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L'Adirata del Piave
Adunata del Piave. Pesante attacco dell'assessore regionale Elena Donazzan all'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa: “Incapace di essere all'altezza degli Alpini”
Pubblicato il 12-05-2017
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L'Adirata del Piave. L'assessore regionale Elena Donazzan si arrabbia, come spesso le succede, e trasmette alle redazioni un comunicato stampa con una foto in allegato che la ritrae tuttavia gongolante assieme ad alunni e insegnanti di una scuola elementare di Bassano del Grappa in visita questa mattina al Sacrario militare di Cima Grappa.
Ovvero una delle classiche tappe di avvicinamento all'Adunata Nazionale degli Alpini quando la grande manifestazione si svolge nel Veneto o nelle vicinanze.
A maggior ragione quest'anno, in occasione dell'Adunata del Piave ovvero della 90sima Adunata Nazionale di Treviso, che da oggi a domenica trasforma il capoluogo della Marca nella capitale delle Penne Nere.

Perché ne parliamo? Perché una particolarmente indignata Donazzan (nonostante il sorriso nella foto) ne prende spunto per lanciare un nuovo pesante attacco all'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa. Incapace, a suo dire, “di essere all'altezza degli Alpini”.
“Tanti sono i pullman delle sezioni d'Italia che ho incontrato questa mattina salendo e scendendo dal Sacrario militare sul Monte Grappa - afferma l'assessore regionale nel suo comunicato -. Tanti Alpini che dopo aver onorato i Caduti troveranno una Bassano spoglia di tricolori e con il Ponte malmesso: una pessima accoglienza rispetto al ricordo che tante Penne Nere hanno dell'Adunata del 2008, che è stata un tripudio di bandiere italiane con un Ponte tirato a lustro e una passerella sul Brenta per poterlo ammirare e render la città vivibile è percorribile.”
“Mi risulta - prosegue la pasionaria di destra - che nei magazzini del Comune ci siano ancora quegli striscioni con scritto “Bassano del Grappa dà il benvenuto agli Alpini”. Era difficile tirarli fuori anche per l'occasione odierna?”
“Questa Amministrazione - conclude la Donazzan - non si rende conto di essere al governo di Bassano del Grappa, da tutti riconosciuta come la capitale degli Alpini che in questo Centenario non ha saputo essere all'altezza.”
A dire il vero, in piazza Libertà ci sono le bandiere tricolori e riguardo al Ponte, giunti oramai a questo punto, l'Amministrazione comunale non poteva fare chissà quali miracoli. E non sarà certamente una Bassano bardata di bianco rosso e verde, ma il minimo sindacale di benvenuto patriottico alle Penne Nere di passaggio in qualche modo è garantito. Ma, Alpini compresi, tutto fa brodo. E ormai ci vuole poco, nel campo delle schermaglie politiche, a trasformare la nostra città nella sede perenne dell'Adunata Nazionale dei casini.
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