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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Oye Como Va

Dal Lago di Como alle rive del Brenta. Il 10 ottobre a Bassano Davide Van De Sfroos protagonista del “Raduno Nazionale Cauboi”, concerto-evento per i suoi fan da tutta Italia. Parte dell'incasso sarà devoluta alla causa del restauro del Ponte

Pubblicato il 25-09-2015
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Da quel ramo del Lago di Como arriva Davide Van De Sfroos, al secolo Davide Bernasconi. Segni particolari: cantautore in dialetto laghée, ovvero “lariano”. Anzi, per essere precisi, in idioma “tremezzino”: versione ancora più ristretta e caratteristica della parlata tipica dei pittoreschi paesi che si affacciano su quello che - Manzoni permettendo - è anche noto nel globo terracqueo come il lago di George Clooney. E nonostante i testi delle sue canzoni possano essere compresi al volo solamente dai comaschi del Lario, Van De Sfroos conta affezionati fans in tutta Italia e anche all'estero.
Merito innanzitutto della sua musica, della sua capacità di comunicare sul palco e di una carriera di concerti che lo ha portato ovunque. Al resto - sotto il profilo della popolarità - ci ha pensato la sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 2011 con la canzone “Yanez”.
E così, anche la stragrande maggioranza dei suoi estimatori, che non parla il laghée, conosce a memoria i contenuti dei suoi brani. Compresi quelli del sud Italia e delle isole, che cantano ai suoi concerti come dei veri lumbard del Comune di Tremezzina e dintorni dopo avere studiato le traduzioni dal lariano in italiano dei suoi testi.

Davide Van De Sfroos con la maglietta "Aiutiamo il Ponte di Bassano" assieme agli altri partecipanti alla conferenza stampa (SnapShotPhoto)

Tutte queste persone sono i Cauboi: quelli del Davide Van De Sfroos Official Fan Club, ovvero il popolo degli “aficionados” dell'artista che lui definisce, affettuosamente, “una tribù”. E proprio a loro sarà dedicato il 1° Raduno Nazionale Cauboi: il concerto-evento che sabato 10 ottobre alle ore 21, per l'organizzazione di Paolo Guidolin, si terrà al PalaBruel di Bassano del Grappa. E le prevendite, con biglietti prenotati anche dalla Svizzera, fanno presagire una serata da grandi occasioni.
“L'idea era quella di creare un evento che permettesse alle persone che mi seguono da varie regioni d'Italia di incontrarsi - spiega Van De Sfroos alla conferenza stampa di presentazione in municipio a Bassano -. Questa è una tribù che si è formata negli anni dalla gente sotto il palco, come è accaduto per le jam band come i Grateful Dead. Era giusto adesso fare qualcosa per loro: il primo Raduno Nazionale, che debutta a Bassano del Grappa.”
Perché proprio Bassano, dove il cosiddetto “Bruce Springsteen del Lago di Como”, reduce da una tournée estiva caratterizzata dai sold out, si esibisce per la prima volta?
“Simbolicamente Bassano è famosa per il suo Ponte - afferma il cantautore - e rappresenta quindi un ponte tra me e tutta questa gente. E' una città importante del Nordest perché è simbolica, accogliente e storica. E' anche una città a metà strada tra quelle genti del Friuli, del Trentino, della Lombardia e dell'Emilia Romagna e del centro Italia che mi seguono da anni.”
“Andava premiato - sottolinea - questo Nordest che ci ha sempre creduto e che faceva già parte del mio pubblico pre-Sanremo. Quando ancora mi esibivo solamente tra Como e Milano c'erano già persone che partivano da Trento o da Vicenza e venivano ai concerti.”
Un raduno nazionale, quindi, come forma di “restituzione” per la costanza e l'affetto con cui la Cauboi People ha accompagnato tutte le fasi della sua carriera. E, sul palco bassanese, Van De Sfroos non si risparmierà di certo: “Sarà un concerto full band, è giusto che di questa festa facciano parte anche i musicisti. Durerà due ore e mezza, con un viaggio nel mio repertorio più qualcosa di strano.” Dove per “strano”, ovviamente, si intende “curioso e interessante”. Come ad esempio la partecipazione del “Coro Improvviso” di Rosà: la formazione corale maschile, vocata al repertorio alpino, si esibirà sul palco assieme al buon Davide nel brano “Ninna Nanna del Contrabbandiere”.
E a proposito di alpino e di alpini: anche il Raduno Nazionale Cauboi - come già anticipato, peraltro, in un nostro precedente articolo - concorrerà alla causa del restauro del Ponte di Bassano. Parte dell'incasso della serata sarà infatti devoluto al conto corrente, gestito dalle penne nere dell'ANA Montegrappa, che raccoglie tutte le somme donate nell'ambito dell'operazione di iniziativa popolare “Aiutiamo il Ponte”. In più, saranno presenti al concerto anche volontari per raccogliere in loco ulteriori offerte.
Proprio per questo l'assessore comunale alla cultura Giovanna Ciccotti, nel definire Davide Van De Sfroos “autore e artista a tutto tondo”, lo ringrazia pubblicamente per l'azione di sostegno al restauro del monumento.
“Siamo uniti - dichiara l'assessore - nel favorire il turismo e la cultura e raccogliere fondi per la ristrutturazione del Ponte, anche se per questa sono arrivati già buoni finanziamenti come è noto a tutti.”
Ilario Baggio, l'hair stylist-canoista che del movimento popolare spontaneo pro salvataggio del simbolo della città è l'anima progenitrice, ringrazia nell'occasione “tutte le persone che hanno contribuito alla causa” e che fino ad oggi hanno permesso di raccogliere nel conto degli alpini 135mila euro.
Quindi lo stesso Baggio, per la gioia dei fotoreporter e degli smartphones, consegna al cantautore una delle ormai classiche magliette con la scritta “Salviamo il Ponte di Bassano”.
Siamo sicuri che il menestrello del Lago prima o poi la indosserà. Magari alla serata del 10 ottobre, o magari all'inedita appendice alla serata medesima che fa dire all'artista: “Per la prima volta un mio concerto non finisce con un concerto”.
Un centinaio di Cauboi, infatti, resterà a Bassano del Grappa anche il giorno successivo, domenica 11 ottobre, dove all'Osteria I Love BdG in viale De Gasperi avrà luogo un pranzo assieme a Davide Van De Sfroos, che avrà con sé anche la figlia che nell'occasione festeggerà il suo ottavo compleanno.
Un mare di auguri e un mare di selfie con il proprio beniamino è già assicurato.
Inutile prenotarsi: come i concerti del tour estivo, anche il pranzo è sold out.

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