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I principi su cui si fonda e i messaggi sani che trasmette l’hanno fatto uscire dalla nicchia in cui è stato relegato. Di cosa parliamo? Di rugby naturalmente.
Se a questo, poi, si aggiunge il valore di una Società solida che punta ai giovani, non è difficile immaginare che diventi un polo attrattivo. Alla soddisfazione per i risultati raggiunti è necessario poi poter gestire al meglio le risorse. Ecco allora che nascono necessità primarie come quella di avere spazi a disposizione per gestire un numero maggiore di iscritti. E’ questo il caso del Rugby Bassano.
La società presieduta da Filippucci ,e ancor prima con la gestione di Mocellin, e la Junior Rugby Bassano presieduta da Bizzarri hanno da sempre espresso la necessità di poter usufruire di maggiori spazi in cui poter far allenare quasi trecento iscritti, una realtà in crescita che nel quartier generale di Cà Baroncello era quotidianamente alle prese con un unico campo in cui dover gestire oltre sei squadre del settore giovanile e la prima squadra, senza contare la necessità di dover manutenere il terreno di gioco, spesso messo a dura prova dalle condizioni meteo sempre più bizzarre.
Il campo di San Fortunato con i piccoli rugbisti in azione
Innumerevoli appelli che sembravano non trovare risposte, ma ora finalmente arrivano le certezze.
Grazie alla collaborazione dell’ Amministrazione Comunale è stato infatti siglato un accordo per il prossimo quinquennio che attribuisce alla società giallorossa la gestione degli impianti di San Fortunato. Nel quartiere a ovest di Bassano finalmente un campo in cui potersi allenare, mantenendo ovviamente il “De Danieli” sede principale per le competizioni. Nessun trasloco, dunque, il cuore del rugby cittadino non si tocca, ma la possibilità di avere una seconda ubicazione avrà una duplice risultato: permettere di effettuare i lavori di manutenzione in via Gaidon rimandati per troppo tempo e riprendere l’attività di reclutamento attraverso il lavoro nelle scuole e altri progetti targati Rugby Bassano che a causa del sovraffollamento sono stati messi nel cassetto. A questo poi va aggiunto il poter accrescere un intero quartiere, quello di San Fortunato, già attivo con molte manifestazioni, con un’attività sportiva che si sa distinguere dentro e fuori dal rettangolo di gioco.
“Siamo grati all’ Amministrazione Comunale per l’appoggio che ci ha dimostrato da sempre - commenta Filippucci - la ricerca di uno spazio adatto ha richiesto tempo, ma gli sforzi sono stati ampiamente ripagati. Era per noi una priorità poter usufruire di un secondo campo e questo accordo ci permette di razionalizzare al meglio le nostre risorse. Non è stato difficile ambientarci nella nuova struttura e questi primi mesi ci hanno dato modo di pianificare i lavori che a breve effettueremo a Cà Baroncello.
Daremo priorità alla risistemazione del manto erboso, decisamente sfruttato oltre i limiti in questi anni e questo richiederà il non utilizzo della superficie per dei mesi, si tratterà infatti di risanare in profondità.Il nostro impegno sarà ovviamente anche quello di valorizzare la struttura a San Fortunato e i primi feedback sono più che soddisfacenti".
"Mi preme sottolineare - continua Bizzarri - la soddisfazione nel poter constatare che l’aver trovato un accordo ci permetterà di poter accogliere in società nuovi iscritti che si avvicineranno al mondo del rugby attraverso l’opera che il nostro staff tecnico farà principalmente nelle scuole. Attività, questa, che è sempre stata un fiore all’ occhiello, ma che a malincuore ci siamo visti costretti a sospendere per sovraffollamento. Finalmente potremo tornare operativi ”.
Con grande entusiasmo dunque il Rugby Bassano ha accolto la notizia e se la casa del Terzo Tempo rimane la Club House, non è da escludere che un piatto di pasta non lo si veda pure girare dalle parti di San Fortunato perché, si sa, il rugby è contagioso!
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.rugbybassano.it
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