Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 21-04-2011
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Le Tre Grazie del Canova si chiamano Giorgia Nardin, Tiziana Bolfe e Francesca Foscarini. Danzatrici, performers e coreografe, le tre ragazze danzano con movenze sinuose tra i gessi, i disegni e i monocromi di Antonio Canova al Museo Civico di Bassano.
Osservarle è un piacere, fotografarle ancora di più: guardare, per credere, la nostra photogallery. L'arte della danza, per un attimo, prende possesso dell'arte figurativa con la quale, mirabilmente, si fonde.
Quello a cui assistiamo - compresa la performance di due giovanissime danzatrici “attaccate” ai vetri di un corridoio dell'ala nuova del Museo - è un primo assaggio dell'evento che venerdì 29 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Danza promossa dall'Unesco, trasformerà il Museo Civico bassanese in una Dance Room unica nel suo genere.
Foto Alessandro Tich
Non sarà un collegamento casuale: il Museo Biblioteca Archivio conserva infatti - come ricorda il direttore Giuliana Ericani - la quasi totalità del patrimonio grafico di Antonio Canova, con circa 8000 disegni, di cui 39 fogli sono dedicati proprio alla danza. E il 29 aprile il Museo di Bassano allestirà una mostra, intitolata “Canova a passo di danza”, incentrata sul tema della danza nell'opera del grande artista neoclassico.
Per tutto il giorno, in affiancamento alla rassegna e in collaborazione con Operaestate Festival, il Museo si trasformerà un un palcoscenico ideale con una non-stop di performance e installazioni che dalle 15 alle 22 vedrà impegnati alcuni danzatori sostenuti dal progetto “CSC - Casa della Danza” di Bassano: le già citate Tiziana Bolfe, Francesca Foscarini e Giorgia Nardin e ancora Silvia Bugno e Marco D'Agostin, tutti in dialogo con le opere del Canova. Con loro anche numerosi giovani danzatori guidati da coreografi e insegnanti attivi nel territorio grazie alla collaborazione attivata con “Nolimita-ctions”, l'innovativa rete di insegnanti di danza contemporanea da poco sorta nel Veneto.
Il “Canova-day” a passo di danza sarà inoltre occasione di incontro e dialogo tra generazioni: le sale del Museo, nella stessa giornata, ospiteranno infatti l'atto performativo finale del progetto coreografico “Non è mai troppo tardi”, coordinato dalla “danzautrice” Silvia Gribaudi e con interpreti femminili over 60.
La singolare performance - dedicata ai temi del tempo, della bellezza e dell'identità - sarà così messa in scena dopo la fase di preparazione in corso in questi giorni nella Chiesa di San Bonaventura.
Nella stessa giornata sarà presentato anche il risultato del lavoro commissionato al coreografo Alessandro Sciarroni e rivolto ai teenager della città: un target a cui sarà proposto il progetto, innovativo sin dal titolo, “Electric Youth Canova”.
La presentazione della giornata, oltre alla direttrice Ericani, vede l'intervento dell'assessore comunale alla Cultura e allo Spettacolo Carlo Ferraro, del responsabile del progetto “CSC - Casa della Danza” Roberto Casarotto e del direttore generale di Operaestate Festival Rosa Scapin.
Il sipario ideale è lì, tra le opere canoviane, pronto ad alzarsi il 29 aprile per una giornata davvero speciale.