Connessioni contemporanee
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 26-08-2025
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Ha girovagato per tutta la giornata di ieri in centro a Bassano dopo aver accoltellato alla schiena in viale XI Febbraio un docente del Liceo Brocchi che gli avrebbe negato una sigaretta, mentre Carabinieri e Polizia stavano già setacciando la zona dell’aggressione.
Nei confronti dell’individuo, sommariamente descritto da alcuni testimoni oculari, è scattata immediatamente la caccia all’uomo.
Fondamentale per la sua identificazione è stato il lavoro della Polizia Locale che ha pazientemente analizzato le riprese delle videocamere di sorveglianza del centro, tra cui la telecamera del distributore di bevande di via Marinali, dove il soggetto si è fermato a bere qualcosa ed è stato ripreso con nitidezza, mentre indossava ancora le scarpe rosse con le quali era stato visto in viale XI Febbraio.
Archivio Bassanonet
Nella serata di ieri le immagini sono state inoltrate dalla Polizia Locale ai Carabinieri che oggi hanno teso la trappola al ricercato.
Verso mezzogiorno l’uomo è stato riconosciuto davanti alla stazione ferroviaria di Bassano da un tassista, al quale poco prima i militari dell’Arma avevano mostrato una fotografia dell’indiziato.
Il tassista avrebbe notato l’individuo mentre stava seduto su una panchina e gli si sarebbe avvicinato per trattenerlo sul posto con la scusa di offrirgli una sigaretta mentre altre persone hanno allertato il 112.
Cinque auto dei Carabinieri e una volante della Polizia si sono precipitate davanti alla stazione, dove il presunto accoltellatore (l’aggettivo “presunto” è necessario nel resoconto di cronaca fino alla conferma giudiziaria della reità) è stato sottoposto allo stato di fermo.
Portato in caserma al Comando Compagnia Carabinieri di via Emiliani, è stato interrogato dal Pm di turno, che in serata ha convalidato il fermo.
Si tratta di un 32enne, italiano, di cui non sono ancora stati resi noti eventuali precedenti penali o di Polizia e apparentemente affetto da gravi problemi psichiatrici: un aspetto, quest’ultimo, che attende tuttavia ulteriori verifiche investigative.
La cronaca della caccia al ricercato, conclusasi con il suo fermo convalidato, non fa invece ancora trasparire quello che gli inquirenti stanno ricostruendo a seguito dell’interrogatorio a cui l’uomo è stato sottoposto.
Vale a dire la motivazione della sua spropositata ed insana reazione dopo che il docente del Brocchi, un 62enne professore di Matematica, avrebbe espresso il suo diniego alla richiesta di una sigaretta.
Il fatto di sangue, ormai ampiamente noto perché riportato anche dalle cronache nazionali, è accaduto poco dopo le 7.30 di ieri mattina in viale XI Febbraio.
L’aggressore ha colpito improvvisamente alla schiena il docente con un coltello in ceramica, la cui lama si è conficcata nella spina dorsale dell’aggredito a pochi millimetri dall’aorta e dal midollo spinale.
L’accoltellatore si è quindi dileguato, il professore è rimasto accasciato a terra ma sempre vigile e cosciente mentre alcuni passanti hanno immediatamente chiamato il Suem 118 per i soccorsi.
Dall’Ospedale San Bassiano, il ferito è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale San Bortolo di Vicenza dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico di rimozione di due frammenti di lama ceramica vicini all’aorta e ad una vertebra.
Il docente del Brocchi, che versa in prognosi riservata, è stato quindi trasferito nel reparto di Terapia Intensiva del San Bortolo ed è stato dichiarato oggi fuori pericolo.
La notizia ha inevitabilmente generato profondo sgomento in città, e anche un netto calo della percezione della sicurezza, per un tentato omicidio in una via del centro, alla luce del giorno, provocato da un così futile motivo.
“In queste ore concitate desidero esprimere un sincero ringraziamento all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia Locale per l’attenta attività di indagine che ha portato al fermo del presunto responsabile dell’aggressione ai danni di un docente del Liceo Brocchi.”
È il commento trasmesso nel tardo pomeriggio di oggi alle redazioni dal sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco.
“Al professore rivolgo la mia piena solidarietà - continua Finco -. Sono in costante contatto con il Direttore generale dell’Ospedale di Vicenza per avere aggiornamenti sulle sue condizioni e, non appena sarà possibile, mi recherò personalmente a fargli visita.”
“Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto - dichiara invece il governatore Luca Zaia -. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale.”
“La ferita - aggiunge Zaia - era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza, dove la vittima era stata trasferita dal San Bassiano, hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate.”
“Di fronte a queste situazioni - conclude il presidente del Veneto - dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene.”
Altre espressioni di condanna per il fatto accaduto e di vicinanza al docente accoltellato sono giunte in redazione dai consiglieri regionali Chiara Luisetto (PD), Joe Formaggio (FdI) e Marco Zecchinato (Lega).
Su Luisetto e Formaggio, tornerò con un prossimo editoriale.
Alquanto particolare, infine, la dichiarazione-testimonianza dell’eurodeputata Elena Donazzan, che oggi si trovava a Bassano e, per pura casualità, stava transitando in macchina davanti alla stazione ferroviaria proprio nel momento del fermo del 32enne.
“Mi complimento con le forze dell’ordine che hanno dimostrato, ancora una volta, grande professionalità e sensibilità”, afferma Donazzan.
“Passavo casualmente in quel momento - prosegue - e ho potuto constatare l’efficienza con cui più volanti dei Carabinieri e della Polizia di Stato hanno fermato il soggetto, certamente dopo un lavoro accurato di raccolta di informazioni. Avrei voluto scendere dall’auto e applaudire: dovremmo sempre dimostrare affetto e vicinanza a chi rischia quotidianamente per la nostra sicurezza.”
“Alla vittima e alla sua famiglia va la nostra preghiera, nella speranza di una guarigione completa, che possa ridurre al minimo i traumi fisici e psicologici - aggiunge -. A tutti noi resta la percezione che la società stia cambiando radicalmente in peggio: violenza gratuita e paura nel vivere la quotidianità non sono sentimenti da accettare, ma sfide da combattere insieme.”
“Ciascuno di noi può essere una sentinella utile alle forze dell’ordine e deve restare sempre al loro fianco - conclude l’europarlamentare - con rispetto, collaborazione e solidarietà.”
19-08-2025
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