Ultimora
29 Apr 2025 20:21
Funerale 'sceriffo' Gentilini, corteo lungo la città
29 Apr 2025 17:58
Da Raffaello a Warhol, aperte il 1 maggio le Gallerie d'Italia
29 Apr 2025 17:41
A Castelfranco Veneto sodalizio nel segno di Mozart e Da Ponte
29 Apr 2025 16:56
Gelati nella base Usa, per la Cassazione l'Iva va pagata
29 Apr 2025 16:32
Collisione tra auto e moto, un morto e tre feriti nel Veneziano
29 Apr 2025 15:05
A Venezia 'The Lens of Time", la storia dell'occhiale italiano
30 Apr 2025 07:25
Ucraina, Seul: 600 i soldati di Pyongyang morti finora per Mosca
29 Apr 2025 20:21
Diamanti da record, all'asta il rarissimo Golconda blue
29 Apr 2025 19:11
Noah Schnapp, 'il finale di Stranger Things triste e devastante'
29 Apr 2025 18:33
Musei e parchi archeologici aperti per il 1 maggio
29 Apr 2025 18:32
Race for the Cure, musei e siti aperti ai partecipanti
29 Apr 2025 19:16
Quando una serie è più efficace della realtà
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Modalità lettura - n.11
Protagonista dell'incontro del 9 maggio, in biblioteca, del gruppo di lettura "Ex libris", sarà La reliquia di Costantinopoli, di Paolo Malaguti
Pubblicato il 30-04-2017
Visto 1.919 volte
La reliquia di Costantinopoli (Neri Pozza, 2015, pp. 590, euro 18,00), di Paolo Malaguti, sarà il libro protagonista dell’appuntamento mensile di maggio, martedì 9, alle ore 17.30, del gruppo di lettura della biblioteca civica “Ex libris”. In una conversazione con l’autore, si parlerà del suo romanzo, rientrato tra i dodici finalisti al Premio Strega nel 2016.
L'incontro è aperto alla cittadinanza.

Istanbul
Il libro, una fiction storico-avventurosa ambientata negli anni a cavallo tra il XV e il XVI secolo d. C. a Costantinopoli (l’antica Istanbul, prima Bisanzio) narra, come dichiara il titolo, una “saga delle reliquie” che si snoda al tempo della caduta della città nella sua veste di “arca della santità cristiana” dopo la conquista da parte dell’Impero ottomano e in particolare ai tempi dell’assedio di Maometto II.
La prima parte del libro illustra il ritrovamento di un manoscritto redatto e celato da Gregorio Eparco, un “servo di Dio” precettore, da anziano, del giovane nobile veneziano Giovanni Marcipian, e il breve epi(pro)logo annuncia il proseguimento dell’avventura alla ricerca delle reliquie perdute da parte dello stesso Giovanni, venuto a parte dei segreti lasciatigli in eredità dal suo maestro. Nel mezzo, oltre 500 pagine di storia e di storie rivissute attraverso le memorie scritte in greco da Gregorio, che ha annotato su quelle carte, con tutta la precisione di cui è stato capace, i fatti, i diversi e strani accadimenti di cui è stato testimone. Al centro di questi fatti, in parte romanzati, la missione di Gregorio, che diviene, oltre che narratore, protagonista di alcune di quelle vicende, e che decide, assieme al socio-amico Malachia Bassan, di recuperare «i frammenti di Paradiso» appartenuti ai santi e disseminati nelle chiese, nei sotterranei e dentro il Grande Palazzo imperiale di Costantinopoli, per trarli in salvo dalla minaccia di distruzione incombente. Il proposito, seppur pieno di insidie e di pericoli, è attraente anche per il suo socio, un giovane veneziano ebreo, simpatico e scafato, la cui famiglia è originaria di Bassano, per il quale, male che vada, quelle reliquie così preziose avranno pur sempre un mercato.
Vissuta tra imboscate, fughe, enigmi, storie di guerra e d’amore, l’avventura dei due ha come sfondo la Città d’Oro sotto assedio − decadente, magnifica − che è protagonista e insieme spettatore impotente, preda del suo destino, del racconto di Malaguti.
Il senso della caduta, la tristezza che si impadronisce di un luogo e dei suoi abitanti in conseguenza alla perdita d’identità, a cui fa da contraltare, per chi l’ha in memoria, quella speculare narrata da Orhan Pamuk nel suo Istanbul, impregnato della profonda malinconia dei suoi concittadini (lo hüzün, in turco) conseguente alla caduta dell’Impero ottomano nel secolo scorso, restano sfocate all’orizzonte nel romanzo di Malaguti, che è invece frutto di una ricerca certosina, colta, documentata, che pare connaturata da una vocazione saggistica nel suo procedere illustrando, spiegando, e da una propensione a far conoscere, a equipaggiare di chiarimenti orientanti indirizzati al lettore.
Fa parte della ricerca anche la scelta della mescolanza linguistica inserita nel romanzo, che riporta elementi della parlata giudeo-veneziana delle comunità ebraiche presenti a Venezia a quei tempi, a corredo della ricca ricostruzione storica, artistica e culturale a cui ha lavorato l’autore.
Il 30 aprile
- 30-04-2024Nebbia sfitta
- 30-04-2022La nuda verità
- 30-04-2022Dritti al Cuore
- 30-04-2022Ulss 7 +
- 30-04-2021Tutta Barbara minuto per minuto
- 30-04-2021Su e gru
- 30-04-2021Grazie per la cortese astensione
- 30-04-2020Mettiamoci una pietra sopra
- 30-04-2019No Vernillo, No Party
- 30-04-2019TdB, Tvb
- 30-04-2018Chi la tura la vince
- 30-04-2014No Euro, No Cry
- 30-04-2014Mussolente, si presenta la lista “Un Impegno Comune”
- 30-04-2014Movimento 5 Stelle: “VinciamoNoi” Tour nel Vicentino
- 30-04-2013Invitati a una festa in villa, vi tornano per rubare
- 30-04-2012Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
- 30-04-2012Differenziata: dal 1° maggio si riciclano anche piatti e bicchieri di plastica
- 30-04-2012Bordignon: “Volantini anonimi contro di noi”
- 30-04-2012Vanni Barichello: “Romano ha bisogno di cambiare clima”
- 30-04-2011Bretella Ovest: Manuela vince il primo round
- 30-04-2009Il Ponte verso il Sole