Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Redazione
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 20-02-2012
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Arriva fresco di premiazione, questo spettacolo, visto che la Trilogia teatrale sull’individuo sociale, ideata dall’attore-regista-scrittore Mario Perrotta - di cui lo spettacolo a Bassano ne è il secondo capitolo, dopo il molièriano Misantropo- è stata di recente premiata agli Ubu 2011 (il più ambito riconoscimento teatrale italiano) per l’indagine “sulla disgregazione del mondo contemporaneo”.
"Questo non è Aristofane, questo è Aristofane rovistato e scorretto – scrive Perrotta nelle note di regia. - Questa è una scorrettezza continua, è una fotografia scattata a sorpresa, senza preavviso” . Già dal prologo il regista dichiara che la serata non sarà una pedissequa riproduzione di una commedia del grande autore greco, bensì un rinnovarsi del suo spirito satirico e del suo vagheggiare utopie.
Un cabaret contemporaneo dunque, con cui Mario Perrotta prosegue con coraggiosa urgenza il suo teatro civile cercato dentro i classici della tradizione. Qui Aristofane è maneggiato in maniera irriverente per realizzare una fotografia d'Italia il più possibile urticante, uno spaccato a sorpresa su un paese deturpato dalla corruzione del potere.
Mario Perrotta
E come nei “Cavalieri” dell’autore greco, due lacchè in mezzo a una fauna di approfittatori ricorrono ai mezzi più beceri e abietti, per contendersi i favori del Popolo-padrone e pur di ascendere alle glorie del potere.
Niente di nuovo sotto il sole, già fissato una volta per tutte nel teatro ateniese di duemilacinquecento anni fa, ma sufficiente per motivare anche dei giovani artisti contemporanei a partire da lì per indagare i sepolcri imbiancati del presenti e creare un corpo a corpo politicamente scorretto con il degrado dell’oggi.
Sei gli attori in scena (oltre a Perrotta, Paola Roscioli, Lorenzo Ansaloni, Maria Grazia Solano, Giovanni Dispenza, Donatella Allegro) che rritraggono un’Italia complice del potere e, soprattutto, inebetita dalla tv.
Proprio quest'ultima è presa di mira, frullatore mediatico che ottunde le coscienze di un paese, “mai diventato nazione” e deturpato in talk-show permanente. Tra citazioni, parodie e paradossi, c’è spazio proprio per tutti - Cogne, Maria De Filippi, la cronaca sempre più nera, Novi Ligure, l’oroscopo, il meteo, il magna magna, maître a penser da tubo catodico e tanto altro trash- per un collage che alterna rabbia, amarezza e ironia.
Uno sfogo e un appello, che rendono il lavoro di questi giovani artisti coraggioso e necessario. Da vedere, dunque, per riflettere
Prevendita presso l'Ufficio IAT di Bassano in Largo Corona d'Italia, tel. 0424/524351 e in vendita al Teatro Remondini la sera dello spettacolo. Info anche 0424/519819 – 0424/519804.