Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Redazione
Bassanonet.it
Pubblicato il 08-03-2022
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È ritornato - con un upgrade - “Radici Future 2030”, il festival della sostenibilità, dell’economia circolare e dell’etica d’impresa. La seconda edizione del festival ideato dal Raggruppamento bassanese di Confindustria supera infatti i confini cittadini e diventa di rango provinciale. L’edizione di quest’anno ha preso il via lo scorso 3 marzo con il Progetto Education, rivolto agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado: quattro sessioni formative online sui principi dell’economia circolare e della biomimetica e poi “salto” in azienda per co-progettare prototipi di modelli di business circolari. Il percorso di “Radici Future 2030” porterà i ragazzi bassanesi e vicentini sul binario dell’economia tracciata dai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Come scrivono gli organizzatori: «La sfida rimane quella di creare una rete territoriale tra scuole, aziende, istituzioni e cittadini per ispirare, incentivare e avviare progetti di valore attorno ai temi di sostenibilità, economia circolare ed etica d’impresa». Argomenti che si spera non vengano stritolati dal ricongelamento del mondo in diversi blocchi contrapposti, magari proprio con l’energia al centro della nuova frattura tra Occidente e Oriente, in grado di buttare in avanti nel tempo tutte le priorità per le politiche di sostenibilità ambientale.
Introduzione dell'edizione 2021 (Villa Rezzonico)
«Certamente l’esperienza della prima edizione di Radici Future, con la qualità e la partecipazione che ha raccolto nel Bassanese, meritava di essere condivisa anche con le ragazze e i ragazzi delle altre scuole della provincia. Il tema è importantissimo, viene trattato con razionalità e pragmaticità, coinvolgendo i ragazzi affinché possano essere protagonisti del cambiamento e non soggetti passivi delle decisioni altrui», dice commentando la nuova edizione Lara Bisin, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega al Capitale Umano. Dopo l’estate, a cavallo tra i mesi di settembre e ottobre, sarà il turno del Progetto Urban, un esperimento per ripensare gli spazi urbani secondo criteri sostenibili e inclusivi. Dal 27 al 30 settembre torneranno le serate culturali con la presenza di ospiti di caratura nazionale che dialogheranno con la cittadinanza sui temi della sostenibilità dei nostri sistemi produttivi. Oltre a Villa Rezzonico quest’anno sarà anche la città di Vicenza il teatro della contaminazione culturale di Radici Future.
«Il coinvolgimento di scuole, aziende, istituzioni e cittadini si è rivelato vincente, e proprio da questa base si riparte per sviluppare i temi della sostenibilità e dell’economia circolare, ampliando gli orizzonti e mettendo in campo azioni sempre più concrete e calate nella nostra realtà», spiega Andrea Visentin, presidente del Raggruppamento Bassano di Confindustria Vicenza.