Ultimora
2 Nov 2025 15:58
L'Inter soffre a Verona, autogol al 94' le dà la vittoria
1 Nov 2025 14:43
Da domani piogge forti specie su pedemontana e zone montane
1 Nov 2025 14:42
Ritrovato morto escursionista vicentino disperso da un mese
1 Nov 2025 11:22
Cgia, rispetto al pre-Covid la Sicilia guida la crescita
1 Nov 2025 10:35
Picchia la moglie, applicato braccialetto elettronico a 50enne
31 Oct 2025 20:43
L'ex di Jessica Stappazzollo confessa il femminicidio
3 Nov 2025 00:02
Ghiglia chiede lo stop di Report, insorge l'opposizione
2 Nov 2025 23:55
Inter e Juve sono in orbita scudetto, il Milan stende la Roma
2 Nov 2025 23:15
Milan batte Roma 1-0, decide Pavlovic. Dybala sbaglia un rigore all'82' CRONACA e FOTO
2 Nov 2025 22:44
Milan-Roma 1-0, decide Pavlovic al 39'. I giallorossi sbagliano un rigore alll'82' CRONACA e FOTO
2 Nov 2025 21:55
++ Usgs, sisma magnitudo 6.3 nel nord dell'Afghanistan ++
2 Nov 2025 22:03
Terremoto di magnitudo 6.3 nel Nord dell'Afghanistan
Redazione
Bassanonet.it
Primo piano
Gli ambienti di Alberto Biasi a Cittadella
Domani, alle 18, l'inaugurazione, a Palazzo Pretorio, della mostra dedicata all'artista padovano
Pubblicato il 27-05-2016
Visto 3.808 volte
Domani, alle 18, Palazzo Pretorio inaugurerà, al suo interno, una mostra dedicata agli ambienti di Alberto Biasi. L’artista padovano è noto, a livello mondiale, per essere stato uno dei fondatori del Gruppo N, con i quali ha collaborato e lavorato nell’ambito dell’arte cinetica e programmata, fino alla fine degli anni ’60. L’esposizione curata da Guido Bartorelli e promossa dalla Fondazione Palazzo Pretorio Onlus, si protrarrà fino al prossimo 6 novembre.
La personale si concentra sugli ambienti, ossia delle realizzazioni a immersione totale che l’artista ha prodotto nel corso della sua carriera: prima, durante e dopo l’avventura con il Gruppo N. Prima d’ora, infatti, la sequenza di tutti gli ambienti di Biasi non era mai stata presentata, nella sua totalità, in un’unica sede e, proprio per questo, si tratta di evento che, senza mezzi termini, può essere definito straordinario. Con gli ambienti di Biasi il rapporto che lega l’artista al pubblico cambia totalmente. Dalla cattività della parete che limita l’osservatore a scrutare un’opera, si passa a un ruolo diverso, nuovo e interattivo. Il visitatore diventa fruitore e attore dal momento che, una volta immerso nello spazio ambientale, si ritrova protagonista principale dell’opera e, talvolta, viene invitato a partecipare, attivando egli stesso il meccanismo che si cela all’interno della realizzazione. Non ci si accontenta di assistere, la parola d’ordine diventa “partecipazione” e, lo scopo dell’artista, non è più quello di mantenere un rapporto di separazione ma di inglobare, attraverso effetti cinetici e luminosi, l’utente generando in lui un piacevole “effetto straniante”.
“Oggi il pubblico desidera vedere gli ambienti, ne è affascinato – spiega Bartorelli -. L’ambiente è qualcosa di profondamente attuale; è un intervento d’artista che si fonde con lo spazio che lo ospita. Oggi possiamo assistere a un grande rilancio di queste tendenze”.
All’interesse odierno, tuttavia, si contrappose, agli albori, una risposta titubante da parte del pubblico, perlopiù abituato a considerare come “arte” opere di tipo figurativo.
“Senza dubbio la tecnologia ha reso l’approccio del pubblico completamente differente, molto più immediato - racconta Alberto Biasi, che aggiunge. – Mi sono chiesto perché siamo passati agli ambienti e credo che la motivazione di quel percorso fosse legata al fatto che, noi, eravamo refrattari al mercato. Era una scelta “anti – mercato”, volevamo credere che l’arte fosse qualcosa di realizzabile da tutti; ecco perché facemmo la Mostra Chiusa. Volevamo andare oltre la convinzione personalistica dell’arte, tant’è che le prime opere non venivano nemmeno firmate”.
Più visti
Imprese
01-11-2025
Crisi d'impresa in Veneto: Il 36% delle aziende pronte a chiudere (o cedere)
Visto 2.625 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.611 volte




