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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Il Milione
Messa in sicurezza sismica di due scuole primarie a Romano d'Ezzelino: arriva un maxi contributo della Regione. Il presidente del consiglio regionale Ciambetti: “Idee chiare e qualità del progetto: rispettati questi due requisiti”
Pubblicato il 12-04-2017
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No, questa volta Marco Polo non c'entra.
Il Milione in questione (anzi, per l'esattezza, 1.091.875, 21 euro) è l'ammontare complessivo del contributo erogato dalla Regione Veneto al Comune di Romano d'Ezzelino a copertura quasi totale dei costi dei lavori di messa in sicurezza sismica di due scuole del territorio comunale: la primaria di San Giacomo e la primaria di Sacro Cuore.
La notizia viene comunicata in conferenza stampa dai referenti dell'Amministrazione comunale assieme al presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti.

La conferenza stampa in municipio a Romano d'Ezzelino
Il contributo rientra nel bando regionale, riservato agli enti locali e a sua volta finanziato da fondi europei, del POR FESR 2014-2020 “Interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici, ubicati nelle aree maggiormente a rischio”.
Per la primaria “San Giovanni Bosco” di San Giacomo (lavori ultimati lo scorso marzo, importo totale dei lavori 800mila euro) la Regione ha concesso un contributo di 716.099,96 euro. Per la primaria “F.lli Missionari Farronato” di Sacro Cuore (lavori ultimati a settembre 2016, importo totale dei lavori 450mila euro) il contributo è invece di 375.775,25 euro. Al bando regionale sono arrivate 77 domande di contributo: 11 sono state accolte e finanziate e quello per Romano d'Ezzelino è l'importo più cospicuo.
“Si tratta di un contributo immediatamente spendibile - esordisce l'assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ronchi -. Noi abbiamo comunque realizzato gli interventi e i pagamenti del Comune per queste opere ai fornitori di beni e di servizi sono stati effettuati in 17 giorni. I nostri uffici hanno recepito le indicazioni per l'efficacia e l'efficienza nei pagamenti volute da questa Amministrazione.”
“Gli amministratori di Romano - afferma Roberto Ciambetti - hanno saputo cogliere l'opportunità di questi fondi europei dell'asse strategico 5 riservato alle amministrazioni pubbliche per mettere in sicurezza edifici strategici. Per i fondi FESR servono idee chiare e qualità del progetto: l'Amministrazione di Romano ha rispettato questi due requisiti.”
Lo stesso Ciambetti ha accompagnato l'Amministrazione ezzelina nella predisposizione dell'iter per partecipare al bando, ma le valutazioni e le decisioni sull'assegnazione dei contributi - come viene sottolineato in conferenza stampa - competono agli uffici preposti ed è esclusivamente di natura tecnica.
“Il Comune di Romano ha vinto una sfida nella “burocrazia” - aggiunge il presidente del consiglio regionale -. Quella dei contributi per gli edifici strategici è una misura che ho fortemente voluto quando ero assessore ai fondi comunitari.”
“Il nostro pensiero principe è comunque quello di mettere in sicurezza le scuole - dichiara il sindaco Rossella Olivo -. Ora possiamo investire in altre opere strategiche per il territorio comunale, con un respiro maggiore.”
Il “tesoretto” erogato da Venezia consente infatti al Comune di recuperare dal proprio bilancio 1 milione e 200mila euro, altrimenti bloccati dal Patto di Stabilità,
per destinarli ad un altro progetto tramite una modifica al Piano delle Opere Pubbliche in votazione nel consiglio comunale di questa sera.
Si tratta della ristrutturazione dell'edificio “Cantinon”, a San Giacomo, che in accordo con la Consulta del Volontariato e con l'Ulss diventerà la nuova sede del Centro Diurno Anziani della frazione.
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