovazione

Visto 3.795 volte

7

Elezioni Regionali 2025

16-09-2025

Tutti i rinvii del presidente

Visto 3.766 volte

8

Interviste

13-09-2025

Adolescenza: un'età fragile, a volte interrotta

Visto 3.756 volte

9

Attualità

16-09-2025

Un bel taser non fu mai scritto

Visto 3.669 volte

10

Teatro

14-09-2025

In scena Bestiario idrico, di Marco Paolini

Visto 3.665 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.232 volte

2

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 13.020 volte

3

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.901 volte

4

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 11.841 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.117 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.090 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 11.060 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.971 volte

9

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.824 volte

10

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.784 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili