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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
P di Padre, di Pojana... di Pennacchi
Venerdì 21 e sabato 22 gennaio, un doppio appuntamento al Teatro Comunale di Vicenza con il teatro di narrazione di Andrea Pennacchi, il primo in onore del Giorno della Memoria 2022
Pubblicato il 19-01-2022
Visto 4.871 volte
Doppio appuntamento al Teatro Comunale di Vicenza con il teatro di narrazione di Andrea Pennacchi.
Venerdì 21 gennaio, per la programmazione della stagione di prosa al Ridotto, l’attore presenterà Mio Padre – appunti sulla guerra civile, uno spettacolo di cui è autore e interprete, in scena con le musiche dal vivo di Giorgio Gobbo, Gianluca Segato e Graziano Colella.
Lo spettacolo, una produzione Teatro Boxer, è inserito nel programma delle iniziative promosse e realizzate dal Comune di Vicenza e dalle istituzioni cittadine per onorare il Giorno della Memoria, data che invita a non dimenticare le tragedie del passato.

Andrea Pennacchi con Giorgio Gobbo e Gianluca Segato
Mio padre, narra una piccola epopea personale: la storia del padre di Pennacchi, il partigiano Valerio, nome di battaglia Bepi, lo stesso nome del nonno che aveva combattuto durante la Prima Guerra Mondiale, che incontriamo durante il suo ritorno dalla prigionia in un campo di concentramento, alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
La storia di Valerio è simile alla storia di tanti altri italiani, un protagonista della guerra “civile” ricordata nel titolo; nel monologo, una storia di ragazzi, di incoscienza, di coraggio e avventura, una storia di gioventù costretta a bruciare in fretta, una storia di lager e abominio, di impietosa lotta per la sopravvivenza.
«Le viscere sono dove risiedono i tuoi e, anche se se ne sono andati, una parte di loro ti resta dentro; mio padre nel cuore, nel thumos possente. Sono cose fisiche che non hanno voce, oggi gli studiosi dicono: il DNA. È per questo forse che noi oggi abbiamo problemi con la storia recente. Forse ha parlato troppo chi non doveva parlare, o non aveva titoli per parlare. E chi invece avrebbe potuto (avrebbe dovuto) non se l’è sentita, è stato zitto. Forse» ha affermato l’attore.
Nella serata di sabato 22 gennaio, in Sala Grande, Pennacchi porterà poi un cult del suo repertorio: Pojana e i suoi fratelli, titolo anche del suo primo libro. Torna dunque a raccontarsi sul palco Pojana, l’avido “paron”, piccolo imprenditore del Nordest ossessionato dal lavoro, dai soldi e dal suo ostentato razzismo. Le musiche dal vivo saranno anche qui a cura di Giorgio Gobbo, Gianluca Segato e Graziano Colella.
I biglietti nominali sono in vendita alla biglietteria del Comunale dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.15; al telefono (0444324442) nei giorni di apertura dalle 16 alle 18 e online sul sito www.tcvi.it. In base alle normative vigenti, l’accesso alle sale teatrali è consentito con Green Pass rafforzato e mascherina Ffp2. Inizio degli spettacoli alle ore 20.45.
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