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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Week end con Canova

Oggi e domani gli “Accordi Canoviani”. A Bassano riflettori puntati sul lascito del grande scultore neoclassico e un accordo internazionale con il Museo Thorvaldsen di Copenhagen

Pubblicato il 09-09-2011
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Questa sera si inizia a tavola, con la cena di gala (il “Convito in onore del marchese Antonio Canova”) predisposta dal Gruppo Ristoratori Bassanesi e ospitata al chiostro del Museo Civico per gli antipasti e sulla terrazza di Palazzo Sturm per il resto delle portate, tutte ispirate alla cucina pedemontana del XIX secolo. Domani invece si prosegue con i lavori veri e propri.
Si accendono i riflettori sugli “Accordi canoviani”: la manifestazione prevista questo fine settimana per sancire la firma dell’accordo di programma fra il Museo civico di Bassano del Grappa ed il Museo Thorvaldsen di Copenhagen.
Attorno a questo momento è stato costruito un calendario di appuntamenti di diversa natura, ma tutti rivolti a dare del Neoclassicismo una nuova idea, certo rispettosa del vero spirito dell’epoca, ma nel contempo anche rispondente ai gusti ed agli interessi dei giorni nostri.

Foto Alessandro Tich

Domani, sabato 10 settembre alle ore 15.30 in Sala Chilesotti in Museo Civico è previsto il momento ufficiale, con la firma dell’accordo di programma fra il Museo civico bassanese ed il Museo Thorvaldsen di Copenhagen.
Sarà presente Stig Miss, direttore del museo danese dedicato allo scultore Bertel Thorvaldsen, assieme a Laila Skjøthaug, responsabile della sezione museale dedicata alle sculture.
Diverse sono le analogie che legano i due musei: l’epoca della fondazione, ai primi dell’Ottocento, e la composizione dei lasciti dei due scultori neoclassici: il Museo bassanese custodisce i testi autografi di Antonio Canova in quello che oggi rappresenta il più grande archivio cartaceo degli scritti dell’artista, per un totale di oltre 12.000 documenti; mentre il Museo danese conserva quasi tutti i modelli in gesso delle opere scolpite da Bertel Thorvaldsen per diversi committenti di tutta Europa assieme a disegni e bozzetti per sculture e rilievi oltre alla consistente collezione personale di dipinti della sua epoca, oggetti d’arte e antichità grecoromane ed egiziane ed infine una serie di 5.000 documenti e lettere che documentano le relazioni con figure di primo piano della cultura e dell’aristocrazia europea.
Tutte queste analogie, oltre alla presenza in entrambi i musei della più grande documentazione cartacea - che comprende scritti e disegni - dei due maggiori artisti europei della stessa epoca rappresentano una particolarità difficilmente riscontrabile altrove ed avvicinano i due musei nella singolare identità ed ancor più nella loro missione.
Considerato che il Museo Civico di Bassano del Grappa ed il Museo Thorvaldsen di Copenhagen si configurano come due entità fortemente rappresentative della personalità dei due più grandi scultori del Neoclassicismo europeo ed anche della cultura europea neoclassica, con l’accordo si impegnano a collaborare ed a condividere il patrimonio culturale di Canova e Thorvaldsen per una maggiore conoscenza del Neoclassicismo, offrendo e sostenendo reciprocamente le attività di ricerca e di studio, condividendo metodi e risultati delle indagini.
La sottoscrizione dell’accordo sarà successivamente suggellata dalla conferenza del prof. Domenico De Masi, docente all’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, che proporrà le sue riflessioni sul tema “Il gusto del Bello nell’arte e nella società”.
Seguiranno gli interventi del prof. Fernando Mazzocca, docente all’Università degli studi di Milano e del dott. Stig Miss, direttore del Thorvaldsen Museum, per la presentazione del volume “Bertel Thorvaldsen (1770 – 1844)” che Stefano Grandesso ha recentemente dedicato alla personalità dell’artista danese che assieme a Canova interpretò in scultura lo spirito neoclassico nel primo Ottocento.
Il weekend canoviano rappresenta un assoluto banco di prova per l'Istituto di Ricerca per gli Studi su Canova e il Neoclassicismo, l'istituzione bassanese presieduta da Maria Pia Morelli che ha promosso l'evento assieme al Museo e che lancia un'importante sfida per il rilancio definitivo di Canova quale nome ed elemento di richiamo per il turismo culturale della nostra città.

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