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B.Motion Danza. Un terzo giorno della rassegna sui linguaggi del contemporaneo di Operaestate Festival che coinvolge il pubblico pungendolo sul vivo: in un mondo in cui invecchiare è un incubo, da evitare con tutti i mezzi possibili, i coreografi di questa giornata indagano le differenti età dell’uomo e della donna, 4 dei quali parte proprio del progetto europeo “Act your age”. In scena: Simona Bertozzi, Alexis Vassiliou, Arthur Rosenfeld e Liz King, Koen de Preter, Silvia Gribaudi con Domenico Santonicola.
Per “A ritroso sortirà:Flux Flux” di Simona Bertozzi, coreografia in prima nazionale in programma il 23 agosto alle 16.30, in scena sono una donna e una bambina. Due età del corpo, due architetture anatomiche a disposizione del medesimo impianto ludico, in cui la diversità diviene gesto. Un flusso continuo tra proiezione e nostalgia che ogni età del corpo, dall’infanzia alla maturità, pone nel gesto per renderlo parte attiva di ogni spaesamento. Il lavoro presenta due testimonianze di crescita, due prospettive anatomiche ed emotive, costruendo linee rette e curve, luci ed ombre. Il grande implode, si sgretola, cosparge, contiene. Il piccolo esplode, deflagra, proietta, si ricompone e cresce. Un duetto inedito, su due età intense e interessanti della donna.

"Journey": con Koen de Preter (32 anni) e Alphea (88 anni)
“Please be gentle” di Alexis Vassiliou, in scena il 23 agosto alle ore 14.30 e alle 16.30 al Museo Civico e in prima nazionale, è il primo lavoro di una serie di opere sull’incarnazione del piacere. In questo duetto i danzatori cercano di rimanere in contatto con uno stato corporeo che tutti conosciamo: il brivido. Una sensazione fisica molto forte, qualcosa che fa sentire vivi in tutti i sensi.
I danzatori esercitano cinque posizioni innaturali per un lungo periodo di tempo, mettendo in discussione l’esperienza di intimità, piacere e felicità. Il lavoro affronta anche domande sull’esistenza, si interroga sull’irrefrenabile istinto di sopravvivenza che spinge gli uomini a lottare, ma resta comunque centrale la nozione di intimità maschile, in un continuo (ri)posizionamento dinamico. Questo spettacolo fa parte del progetto europeo “Act your age”.
Arthur Rosenfeld (61 anni) e Liz King (66 anni) tornano a calcare il palcoscenico dopo una lunga carriera internazionale che li ha visti lavorare con coreografi come Pina Bausch e compagnie come lo Stuttgart Ballet. Lo spettacolo “Blind Date”, in scena al CSC San Bonaventura alle ore 17 del 23 agosto, è nato oroprio a Bassano lo scorso ano, nell’ambito del progetto europeo “Act Your Age” sul tema dell’invecchiamento attivo.
Partendo dall’esame di alcuni siti internet per incontri tra ultrasessantenni e dall’indagine sul bisogno umano di creare una relazione con l’altro, prende forma così un lavoro ironico ed emozionante. In scena Arthur aiuta Liz nella ricerca di un nuovo uomo che riempia i vuoti della sua vita, ma allo stesso tempo incarna tutti i vari candidati che la donna potrebbe incontrare durante la ricerca, consigliandola e provocandola. Al di là dell’aspetto divertente lo spettacolo riflette sulle diverse forme dell’amore, sul tempo che passa, sul bisogno di affetto…
Inevitabilmente l’aspetto autobiografico si mescola con quello collettivo, che accomuna le tante solitudini in cerca di affetto, un sentimento dal quale anche gli artisti di successo non sono immuni.
Un altro duetto maschile/femminile per il 23 agosto, alle ore 21 in prima nazionale al Garage Nardini: Koen de Preter con “Journey” porta sulla scena un uomo e una donna mettono alla prova i propri limiti, incrociando volontà e capacità. E la danza diventa un dialogo fisico tra due generazioni: da un lato Koen, coreografo e performer di 32 anni, dall’altro Alphea, danzatrice e insegnante di 88 anni. 56 gli anni di storia della danza che li dividono, entrambi restano in bilico tra ciò che desiderano essere e ciò che effettivamente sono in grado di fare. “Journey” è una performance sulla capacità di cogliere l’attimo, sull’essere qui ed ora, sulla forza del corpo umano, che rimane bello e rappresentabile anche in età avanzata: una presa di posizione forte in una società che considera la gioventù a tutti i costi un valore da inseguire. In scena, alla fine, solo due persone che desiderano danzare per tutta la vita.
“What age are you acting? (Le età relative)” è una produzione nata nell’ambito di “Act Your Age”, progetto europeo di dialogo intergenerazionale sull’invecchiamento attivo verso l’arte della danza, e chiude il programma del 23 agosto alle ore 22.30 al CSC Garage Nardini.
In scena Domenico Santonicola, 66 anni, che si descrive indugiando sui piccoli acciacchi dell’età, mentre Silvia Gribaudi, la coreografa della creazione in scena, insiste sull’ironia come antidoto a ogni problema. Insieme i due danno vita ad una performance ironica e poetica che apre una serie di questioni sulla lotta contro il tempo che passa, sulle paure umane, sugli anni che una persona ha, che si sente, che le danno dall’esterno. Ogni persona contiene diverse epoche: il passato, il presente, la proiezione del futuro, e dentro questo scorrere del tempo c’è semplicemente la vita.
Ingresso euro 5 a spettacolo. Informazioni: Biglietteria Operaestate Festival Veneto Via Vendramini 35 – Bassano Del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811 www.operaestate.it
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