Ultimora
29 Apr 2025 20:21
Funerale 'sceriffo' Gentilini, corteo lungo la città
29 Apr 2025 17:58
Da Raffaello a Warhol, aperte il 1 maggio le Gallerie d'Italia
29 Apr 2025 17:41
A Castelfranco Veneto sodalizio nel segno di Mozart e Da Ponte
29 Apr 2025 16:56
Gelati nella base Usa, per la Cassazione l'Iva va pagata
29 Apr 2025 16:32
Collisione tra auto e moto, un morto e tre feriti nel Veneziano
29 Apr 2025 15:05
A Venezia 'The Lens of Time", la storia dell'occhiale italiano
30 Apr 2025 09:19
Trump allenta i dazi sulle auto, 'avremo un accordo equo con la Cina'. Lo show in Michigan per i 100
30 Apr 2025 08:33
India, incendio in un hotel di Calcutta, almeno 15 morti
30 Apr 2025 08:03
Ricavi Stellantis in calo, stime sospese per incertezza su dazi
30 Apr 2025 07:25
Ucraina, Seul: 600 i soldati di Pyongyang morti finora per Mosca
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Se ti rifiuti di pagare
Ex conceria Finco di Campese: la Corte d'Appello dà ragione al Comune di Bassano nella lite giudiziaria coi privati, condannati al rimborso delle spese per lo smaltimento dei rifiuti nell'area
Pubblicato il 02-03-2018
Visto 2.139 volte
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dall'Amministrazione comunale di Bassano del Grappa:
COMUNICATO

L'ex conceria Finco a Campese (archivio Bassanonet)
Ex conceria Finco di Campese - La Corte d'Appello dà ragione al Comune di Bassano: la spesa per la rimozione rifiuti verrà restituita al Comune dai responsabili dell'inquinamento
Si conclude positivamente per Bassano la vicenda giuridica che teneva sospesi i rimborsi chiesti dall'Amministrazione, a seguito della rimozione rifiuti dell'area della ex conceria Finco a Campese.
Come si ricorderà, a fronte della nota situazione di degrado dell'ex conceria Finco, il Comune aveva emesso nel 2012 un’ordinanza sindacale con la quale ordinava ai responsabili dell’abbandono dei rifiuti la rimozione e lo smaltimento dei medesimi. All’ordinanza non si è mai dato seguito.
Nel 2015, il sindaco ha deciso di agire in prima persona e procedere d’ufficio a pulizia e smaltimento, sostituendosi ai responsabili. Terminata la pulizia del sito e pagata la ditta, il Comune ha ingiunto ai responsabili il rimborso delle spese, ammontanti a circa 22.000 euro.
L’ingiunzione di pagamento è stata però impugnata nel 2016 dagli stessi avanti al Tribunale civile di Vicenza. Il Comune si è costituito per difendersi, convinto dell’assoluta legittimità del procedimento e degli atti.
Il giudice di primo grado, nonostante i motivi di ricorso investissero soprattutto questioni di merito sulla responsabilità relativa all’abbandono dei rifiuti, ha rilevato con sorpresa del Comune dei vizi formali, accogliendo il ricorso del privato. Convinto delle sue ragioni, il Comune ha allora impugnato la sentenza avanti alla Corte d’Appello di Venezia.
Con dispositivo letto in udienza il 27 febbraio 2018, il Comune è emerso integralmente vittorioso: la Corte d'Appello, riformando la sentenza del Tribunale di Vicenza, ha riconosciuto la correttezza dell’operato del nostro Ente, con conseguente condanna del soccombente al rimborso al Comune delle spese di lite sia di primo, sia di secondo grado.
“Non posso che essere soddisfatta dell’esito della vicenda - commenta l’assessore Linda Munari - che al di là del non eccessivo importo in gioco conferma il fatto che il Comune aveva lavorato con professionalità, e che si fanno le cose bene; una risposta con i fatti anche alle varie polemiche sul contenzioso che riguarda l'area urbanistica e ambiente, che vede il nostro Ente normalmente vittorioso. In ogni caso mi preme sottolineare, come già ripetuto, che trovo incresciosa la situazione attuale, di cui si parla sempre troppo poco, al di là di qualche sporadico evento. È una situazione in cui i Comuni con le loro limitate risorse sono chiamati ad agire al posto dei responsabili degli illeciti e anticipare i (molti) denari necessari per bonifiche, rimozione rifiuti, demolizioni di immobili abusivi. Recuperare quelle legittime somme diventa poi un affare difficilissimo, perché queste vicende finiscono quasi sempre con l'essere trascinate dai responsabili degli abusi nelle aule dei vari tribunali del Veneto, e quindi impelagate in iter infiniti e tortuosi che a volte inciampano per banali vizi di forma. Il contenzioso non lo vuole il Comune, lo vuole il privato che spera di trascinare per anni i provvedimenti sanzionatori nei suoi confronti, fino al prossimo condono. La morale della favola è che per il reato commesso da uno, paghiamo tutti, e soprattutto paga il nostro territorio in termini di inquinamento e deturpamento. Questo è semplicemente inammissibile, tanto più nella nazione la cui Costituzione pone la tutela del paesaggio tra i suoi principi fondamentali.”
Il 30 aprile
- 30-04-2024Nebbia sfitta
- 30-04-2022La nuda verità
- 30-04-2022Dritti al Cuore
- 30-04-2022Ulss 7 +
- 30-04-2021Tutta Barbara minuto per minuto
- 30-04-2021Su e gru
- 30-04-2021Grazie per la cortese astensione
- 30-04-2020Mettiamoci una pietra sopra
- 30-04-2019No Vernillo, No Party
- 30-04-2019TdB, Tvb
- 30-04-2018Chi la tura la vince
- 30-04-2014No Euro, No Cry
- 30-04-2014Mussolente, si presenta la lista “Un Impegno Comune”
- 30-04-2014Movimento 5 Stelle: “VinciamoNoi” Tour nel Vicentino
- 30-04-2013Invitati a una festa in villa, vi tornano per rubare
- 30-04-2012Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
- 30-04-2012Differenziata: dal 1° maggio si riciclano anche piatti e bicchieri di plastica
- 30-04-2012Bordignon: “Volantini anonimi contro di noi”
- 30-04-2012Vanni Barichello: “Romano ha bisogno di cambiare clima”
- 30-04-2011Bretella Ovest: Manuela vince il primo round
- 30-04-2009Il Ponte verso il Sole