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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
DC-Nove
Presentata la lista della Democrazia Cristiana a sostegno del candidato sindaco Nicola Finco. Tra i candidati, l’ex sindaco di Nove Raffaella Campagnolo. Ma anche il già dirigente del Commissariato di PS Alessandro Campagnolo
Pubblicato il 11-05-2024
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DC-Nove.
L’aereo della D’Agrò Airlines, nota compagnia di bandiera scudocrociata della holding Dino Secco Airways, decolla dai Giardini Parolini in direzione dell’aeroporto di via Matteotti, volo DC 89624 (8 e 9 giugno 2024).
A bordo, oltre al comandante Nicola Finco, al co-pilota Giovanni Battista Sandonà e agli steward Andrea Viero, Mariano Scotton e Gianni Castellan, ci sono i candidati della lista della Democrazia Cristiana. Tra questi, anche l’ex sindaco di Nove Raffaella Campagnolo. Carramba che sorpresa.

Foto Alessandro Tich
Non vedevo più la Campagnolo - e a dire il vero non ne avevo neanche più sentito parlare - dallo choc politico del 2022, quando le dimissioni in blocco di sette consiglieri comunali, per la spinosa vicenda della scuola materna Danieli, la fecero decadere a metà mandato, portando il Comune di Nove al commissariamento.
Oggi la rivedo motivata e distesa, pronta a tentare la nuova avventura e a mettere a frutto le sue competenze in quel di Bassano.
C’è anche un suo omonimo, per anni noto alle cronache cittadine: Alessandro Campagnolo, già dirigente del Commissariato di PS di Bassano del Grappa e già vicequestore a Vicenza, da poco in pensione.
Il cronista non può non notare inoltre la presenza in lista di Alessandro Battaglin, imprenditore ma noto soprattutto agli archivi giornalistici come pilota di rally.
Ma questa volta il vero pilota è lui: Nicola Finco, vicepresidente leghista del consiglio regionale, aspirante primo cittadino anche col sostegno dei democristiani.
“Non abbiamo avuto difficoltà a formare quattro liste di 24 persone, 96 in tutto, tutte persone motivate e di grande passione per la città di Bassano - parla il candidato sindaco -. La collaborazione con la Democrazia Cristiana è nata ancora lo scorso febbraio, quando Luigi D’Agrò e Dino Secco mi hanno detto: “Nicola, noi siamo con te se hai un progetto di moderatezza e di buona politica, vediamo in te la figura giusta per un cambio di passo”. Con loro abbiamo fatto un progetto politico, un laboratorio. La DC sta crescendo nelle realtà venete e questo laboratorio può proporsi anche per future competizioni a livello politico.”
“Chi parla di “alleanza inedita” - continua Finco - dimentica che ancora nel 2010, con la prima candidatura di Zaia a presidente del Veneto, ci siamo incontrati al Belvedere con D’Agrò e la sua Alleanza di Centro. È stata formata così la coalizione Lega, PdL e Alleanza di Centro. È un’alleanza già testata alle regionali del 2010.”
Giovanni Battista Sandonà detto Titta, capolista, già consigliere della maggioranza Cimatti in quota UDC, è più realista del re:
“Il nostro è un laboratorio moderato, da offrire a quella che è una tradizione storica della città.”
Sandonà parla anche di “sicurezza”, in senso lato:
“La sicurezza è anche quella della qualità delle cure ospedaliere, del sociale con la cura delle persone, ambientale, della qualità di vita. Naturalmente sicurezza è anche ordine pubblico, per vivere sereni in tutti i quartieri della città. Trasformiamo i problemi in risorse. Siamo costruttivi, moderati.”
Ma eccoci giunti al momento, egregi lettori, che non posso evitare.
E cioè all’elencazione dei nomi dei 24 candidati della lista.
Il capolista Giovanni Battista Sandonà detto Titta, Alessandro Battaglin, Alessandro Campagnolo e Raffaella Campagnolo li ho già nominati.
Questi gli altri componenti della squadra:
Giuseppe Robert Baron, Malcolm Bellò, Luca Bettiati, Barbara Bonato, Asia Castellan, Assunta Fiore, Giovanni Pietro Frinzi, Alessandra Giuliano, Giancarlo Longone, Micaela Maggiani, Ettore Marchesin, Christopher Moro, Tiziana Margherita Mozzi, Giuliano Pietrobon, Hemanuel Piva, Antonio Rigoni, Matteo Serafin, Mariaelena Tosetto, Luigi Antonio Vialetto, Marco Zarpellon.
La conferenza stampa sarebbe anche finita qui ma Mauro Brotto, che è il rappresentante di lista assieme a Dino Secco, invita a parlare colui che fino adesso se ne è stato attentamente in disparte: il coordinatore regionale della DC Luigi D’Agrò, l’uomo che sussurra ai moderati.
“C’è una grande battaglia tra Fratelli d’Italia e Lega - parte D’Agrò -. Quello che avevamo evidenziato già due mesi fa si sta concretizzando. C’è un problema politico che esiste all’interno dei partiti del centrodestra. Con questa alleanza che è stata definita “spuria” stiamo sempre più avendo un riferimento di prospettiva. La Democrazia Cristiana è un evento per la città di Bassano, per storia e radici.”
“Insisto nel dire - continua mister DC - che a Bassano deve tornare la politica, perché Bassano non sia banalmente governata, e si deve ritrovare il senso di una programmazione che vada oltre i cinque anni di mandato.”
Poi D’Agrò traccia tre punti su cui democristianamente intervenire:
“Il primo è la leadership di Bassano, con prospettive di idee per tutto l’hinterland, primo presupposto per mantenere i servizi che abbiamo. Il secondo è la viabilità interna: il Piano Mar con la viabilità connessa non va parlato, va risolto. Il terzo è la viabilità esterna, per rivitalizzare l’economia potenziando l’asse nord-sud che collega i due poli fondamentali per le nostre imprese che sono Padova e Trento.”
“Riguardo al candidato sindaco, abbiamo tutto quello che serve per rappresentare la novità e per dire che “il ragazzo si è fatto” - conclude -. Siamo la realtà più omogenea che a Bassano viene presentata agli elettori.”
Adesso l’incontro di presentazione è veramente finito.
È l’attimo (perché “è il momento” non si può dire) della classicissima foto di gruppo dei candidati di lista, nella frescura ombrosa di un angolo dei Giardini Parolini non battuto dal sole.
Tempo stabile, visibilità buona.
Luigi D’Agrò, che non compare nella foto, si ritira nella sua torre di controllo.
Mauro Brotto, rappresentante di lista, agita le bandierine scudocrociate sulla pista dell’aeroporto.
I tre steward, Viero, Scotton e Castellan, indicano le uscite di emergenza e spiegano le regole in caso di ballottaggio per le turbolenze.
Il co-pilota Giovanni Battista Sandonà, come da suo intervento, controlla i dispositivi di sicurezza.
Nicola Finco, il comandante dell’aereo, calcola la rotta: comunque si regoli la strumentazione di bordo, le coordinate geografiche portano verso il centro.
Il DC-Nove è pronto al decollo: allacciate le cinture.
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