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Passeggiando lungo Viale dei Martiri, lo scorso sabato pomeriggio, si potevano udire masse indistinte di folle cantare ed esultare all’unisono; inutile dire che chiunque passasse era automaticamente attirato dall’effervescenza proveniente dal Parco Ragazzi ’99. Perché, alla faccia delle gufate e del tempo balordo, l’ottava edizione del torneo dei Dodici Banconi c’è stata e si è conclusa alla grande.
Pioggia, grigiore e minacce temporalesche non sono state sufficienti a fermare il brio che caratterizza l’evento più goliardico e atteso di tutta l’estate, tant’è che pure il sole, che per l’occasione si è fatto ovale, ha ceduto, mostrandosi e regalando una giornata indelebile a tutti; partecipanti e non.
Sette ore di spensieratezza, scandite a suon di touch rugby, che hanno visto scendere in campo sedici dei locali più conosciuti del bassanese e delle zone limitrofe.
Foto di Luigi Bottecchia
Volontari, giocatori, non giocatori, arbitri, amici, parenti, donne, bambini e chi più ne ha più ne metta, hanno contribuito a rendere l’evento unico. Sia perché condividere è bello, sia perché toccarsi non è peccato e sia perché, ancora una volta, il rugby si è mostrato per quello che è, ovvero uno sport dove il rispetto e il cuore sono le due regole portanti.
A contraddistinguere ulteriormente questa edizione c’è stata anche una colonna sonora, regalata da I T.O.S.I., ovvero “La Spina di Vittoria”, che con le sue note rockeggianti e orecchiabili è entrata nella testa di molte persone, diventando di fatto un vero e proprio tormentone.
Il podio ha visto per la terza volta il trionfo della “Trattoria Chantal”, seguita dal “Caffè Roma” e dal “Bar da Gigi”. La “PDF cup”, che per chi non lo sapesse è la parte “rosa” del torneo, se l’è aggiudicata il “Mistral” accompagnata per il secondo e terzo posto dal “Room” e di nuovo dal “Caffè Roma”. Il “Trofeo Mani di Pietra”, ricompensa per la squadra con la peggior differenza mete fatte-subite, vede il nome, ancora una volta, del “Sotto Underbar”.
Il premio miglior giocatore è andato a Loris Peserico (Caffè Roma). Il miglior non-giocatore è stato invece Cesare Gabrielli, campione a tutto tondo con la sua “Trattoria Chantal” mentre il premio miglior giocatrice va a Carlotta Giunta, che con la sua meta nella finale ha regalato al “Mistral” il titolo femminile del torneo.
Il terzo tempo ha visto come palcoscenico lo “Skyroom” dove si sono tenute le premiazioni e dove la folla ha saputo rendere giustizia al concetto di “terzo tempo”.
Ora la festa è finita, ma l’eco della manifestazione risuona sulle bacheche dei vari social e nell’aria si respira già l’odore… della nona edizione.
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