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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
U.S.A. e netta
Grazie a un finanziamento dell’organizzazione statunitense no profit Save Venice, favorito dal Senior curator del Getty Museum Davide Gasparotto, verranno ripulite e restaurate 290 incisioni rinascimentali della collezione Remondini
Pubblicato il 28-03-2023
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Ammazza gli americani, aò.
Ci vorrebbe l’Alberto Sordi di Un americano a Roma per esprimere l’ammirazione nei confronti del mirabolante mito - al netto dei casini che ha combinato e sta combinando in giro per il mondo - del Paese a stelle e strisce.
Questa volta però dobbiamo cambiare il titolo del film: Un bassanese a Los Angeles.
Il Senior curator of Paintings del J. Paul Getty Museum di Los Angeles Davide Gasparotto (foto Alessandro Tich)
Trattasi del dottor Davide Gasparotto, Senior curator of Paintings (Dipartimento dei dipinti) del J. Paul Getty Museum, Premio Cultura Città di Bassano del Grappa nonché membro del Consiglio scientifico dei Musei Civici di Bassano.
L’ultima volta che è comparso pubblicamente in città è stato lo scorso 15 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della mostra-boom “Io, Canova. Genio Europeo”.
Ora Gasparotto from LA ritorna agli onori della cronaca locale per una nuova rilevante notizia riferita al patrimonio dei Musei Civici bassanesi.
Grazie al suo impegno, come informa un comunicato stampa dell’amministrazione comunale, si è infatti concretizzato un importante finanziamento di 61.335 euro erogato dall’organizzazione statunitense no profit Save Venice Inc. per il restauro di 290 opere grafiche della collezione Remondini.
La notizia non è nuova, dal momento che era stata anticipata dalla direttrice dei Musei Civici Barbara Guidi in occasione della recente conferenza stampa per la presentazione del bilancio della mostra di Canova e della programmazione 2023-24 dell’ente museale.
Ora però viene resa nota nei dettagli, che meglio illustrano l’entità dell’operazione.
Va innanzitutto ribadito, come ho già avuto modo di scrivere, che si tratta di un finanziamento veramente eccezionale.
Save Venice, come si capisce dal suo stesso nome, è un’organizzazione impegnata nella protezione e conservazione del patrimonio artistico e culturale veneziano tramite raccolta fondi, a cui si deve - ultima in ordine di tempo - la restituzione della meravigliosa Pala dell’Assunta di Tiziano in Santa Maria Gloriosa dei Frari.
L’eccezionalità del finanziamento consiste nel fatto che per la prima volta Save Venice sosterrà un progetto di restauro al di fuori della città di Venezia.
Verranno così restituite al loro originario splendore, come si suol dire, 47 xilografie e 247 calcografie di epoca rinascimentale della preziosa collezione Remondini, una delle più importanti a livello nazionale, custodita dai Musei Civici di Bassano del Grappa.
Si tratta di opere di vari autori risalenti a un periodo compreso tra la fine del XV e l’inizio del XVII secolo, la maggior parte montate su cartoni settecenteschi, realizzate da Andrea Mantegna (e scusate se è poco), Domenico Campagnola, Agostino Veneziano, Marcantonio Raimondi, Jacopo Caraglio, Enea Vico, Giulio Bonasone, Giulio Fontana, Martino Rota, Giambattista Fontana, Agostino Carracci, Francesco Villamena, Battista Franco, Giulio Campagnola, Andrea Meldolla, Giacomo Franco, Battista del Moro, Nicolò Boldrini, Cesare Vecellio, Aegidius Sadeler, Cornelis Cort, Marco Angelo del Moro, Sebastiano del Val, Benedetto Montagna, Andrea Andreani, Giuseppe Scolari, Giovanni Britto, Jacopo de Barbari, Ugo da Carpi e altri artisti.
Per il recupero di tutte queste antiche incisioni sono previsti interventi di pulitura a secco, spianamento, smacchiamento, reintegro cromato delle lacune, con le necessarie operazioni di montaggio, smontaggio, eventuali rimozioni dai cartoni originari, qualora gli stessi risultino dannosi per la conservazione dei fogli. Le operazioni di restauro saranno eseguite in parte presso i Musei Civici, in parte presso i laboratori dei restauratori incaricati, sempre sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.
Il progetto dell’intervento è stato firmato dai restauratori Giulia Barbero di Venezia, Sara Gottoli di Verona e Miriam Rampazzo di Preganziol (Treviso).
Una volta recuperato, questo importante patrimonio sarà protagonista del successivo progetto di valorizzazione dei fondi incisori rinascimentali bassanesi che troverà compimento con l’apertura di “Rinascimento in bianco e nero. L’arte della stampa a Venezia (1494-1615)”, mostra a cura di David Landau e Giovanni Maria Fara in programma dal 24 febbraio 2024 presso il Museo Civico di Bassano del Grappa.
“Abbiamo accolto con grande soddisfazione - commenta l’assessore alla Cultura Giovannella Cabion - questa opportunità di collaborazione con Save Venice che ci consente di tenere in vita un patrimonio artistico di grande valore, come quello della collezione Remondini, che ha lasciato un segno profondo nella storia della nostra città.”
E allora ammazza gli americani, aò. Accogliamo dunque con piacere, visto che i Musei Civici sono innanzitutto un patrimonio di noi bassanesi, la notizia di questo importante progetto di restauro concepito a Bassano del Grappa ma Born in the U.S.A.
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