Ultimora
14 Nov 2025 10:30
Carraro e Wacker Neuson rinnovano la collaborazione fino al 2029
14 Nov 2025 10:01
'Da Gonzalo Borondo a He Wei', nuove acquisizioni in mostra
14 Nov 2025 10:01
Presidente del processo Turetta, 'una situazione singolare'
14 Nov 2025 06:31
Save the Children, in Veneto legge 63,4% degli adolescenti
13 Nov 2025 18:40
Mario Andreose, la mia 'educazione veneziana'
13 Nov 2025 14:59
Vigonovo ricorda il primo trapianto di cuore in Italia +RPT+
14 Nov 2025 10:25
Ripresi gli scavi alla Casa del Jazz a Roma, ruspa in azione
14 Nov 2025 10:01
Giovane precipita da un b&b a Roma, arrestato un 25enne per omicidio
14 Nov 2025 09:42
Mosca propone una bozza all'Onu su Gaza, sfida agli Usa
14 Nov 2025 09:36
Centinaia di missili e droni russi su Kiev. Zelensky: 'Raid ben calcolati, hanno fatto 4 morti'
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Condannati a 30 anni gli amanti di Romano
Emessa la sentenza di primo grado nei confronti di Lucia Lo Gatto e Manuel Palazzo, accusati di omicidio volontario premeditato e occultamento e distruzione del cadavere del compagno della donna Aldo Gualtieri
Pubblicato il 31-03-2016
Visto 3.754 volte
30 anni ciascuno. E’ la condanna inflitta in primo grado dal Tribunale di Treviso nei confronti di Lucia Lo Gatto e Manuel Palazzo - 41 anni lei, 27 lui -, i due cosiddetti amanti-killer di Romano d’Ezzelino imputati per la morte di Aldo Gualtieri, compagno della donna e padre delle sue due figlie. Il giudice per l’udienza preliminare Roberto Venditti ha pertanto accolto in pieno la richiesta del pubblica accusa, che al termine della requisitoria per il rito abbreviato aveva richiesto la pesante pena a carico della coppia. Secondo il Pm Serena Chimici, i due avrebbero agito con intenzionalità, attuando un piano criminale studiato nei dettagli.
La Lo Gatto, difesa dall’avvocato Tiziana Ceschin e il Palazzo, assistito dall’avvocato Fabio Crea, erano accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, e di occultamento e distruzione del cadavere di Gualtieri. Dopo l’omicidio a coltellate del compagno della donna, avvenuto nella serata del 18 aprile 2015 nel condominio di via Isonzo 17 in quartiere Cristallo a Fellette di Romano d’Ezzelino, nelle ore successive i due amanti - nonché vicini di casa - avevano caricato nel bagagliaio dell’auto il cadavere della loro vittima trasportandolo fino a Possagno dove, lungo il sentiero del bosco sopra il Tempio Canoviano, il corpo dell’uomo era stato collocato in una fossa poi coperta da sassi e bruciato, e quindi rinvenuto pochi giorni dopo da un boscaiolo. In aula il pubblico ministero aveva mostrato i fotogrammi delle riprese di alcune videocamere di sorveglianza che avevano immortalato il passaggio dell’auto, una Volkswagen Golf, nel macabro viaggio da Romano a Possagno. L’uomo, secondo l’accusa, sarebbe stato ucciso perché si frapponeva al progetto di amore tra i due. I due imputati, pur avendo ammesso parzialmente le loro responsabilità, si sono scaricati vicendevolmente le colpe. Ora la condanna di primo grado li ha messi sullo stesso piano.
Lucia Lo Gatto e Manuel Palazzo
Più visti
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 10.628 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.817 volte






