Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 24-01-2009
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Giornali, microfoni, fotografi, taccuini e telecamere.
La quiete dei viali alberati che conducono alla Palazzina “F” del Centro Socio-Sanitario di Via Mons. Negrin, sede dei Consultori Familiari e dell’ambulatorio medico riservato agli stranieri clandestini, è stata sconvolta dall’invasione di stampa, web e tv.
Mentre la polizia locale pattugliava l'area con l’assessore alla sicurezza Mazzocco, il coordinamento di associazioni “Città Positiva” di Bassano – che raggruppa una ventina di realtà sindacali, religiose, dell’associazionismo e del volontariato sociale – ha effettuato un presidio di solidarietà a favore degli stranieri irregolari bisognosi di assistenza medica.
Il presidio davanti all'ambulatorio, preso d'assalto dai giornalisti
“I controlli della polizia locale non servono – ha dichiarato a Bassanonet.it la portavoce del coordinamento Giordana Bertoldi – perché gli stranieri a cui si rivolge il servizio qui non si presenteranno più. Se io fossi uno di loro, non mi avvicinerei.” “Ostacolare questa attività non è tutelante per la cittadinanza – ha continuato la referente di “Città Positiva” – perché se uno straniero si ammala e il suo male si aggrava, ne risente anche la cittadinanza per il rischio di epidemie.”
Qual è il vero motivo del presidio? “Era un dovere venire qui dopo tutto quello che hanno detto di questo ambulatorio e la promessa delle forze dell’ordine di controllare chi lo frequenta. Vogliamo esprimere la nostra solidarietà e la nostra presenza positiva.”