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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Sentieri selvaggi e sentieri dell'anima
Sabato 15 novembre, alla Libreria Palazzo Roberti, Veronica H. Wipflinger ha presentato alla cittadinanza il suo libro autobiografico
Pubblicato il 17-11-2025
Visto 215 volte
Nel tardo pomeriggio di sabato 15 novembre, alla Libreria Palazzo Roberti, nella Sala degli affreschi gremita per l’occasione, Veronica H. Wipflinger ha presentato il suo libro autobiografico titolato: Tutto merito di un grizzly (Readaction Editore).
Introdotto e moderato da don Andrea Guglielmi, l’incontro ha assunto fin da subito i toni intimi e sinceri di una confessione condivisa. Un’origine austriaca, bassanese per nascita e per scelta del cuore, Wipflinger ha restituito al pubblico la trama di una vita in cui la città – con le sue case, le sue chiese, le colline, il Brenta, il Monte Grappa – non è solo sfondo, ma personaggio vivo. Qui si è formata, qui ha fondato l’associazione “Aquerò”, con clown di corsia che operano negli ospedali, qui ha visto crescere una quotidianità lavorativa che negli ultimi tempi, inquadrata in prospettive tracciate a distanza, ha rivelato una luce inattesa.
Veronica H. Wipflinger a Palazzo Roberti
Per introdurre l’incontro, don Andrea ha scelto di far ascoltare No Ceiling, brano tratto dalla colonna sonora del film del 2007 Into the Wild: un invito a mettersi in viaggio, reale e simbolico, che ben si accorda con la storia di Veronica, che è stata ed è una viaggiatrice, di terre lontane e dell’anima. Un video con alcune sue fotografie naturalistiche – dal faggio di Rubbio ai boschi del Vermont, fino ad atmosfere africane – e poi ritrattistiche, famigliari e di una famiglia allargata in un abbraccio internazionale, ha accompagnato i primi minuti della conversazione, mostrando al pubblico lo sguardo con cui l’autrice osserva il mondo: uno sguardo che cerca il sacro nella natura, il divino nei dettagli, la possibilità di una rivelazione ovunque.
Nel suo racconto, Wipflinger ha intrecciato le piccole e grandi avventure vissute tra le pareti del locale di famiglia, “Ottone”, collocato da generazioni nel quattrocentesco palazzo Navarrini-Wipflinger e dal 2023 noto mediaticamente in tutta Italia per la vittoria alla trasmissione “Quattro ristoranti” di Alessandro Borghese, con le domande più profonde che hanno guidato la sua maturità: il significato della bellezza, il bisogno di senso, la tensione verso una presenza misteriosa che inizialmente chiamava «la forza buona» e che poi ha riconosciuto in Gesù, fulcro della sua conversione. È questo il filo che unisce gli episodi più sorprendenti della sua autobiografia, dall’incontro ravvicinato con un grizzly – esperienza che dà il titolo al libro – fino al pellegrinaggio a Medjugorje, momenti che l’autrice ha definito “illuminanti”, capaci di aprire varchi inattesi nella percezione del quotidiano.
Pagina dopo pagina, e parola dopo parola, durante la presentazione è emerso il ritratto di una vita comune e insieme unica, fatta della semplicità di un’attesa felice di vacanze con il padre, di ritorni a casa, di affetti familiari e di amicizie cercate altrove, di dubbi esistenziali e di ingenuità, di scavo e di scoperte improvvise. Un percorso che si propone racchiuso in un libro come testimonianza: il cammino di una donna che ha deciso di mettere per iscritto la propria ricerca di fiducia e di meraviglia, nella convinzione che ogni esperienza umana possa parlare un linguaggio universale.
Al pubblico accorso numeroso in Libreria, l’impressione di un viaggio ancora aperto, in bilico tra la libertà dei sentieri del mondo e il richiamo rassicurante delle radici, ma proteso verso un orizzonte luminoso.
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