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Politica

La profezia di Tamara

La capogruppo consiliare della Lega Nord Tamara Bizzotto interviene sull'annunciato arrivo a Bassano di 15 nuovi richiedenti asilo, a seguito dell'accordo diretto tra un privato proprietario e la Prefettura

Pubblicato il 31-08-2016
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Elena Pavan

Dunque, dov'eravamo rimasti? Ah, sì: all'annuncio del molto probabile arrivo a Bassano del Grappa di un gruppo di nuovi 15 richiedenti asilo, tutte donne con eventuali figli, presumibilmente africane. Il tutto grazie a un accordo diretto pubblico/privato che “bypassa” il Comune, il quale si trova a svolgere il ruolo di puro spettatore e di eventuale organizzatore di attività sociali per far passare il tempo ai nuovi ospiti della città: il proprietario di un edificio al civico 4 di via Ss. Trinità ha comunicato infatti alla Prefettura di Vicenza la disponibilità dell'immobile per ospitare un contingente di migranti. Lo stesso proprietario ha scelto la cooperativa che gestirà i suoi prossimi inquilini - la Cosep di Padova - e alla quale sarà locato l'edificio, e tutto il resto viene da sé.
Non vi è nulla di irregolare in tutto ciò: lo consente la normativa di legge sulle procedure di accoglienza, per la gioia della cooperativa che riceverà i fondi del governo previsti per l'assistenza ai richiedenti asilo e del proprietario della casa privata che riceverà puntualmente dalla cooperativa il canone mensile di affitto.
Per il sindaco Riccardo Poletto l'arrivo dei nuovi 15 aspiranti profughi farà raggiungere a Bassano la soglia del 2x1000 (2 migranti per ogni 1000 abitanti) prevista dal protocollo d'intesa in tema di accoglienza diffusa tra la Prefettura e i Comuni. Protocollo che tuttavia, come spiegato dal sindaco in conferenza stampa, non è stato ancora firmato dal Comune di Bassano del Grappa perché “da notizie della Prefettura il testo sarà ulteriormente rivisto”.

La capogruppo leghista in consiglio comunale a Bassano Tamara Bizzotto (foto: archivio Bassanonet)

Intanto, con una nota stampa trasmessa in redazione, sulla questione interviene la capogruppo consiliare della Lega Nord-Liga Veneta Tamara Bizzotto.
“La notizia dell'arrivo a Bassano di altri 15 clandestini/e - dichiara l'esponente leghista - non ci coglie impreparati: sapevamo che gli arrivi non avrebbero avuto e non avranno soluzioni di continuità. Il sindaco Poletto, con rassicuranti dichiarazioni pubbliche, annunciava a marzo che era sua intenzione firmare un protocollo d'intesa con la Prefettura in base al quale non si sarebbe superato il 2x1000 dei clandestini ospitati rispetto alla popolazione residente e cioè 85 migranti, dimenticandosi tra l'altro che a luglio dell'anno precedente si era già impegnato in consiglio comunale a limitare l'accoglienza entro l'ordine di grandezza già esistente in città (33 persone, poi ampiamente superato).”
“Abbiamo da subito contestato con una mozione la presa di posizione del sindaco - prosegue la Bizzotto - e la nostra affermazione “è realistico prevedere che ben presto il flusso ininterrotto di migranti provenienti dall'Africa e dalle rotte dell'est verrà sistematicamente e periodicamente aumentato” si è rivelata ancora una volta profetica.”
“Oggi - aggiunge la capogruppo della Lega Nord sempre riferendosi al sindaco - ci comunica che il protocollo di intesa non è stato ancora firmato ma che quel numero viene raggiunto con l'arrivo di questi/e 15. Ed ora? Poletto salirà sulle barricate per impedire l'arrivo di nuovi “richiedenti asilo”? Comincerà finalmente ad opporsi, anche se supponiamo molto timidamente, ai diktat della Prefettura? Si unirà alla protesta di altri sindaci, non della Lega, non del centrodestra ma di sinistra quale, ad esempio, il suo faro guida Variati?”
“In attesa di conoscere i numeri della successiva “infornata speculativa” di persone che rendono alle cooperative e a tutti i “buoni” di questo malandato Paese lauti finanziamenti statali - conclude Tamara Bizzotto -, esortiamo questa Amministrazione a cominciare ad indirizzare e a prestare attenzione nel settore sociale agli Italiani, novelli profughi a casa loro, senza più gli alibi utilizzati finora per nascondere l'assoluta incapacità e mancanza di iniziativa ed idee per governare l'assalto alla diligenza, ignorando che cosa ci riserverà il futuro.”

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