Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Quelli della notte

Fenomenologia del modello-Goldin: record di 7000 prenotazioni nel solo primo giorno per la mostra sui “Notturni” a Vicenza che aprirà fra tre mesi. Cronaca e riflessioni, in prospettiva anche turistica, sulla cultura come marketing

Pubblicato il 15-09-2014
Visto 3.732 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

La domanda sorge spontanea: per richiamare il pubblico ad un evento culturale, e nella fattispecie ad una mostra d'arte, serve un approccio di indiscutibile valore scientifico e filologico oppure una strategia principalmente basata sul marketing, indipendentemente dalla “logica” delle opere esposte?
Probabilmente la verità sta nel mezzo, ma il cronista non può far finta di niente rispetto a quanto sta succedendo a Vicenza. Come noto, nella città capoluogo è in pieno svolgimento l'era di Marco Goldin, ovvero mister Linea d'ombra, il guru delle mostre supervisitate con le quali, ricavandone anche un ampio profitto, ha creato una vera e propria industria del consumo dei capolavori di ogni tempo.
La sua ricetta di successo (tanto di cappello all'imprenditore) è semplice: si trova un minimo tema conduttore e quindi, grazie ai proficui contatti con i principali musei di tutto il mondo, si schiaffano dentro ad un'unica esposizione le opere riconducibili a quel tema degli artisti più evocativi e più attraenti per la grande folla: che appartengano agli stili e alle epoche più diverse non importa, quello che conta è il nome.

Vincent Van Gogh, Sentiero di notte in Provenza (1890, particolare), l'immagine-simbolo della mostra di Vicenza

Intelligente sistema di divulgazione della cultura o luna park travestito da evento culturale? Non è questa la sede per sentenziarlo: il dato di fatto, riguardo alla scoppiettante macchina da guerra di Goldin - pur sempre oggetto di critiche e polemiche da parte dei “puristi” delle mostre d'arte - è che i numeri e i risultati sono a suo favore.
E' il caso anche della nuova mostra-evento di Linea d'ombra in programma alla Basilica Palladiana di Vicenza dal 24 dicembre prossimo fino al 2 giugno 2015, e dedicata al tema dei “notturni”, ovvero “Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento”. Quanto di più eterogeneo e non scientificamente connesso possa proporre la storia dell'Arte, ma accomunato dall'elemento della raffigurazione della realtà by night.
Ebbene: oltre tre mesi prima dell'inaugurazione l'evento sta già registrando una marea di visite prenotate. Sono stati ben 7000, infatti, i biglietti venduti nel solo primo giorno di apertura delle prenotazioni: un record che ha superato il recente exploit della mostra bolognese di Goldin dedicata alla “Ragazza con l'orecchino di perla” e al “mito della Golden Age da Vermeer a Rembrandt”.
Un “entusiasmo” del pubblico nei confronti della mostra vicentina preceduto, la settimana scorsa, dalle oltre 900.000 visualizzazioni sulle primissime notizie dedicate all'esposizione sulla pagina facebook di Linea d'ombra.
E il call center dell'organizzazione, già nelle prime otto ore di apertura, è stato subissato di prenotazioni provenienti da ben 42 province italiane oltre che da Slovenia, Croazia, Austria e Svizzera.
Nel frattempo mister Linea d'ombra è pronto per il decollo di tutto l'ambaradan di contorno: grazie al supporto del main sponsor dell'evento, una notissima marca di caffè, un road show porterà in varie piazze d'Italia il “marchio Vicenza” con la mostra e il suo territorio, grazie a una struttura itinerante, mentre lo stesso Goldin nelle medesime città, in teatro alla sera, racconterà le opere più belle.
Della serie: business is business. Non solo per l'ideatore e curatore della mostra blockbuster, però, ma anche per il grande indotto turistico di cui sicuramente, ancora una volta, beneficerà la città del Palladio.
Il fenomeno a cui si assiste ogni qual volta Linea d'ombra propone un suo progetto così inviso alle Accademie ufficiali - in qualsiasi città e persino in sedi espositive non adeguate all'invasione di visitatori (vedasi, in passato, Ca' dei Carraresi a Treviso) - sarebbe degno di uno studio di sociologia della comunicazione e di psicologia di massa: Goldin non espone quello che ritiene di far vedere al pubblico, ma espone quello che il pubblico si aspetta di vedere. Creando mesi prima, a colpi di comunicazione virale, quell'effetto “conto alla rovescia” che poi si traduce in un boom al botteghino.
Non vorrei però che i miei più affezionati lettori, quelli che sanno leggere anche tra le righe, pensassero che scrivo queste cose per tracciare - come mi è capitato di fare in passato - l'ennesimo confronto con la gestione della cultura e delle mostre a Bassano. Non è la mia intenzione: sarebbe ingeneroso e inappropriato, soprattutto adesso che in città è allestita la scientificamente inappuntabile mostra su “Veronese inciso” organizzata dal Museo civico a Palazzo Sturm. Anche perché il modello-Goldin, ovvero il massimo estremo della cultura intesa come investimento e ricavo, non è applicabile ovunque e non è un vestito buono per tutte le stagioni.
Ma quanto accade a Vicenza, sfrondato da tutti i suoi eccessi spettacolaristici, ci deve comunque far aprire gli occhi sul senso della cultura come bene “popolare” da coltivare e da fruire e su cui, economicamente, produrre dei vantaggi collettivi: se in futuro a Bassano il collegamento fra arte e turismo - che implica anche un'impostazione meno elitaria, più attenta al tanto vituperato marketing e più orientata alle attese del pubblico degli eventi in calendario - farà ancora storcere il naso ai puristi delle mostre, 7000 biglietti non li staccheremo neanche in un anno.
In passato abbiamo avuto le affollatissime mostre di Jacopo con le opere dai musei di mezzo mondo, di Canova con l'indimenticabile antologica e dei dipinti del '500 veneto dall'Ermitage, cose che Goldin neanche se le sogna: possibile che oggi sembrino degli eventi quasi impossibili?

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Politica

11-08-2025

Castellexit

Visto 14.406 volte

2

Attualità

13-08-2025

Casino Municipale

Visto 9.937 volte

3

Cronaca

12-08-2025

Uomo avvisato

Visto 9.833 volte

4

Attualità

12-08-2025

Montenero di rabbia

Visto 9.338 volte

5

Attualità

13-08-2025

Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

Visto 8.353 volte

6

Attualità

13-08-2025

Quanto siamo agri

Visto 8.275 volte

7

Politica

13-08-2025

Ci sto? Affare la replica

Visto 8.208 volte

8

Politica

14-08-2025

Azzurro e Green

Visto 6.381 volte

9

Attualità

14-08-2025

Diamo i numeri

Visto 6.091 volte

1

Attualità

06-08-2025

Gran Dinale

Visto 16.248 volte

2

Attualità

08-08-2025

Pieve del 5Grappa

Visto 14.441 volte

3

Politica

11-08-2025

Castellexit

Visto 14.406 volte

4

Attualità

01-08-2025

Come ti Mozzo il cinema

Visto 14.234 volte

5

Attualità

31-07-2025

Alla Corte d’Appello

Visto 14.074 volte

6

Cronaca

06-08-2025

Attenzione: fragile

Visto 13.169 volte

7

Attualità

29-07-2025

Non è un Paese per vecchi

Visto 12.714 volte

8

Attualità

07-08-2025

L’Ultimo Imperatore

Visto 12.689 volte

9

Attualità

01-08-2025

La Corazzata Mozzemkin

Visto 12.107 volte

10

Politica

17-07-2025

Mangia come parli

Visto 11.589 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili