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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Generazione F
“Giovani Ignorati: l’occasione mancata di Bassano”. Lettera al direttore di un nostro giovane lettore. “L’apatia dell’amministrazione è palese e i giovani vengono spinti a cercare altrove ciò che il Comune non sa offrire”
Pubblicato il 21-09-2024
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Come avete visto, egregi lettori, per questo articolo ho pubblicato una foto esterna del Centro Giovanile.
Voglio subito tranquillizzare Don Andrea Guglielmi e i suoi collaboratori della struttura parrocchiale: non è il Centro Giovanile, peraltro prezioso punto di riferimento per i nostri ragazzi e ragazze, l’argomento di questo pezzo.
Si tratta di una foto evocativa, che ci invita ad interrogarci sulla questione se anche la città di Bassano del Grappa possa essere un “Centro Giovanile”, laico ed allargato, a servizio delle esigenze delle nuove generazioni che vi risiedono.
Foto Alessandro Tich
Apro un nuovo fronte su questa tematica a seguito di una lettera al direttore trasmessa in redazione da un nostro giovane lettore, Diego Chemello, non nuovo ad interventi del genere.
“Vi scrivo la presente - spiega Chemello nel testo di accompagnamento della mail - per proporvi un mio contributo e analisi sul tema delle politiche giovanili, in una lettura allargata al contesto politico cittadino, sperando possa contribuire positivamente al dibattito”.
La lettera al direttore, intitolata “Giovani ignorati: l’occasione mancata di Bassano”, esprime pertanto delle riflessioni personali, degne però di pubblica diffusione perché toccano alcuni tasti dolenti avvertiti da quella fascia di età.
È lo sfogo di un giovane componente di quella che a Bassano potremmo chiamare la Generazione F, dall’iniziale del cognome del sindaco Nicola Finco, che trascorrerà i prossimi cinque anni della propria crescita sotto l’ombrello dell’attuale amministrazione comunale.
Sempre che - come lamenta lo scrivente - non venga spinta dall’“apatia dell’amministrazione” a “cercare altrove ciò che il Comune non sa offrire”.
Lettera al Direttore
Giovani Ignorati: L'Occasione Mancata di Bassano
Spettabile Direttore,
Oramai sono trascorsi 90 giorni dalle elezioni e risulta lampante quanto scarsamente questa “nuova” amministrazione sia riuscita a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.
Si è proposta come “il cambio di passo” e, ricordando il commento datato 25 giugno del neoeletto sindaco “ascolterò le vostre voci, affronterò le sfide con determinazione per migliorare Bassano”…purtroppo, queste promesse appaiono non mantenute.
La nuova giunta comunale si sta dimostrando incapace di dialogare con la città, di ascoltare le necessità e le opinioni della cittadinanza a partire dalla questione PFAS a S. Michele, passando per le ecopiazzole di S. Vito e XXV Aprile e arrivando alla totale assenza di iniziative e proposte (serie e concrete) nelle politiche giovanili (perché sì ci siamo anche noi!).
Non mi dilungo commentando i fatti della recente cronaca cittadina sopracitati, non credo sia necessario, sembra però esserci una carenza di sensibilità, capacità operativa e di mediazione.
Voglio invece concentrarmi su una questione a me decisamente più cara, le politiche giovanili.
Una cittadina come Bassano, spacciata come troppo grande per sacrificare le proprie forze di polizia locale in un consorzio, ma troppo piccola per poter prendere posizione e iniziativa con decisione sulla costituzione degli ATS, non può e non deve pensare di poter relegare le politiche giovanili a questione di second’ordine.
Non se lo può permettere.
Una città con tale potenziale attrattivo non può autolimitarsi facendo di tutto per non esserlo.
L’amministrazione deve impegnarsi a valorizzare (anche) questa fetta della società!
Certo non rappresentiamo la maggioranza, ma ci siamo e saremo il futuro; vi pagheremo le pensioni e subiremo il peso delle vostre scelte e se ve lo state chiedendo, no, non ho intenzione di farlo passivamente.
In campagna elettorale sono uscite proposte concrete, facilmente realizzabili e economicamente sostenibili, a partire dall’apertura di aule studio degne di tale nome, richiesta di spazi e sale pubbliche in cui potersi riunire, socializzare e crescere, quindi idee e capacità ci sono…quando decideremo di metterle in pratica?
Nel nostro Comune, l'assenza di politiche giovanili è ormai un problema cronico che riflette una mancanza di visione da parte dell'amministrazione, che sembra ignorare completamente i giovani e il loro potenziale. Non esistono spazi dedicati ai giovani, né programmi che possano favorire la loro crescita, l'integrazione sociale o lo sviluppo delle loro competenze. Questa negligenza dimostra chiaramente che i giovani non sono considerati una priorità, come se il loro contributo non contasse per il futuro della comunità.
L’apatia dell’amministrazione è palese e i giovani vengono spinti a cercare altrove ciò che il Comune non sa offrire. La mancanza di visione sta svuotando il paese della sua forza più vitale.
Radicalità e Coraggio, questa è la chiave di un futuro prospero e fruttuoso: socialmente, culturalmente e economicamente parlando.
Non restiamo in silenzio, non accettiamo ogni decisione solo perché li abbiamo votati, ne andiamo contro ogni decisione solo perché non lo abbiamo fatto; siamo coscienziosi, vigili e anche critici (se necessario) e lottiamo per un futuro che non sia fatto solo di opere pubbliche e strade asfaltate in tempi decisamente sospetti.
Diego Chemello
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