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Redazione
Bassanonet.it
Magico Tempe ha affrontato la salita più dura d’Europa
L'eccezionale ciclista in impennata ha sfidato ancora una volta se stesso in un’impresa a dir poco fenomenale sul monte Scanuppia
Pubblicato il 14-10-2008
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Simone Temperato, alias Magico Tempe, uno dei protagonisti della rubrica “L’intervista”, ha sfidato ancora una volta se stesso in un’impresa a dir poco fenomenale.
Per gli amanti delle sfide in salita, quella della Scanuppia, ad un chilometro e mezzo da Besenello, tra Rovereto e Trento, è in assoluto la più dura d’Europa. Si tratta di più di 7,5 chilometri di cemento per un dislivello totale di 1300 metri. Il cartello stradale minaccia “45% di pendenza”, tanto che dal 2007 un’ordinanza del comune permette solo ai censiti di salire sul monte, sottolineando la necessità di mezzi idonei. La salita può essere affrontata a piedi, in mountain bike, con un 4x4, o in trattore. Il primo tratto è il più ripido: 900 metri con pendenza media 29%. La velocità sfiora i 3 chilometri orari, al limite dell’equilibrio.
Sabato 4 ottobre, Magico Tempe è riuscito in una nuova magia.
Magico Tempe in azione
L’intrepido ciclista ha affrontato con la mountain bike questa impressionante “parete”. L’obiettivo non era tanto salire sul monte Scanuppia, ma valutare e capire se fosse possibile affrontare la discesa con una sola ruota.
“La pendenza in alcuni punti faceva veramente rabbrividire, il fondo di cemento particolarmente sconnesso faceva vibrare tutta la bici. Restare attaccati alla sella diventava impossibile!” ha raccontato Magico Tempe.
“Ho deciso di provare in impennata l’ultimo tratto. Ho notato che il disco del freno posteriore era soggetto ad uno sforzo tremendo e si surriscaldava facilmente. La sensazione che ho avuto è stata quella di sfiorare il terreno con la schiena, incredibile! Lo sforzo fisico, in questi tratti, ha coinvolto principalmente le braccia e delle spalle che dovevano far prendere alla bicicletta la giusta traiettoria per affrontare curve e tornanti”.
Dopo l’impresa, Magico Tempe ha subito pensato alla prossima sfida: “E’ stato un test molto importante. Forse il prossimo anno, con un mezzo ben diverso da quello usato in questa occasione, potrei anche tentare l’impresa di fare tutta la discesa fino a Besenello, sarebbe una sfida sensazionale, memorabile”.
Nell’attesa della prossima magia, apprezziamo il video dell’eccezionale impennata in discesa, nel tratto più difficile del percorso.
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